Capitolo 5. 😘

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Apro la porta della casa con Dylan alle mie spalle che non fa altro che fissarmi il sedere.
"Smetti"
So che sta sorridendo.
Mi dirigo in cucina e appoggio sul tavolo la borsa contenente il necessario per i corsi.
Prendo il telefono e scrivo un messaggio a Travis mentre Dylan nel frattempo è andato in camera.

"Come state?
Mi mancate tanto."
La risposta non è immediata e così accendo la suoneria in modo tale da rispondere il prima possibile quando mi arriva il messaggio.

"Dylan" lo chiamai urlando per farmi sentire.
"Che c'è piccola?"
"Prepariamo un dolce insieme?"
Non rispose.
Inizio a prendere l'occorrente per preparare una ciambella classica.
Dylan fa irruzione nella stanza con addosso solamente dei pantaloni di una tuta, sorrido nel vedere quel suo corpo perfetto.
"Sei sicura di non voler assaggiare questo dolce già pronto?" Dice con un sorriso malizioso.
Mi avvicino a lui e molto sicura di me rispondo...
"Sicurissima"
"Bugiarda"
Dylan prende della farina e me la tira addosso.
L'espressione che si forma sul mio volto lo fa ridere, così prendo il latte e mentre lui è perso in una di quelle meravigliose risate glie lo verso addosso.
La sua bocca forma un misto tra una A e una O per lo stupore.
Ridendo cerco di scappare girando attorno al tavolo. Dylan per ricorrermi scivola a terra per via del latte versato e io mi piego dalle risate.
Quando si rialza slitto su per le scale e mi nascondo, ovviamente da per scontato che sono entrata in camera sbagliandosi perché quando entra lo chiudo dentro e mi avvio verso le scale.
Quando sento la porta della camera aprirsi mi sfugge un urletto.
È bello come riusciamo a scherzare e divertirci.
Mi dirigo in cucina e poco dopo lui mi raggiunge.
"Tregua ti prego" lo imploro con il poco respiro che mi rimane, sono esausta.
Guardandolo scoppio a ridere.
È zuppo dalla testa ai piedi e non fa un buon odore.
"Prendimi pure in giro stronzetta"
Dice puntandomi il dito.
"Aspettati una vendetta"
"Non mi fai paura" dico sicura di me.
"Non mi fai paura" ripete per prendermi in giro aggiungendo qualche lagna tra una parola e l'altra.
Inizio a pulire la cucina e a preparare il dolce.
"Per farti perdonare dovresti venire con me a fare una doccia calda" dice avvicinandosi.
"Ci penso" lo prendo in giro.
Fa un gesto con la mano.
"Dai aiutami" piagnucolo prendendogli la mano per tirarlo.
"Guardami" dice indicandosi e muovendo la mano dalla testa ai piedi.
Trattengo una risata.
Nonostante lo stato in cui è ridotto è bellissimo, i suoi occhi così rari da vedere in qualunque ragazzo mi penetrano dentro. Sa bene come utilizzarli e il suo intento adesso è quello di convincermi ad andare con lui,lo guardo avvicinarsi senza dire una sola parola.
Mi prende per la vita e come se fossi una piuma mi alza dal pavimento e mi fa sedere sul tavolo della cucina, inizia a baciarmi,intreccio le mie gambe dietro la sua schiena,le sue mani sono ovunque sul mio corpo.
Le mie invece accarezzano la sua schiena.
Quando smettiamo di baciarci lo guardo e il mio sorriso si allarga, scendo veloce dal tavolo e lui mi fa spazio, corro in direzione delle scale mentre inizio a levarmi la maglietta.
Mi segue e una volta arrivati al bagno iniziamo a spogliarci del tutto.
Io,lui,lui,me.
Nel frattempo che aspettiamo che la vasca si riempie,restiamo a guardarci a poca distanza.
"Sei solo mio" sussurro.
"Sei solo mia" afferma.
Le nostre labbra troppo vicine,i nostri cuori per niente distanti.
Non ci baciamo, ci sfioriamo e giochiamo, mi morde il labbro inferiore chiudendo gli occhi per assaporarlo meglio.
Entro nella vasca e subito dopo si accomoda anche lui alle mie spalle.
"Che progetti hai per questa sera?" Mi chiede.
"Stare con te" rispondo.
Mi giro e mi metto a cavalcioni sopra di lui, mi guarda il seno per poi spostare il suo sguardo sulla bocca e per istinto la mia mano si alza per andare a coprirla ma Dylan la ferma subito.
"Cosa pensavi di fare?" Mi chiede intrecciando le nostre mani.
Non rispondo alla sua domanda ho voglia di lui in questo momento.
Mi struscio su di lui e subito gli diventa duro, mi sollevo un po' in modo tale che entri perfettamente.
Questa volta sono io a comandare, mi sollevo e mi abbasso provocando ad entrambi un gemito di piacere.
Mi tocca il seno e con il pollice compie movimenti circolari sui miei capezzoli.
"Sei così bella" ansima.
"Mi piace quando prendi il controllo"
Mi muovo più veloce e Dylan geme piu forte.
Porto la testa all'indietro quando si avvicina per leccarmi dall'ombelico fino al collo.
Quando stiamo entrambi per venire Dylan mi solleva e così si libera fuori da me.
Non ci eravamo preoccupati di prendere il preservativo. 

Puliti e profumati scendiamo in salotto.
Non abbiamo pensato a pranzare ma non abbiamo fame, ci siamo riempiti con le nostre emozioni ma di quelle non siamo mai sazi.
Dylan va diretto in salotto per accomodarsi sul divano, io invece vado in cucina per preparare il dolce che avevo lasciato in sospeso.
Appena finito, lo metto in forno e lo regolo in modo tale che a cottura giusta si spegna.
Raggiungo Dylan e mi sistemo tra le sue braccia,sdraiati ci lasciamo trasportare da un film.
A tardo pomeriggio Derek e Valeri ritornano a casa.
"Ehi ehi" dice Valeri.
"Ciao"dice Dylan alzando la mano.
"Dylan,andiamo a fare una partita a biliardo? " domanda Derek avvicinandosi al divano.
No,non portarmelo via,stiamo così comodi.
"Ho invitato alcuni della squadra" continua.
Dylan sbuffa e si mette a sedere.
"Va bene" dice poco dopo alzandosi.
"Invitate qualche vostra amica anche voi" dice Derek.
Mi alzo subito e vado a prendere il cellulare.
Valeri mi segue in cucina.
"Che buon odorino"
"Ho preparato una ciambella" dico entusiasta.
"Inviterai Adeline ?" Chiede.
"Se a te non dispiace si"
"Nono,chiamala pure"
Mi aveva lasciato il suo numero durante la fine della lezione ma prima di chiamarla leggo il messaggio di Travis.
Deve aver risposto mentre io e Dylan ci stavamo divertendo.

"Ci manchi tanto anche tu, noi stiamo bene, quando torni a casa per un po'?"

Mi affretto a rispondere.
"Spero di poter venire prima di natale"

Dopo di che chiamo subito Adeline.
"Ehi Nataly,tutto bene?"
"Si grazie,ti ho chiamato per chiederti se avevi voglia di venire a casa nostra"
"Molto volentieri,appena posso vi raggiungo" risponde entusiasta.
"Perfetto allora,a dopo" dico contenta prima di chiudere la chiamata.

"Viene?" Chiede Valeri.
Annuisco.
"Prepariamo qualche spuntino?" Domando.
"Va bene"
Iniziamo a preparare panini con il prosciutto sia cotto che crudo, spianata e patatine.
Prendiamo delle bibite e sistemiamo tutto nella sala giochi.
Mentre aspettiamo gli invitati ci sistemiamo sul divanetto e iniziamo a prendere in giro i ragazzi che non esitano a farci dei gestacci.
A vincere la partita è il mio bellissimo ragazzo ed io esulto insieme a lui.

Hearts that beat as one  2Where stories live. Discover now