CAPITOLO DECIMO - parte 1

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Il gruppo uscì dalla stanza, non prima di essersi assicurati che nessun potenziale pericolo li attendesse oltre la porta. Jeff avanzava per primo, seguito a poca distanza da Allyson che stringeva la mano alla piccola Sally; a chiudere la fila, vi era invece Tim.
Il killer osservò il corridoio da ambe le parti, prima di voltarsi indietro e rivolgersi al resto del gruppo; aveva sempre detestato fare qualsiasi cosa in cooperazione con altre persone, soprattutto se si trattava come questo caso di completi sconosciuti, ma parve proprio che in quel frangente si era sforza di fare un'eccezione.. -Dove andiamo?- borbottò.
Anche Allyson si guardò intorno con attenzione, senza mai mollare la presa sulla piccola mano della bambina. -Nell'ala ovest, li ci sono le stanze degli altri- esordì.
Ma Tim si grattò nervosamente il capo, esprimendo una certa preoccupazione. -Non sono sicuro che sia una buona idea...- mormorò.
-Non possiamo and...- tentò di replicare Ally, ma fu quasi subito interrotta da Jeff che, voltandosi in sua direzione, le lanciò uno sguardo gelido.
-Avviciniamoci all'ingresso- le disse. -Se io fossi in loro starei cercando di uscire, quindi è probabile che li troveremo la-.
Gli altri due si scambiarono uno sguardo preoccupato, poi loro malgrado furono costretti ad annuire approvando quella strategia; dopotutto non avevano davvero ide di cosa sarebbe stato più conveniente fare, e ognuno pareva avere un parere nettamente differente a riguardo. Ma non avevano il tempo di fermarsi a pensare troppo, dunque si incamminarono dietro i passi decisi di Jeff con le orecchie attente a captare ogni singolo rumore, seppur i loro volti non esprimessero molta convinzione: a Tim specialmente non piaceva affatto l'idea di doversi fidare di quell'individuo, considerato che aveva già dato prova più di una volta di essere piuttosto instabile mentalmente e anche pericolosamente aggressivo. Inoltre, non gli avrebbe mai perdonato il fatto di aver ucciso Rouge: non che avesse mai avuto uno speciale rapporto con quella povera ragazza, ma sicuramente non meritava di fare quella fine.
-Attenti-. La voce del killer rimbalzò sulle pareti, attirando l'attenzione dei suoi compagni.
Allyson sollevò bruscamente lo sguardo e notificò la presenza di un paziente infondo al corridoio; sembrava un uomo, piuttosto magro, di circa cinquant'anni. Camminava a petto nudo, sbattendo ripetutamente le spalle contro a tutti i muri come se avesse difficoltà a coordinare i movimenti, e la sua pelle era ricoperta di schizzi di sangue; impiegò diversi secondi a rendersi conto che in lontananza erano comparse le loro figure, ma non appena vi riuscì spalancò la sua bocca in modo quasi disumano, mettendo in mostra una fila di denti anch'essi ricoperti di quella sostanza rossa. -Carne carne carne!- iniziò a gridare a perdifiato, lanciandosi in una corsa scoordinata in loro direzione.
-Attenta Allyson!- esclamò Tim, spingendo lei e la bambina dietro di sé con la chiara intenzione di proteggerle; tuttavia, nel frattempo, il paziente li aveva già raggiunti. Il folle balzò su di lui e tentò di afferrarlo per il collo, ma venne prontamente bloccato dalla lama di Jeff che lo ferì gravemente sulla spalla destra; essa aprì uno squarcio profondo sulla sua pelle, dal quale schizzò subito fuori una gran quantità di sangue. L'uomo, tuttavia, pareva non essere in grado di percepire alcun dolore, e senza esitare un solo secondo si lanciò come una furia su Jeff; aprì la bocca e lo morse alla base del collo, stringendo le mandibole con così tanta violenza che i suoi denti penetrarono nella carne del ragazzo. Jeff indietreggiò di un passo ed emise un gemito di dolore, prima di reagire conficcando la lama del coltello nell'addome del suo aggressore. Quest'ultimo colto di sorpresa indietreggiò bruscamente e tentò ancora di reagire, ma questa volta il killer tagliò la sua gola con un gesto rapido e deciso.
Generando un colpo sordo che riecheggiò sulle pareti, il corpo dell'uomo cadde a terra ricoperto del sangue pulsante che schizzava fuori dalla suo collo.
-Mio dio....- balbettò Troy, con la bocca spalancata.
Jeff osservò per un breve lasso di tempo il corpo ormai immobile del suo aggressore, prima di portarsi una mano sulla ferita che pulsava dolorosamente alla base del suo collo. -Mi ha morso, quel bastardo- mugolò.
-Stai bene?- chiese prontamente Ally, aggrottando la fronte. La sua attenzione fu però subito dopo attirata da un secondo rumore, questa volta proveniente dalla direzione opposta rispetto a quella in cui stavano avanzando; dei passi si avvicinavano velocemente.
Dovette ridurre gli occhi a due fessure per mettere a fuoco la figura che si stava dirigendo verso di loro, ed impiegò diversi secondi per rendersi conto che si trattava di Toby. Il ragazzo stava tentando di raggiungerli più velocemente che poteva, seppur stesse visibilmente zoppicando; ed era chiaro, dal suo sguardo, che fosse terrorizzato.
-Toby!- gridò Tim, raggiungendolo con una breve corsa.
Il castano appoggiò con una mano contro al muro, così esausto da riuscire a malapena a reggersi sulle sue gambe. -Ho...Ho trovato Natalie- disse a fatica, annaspando. Aveva il fiato corto e la faccia rossa.
-Dove? Sta bene?- intervenne Ally, che nel frattempo lo aveva raggiunto a sua volta.
Lui scosse la testa inspirando aria nei polmoni. -No... Dovete aiutarmi...- balbettò.

Bad - Seconda parteOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz