Capitolo 15 🎶

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Sento squillare il telefono convinta che fosse Martin mi quando vedo comparire un numero sconosciuto.

"Pronto?"
Non risponde subito ma quando sono intenta ad attaccare il telefono sento una voce maschile.
"Nataly?" 
Cavolo è Damian.

"Arrivo subito" dico agli altri alzandomi dalla sedia per avviarmi in sala.

"Si"
Prendo Laki in braccio e mi accomodo sul divano.

"Scommetto che è una chiamata inaspettata, ma oggi a scuola non eri presente e volevo sapere se potevamo vederci"
"Ehm" esito un attimo.
Sicuramente non mi aspettavo una sua chiamata ma neanche un incontro con lui.
Non posso accettare, non voglio di nuovo litigare con Dylan.
"Noah,vorrebbe vederti"  si corregge.
"Oh... certo" rispondo sorridendo al telefono.
Dylan mi raggiunge e si accomoda vicino a me.
"Chi è?" Mi sussurra.
Faccio segno con la mano di aspettare un attimo.
Prende il telecomando e accende la televisione.
"Ci incontriamo nello stesso posto?" Dice.
"Alle 16:30?"  Chiedo.
"A dopo" risponde per poi chiudere la telefonata.
Rimango confusa a guardare il telefono poi sposto lo sguardo su Dylan che mi sta osservando.
Il piccolo Laki si allontana da me per finire ad accucciarsi vicino a lui.
"Era Damian?" Mi chiede.
Ma...
"Si" rispondo.
"Non capisco tutta questa vostra amicizia sbocciata così dal nulla"
Sta iniziando ad agitarsi, si sta toccando i capelli.
Non so cosa rispondere, qualsiasi cosa dico in questo momento provocherà sicuramente una discussione.
"Prima piangi per lui e poi lo incontri" continua alzandosi.
"Non ti sei neanche preoccupato di sapere cosa abbiamo fatto quel giorno e oggi mi fai una scenata di gelosia?"
Tengo i toni calmi.
Laki scende dal divano per finire a giocare con il tappeto.
"Mi fido di te per questo non ti ho chiesto nulla e poi non voglio sembrare un impiccione geloso" dice calmandosi.
"Ha un fratello con lo stesso mio problema, vuole rivedermi oggi" dico schietta.
"Ci sarà anche lui?" Chiede.
Sbuffo e mi alzo dal divano per raggiungere gli altri stanca di questa conversazione.
Mi appoggio con la testa sul tavolo.
"Che succede?" Mi chiede Derek.
"Tuo cugino sta diventando insopportabile" rispondo.
"Litigate troppo spesso da un po" interviene Valeri.
"Lo so" dico esasperata.
"È sempre nervoso" continuo.
Suona il campanello di casa, mi alzo per andare ad aprire e mi accorgo che Dylan non è più in sala.
Sarà andato in camera.
"Era ora" dico a Martin appena lo faccio entrare.
"Scusami tesoro" dice mentre si toglie il giacchetto.
Chiudo la porta alle sue spalle e vado a cercare Dylan.
È uscito di casa, non lo trovo da nessuna parte.
Sono esausta, non ho più voglia di litigare con lui, eppure andava così bene tra di noi.
Prendo il telefono per mandargli un messaggio.

"Dylan dove sei? Ti prego smettiamola di litigare, lo so che non te lo dico mai, ma ti amo e mi manca quello che eravamo."

Aspetto una sua risposta distesa sul letto.
Ancora niente ed è arrivata l'ora di andare.
Chiedo a Martin un passaggio.
"Com'è andata con il tuo amico?" Gli domando mentre ci allacciamo le cinture.
"Direi benissimo" risponde accennando un sorriso.
"Mmm, vuol dire che ti trasferisci qui?" Scherzo,anche se ci spero veramente.
Sposta lo sguardo su di me.
"Non credo sia possibile" risponde tornando a guardare la strada.
"Portami con te" lo supplico in modo scherzoso.
"Cosa sta succedendo ?"
"Non lo so nemmeno io" rispondo triste appoggiando la testa e guardando fuori dal finestrino.
"Ci vediamo dopo" dice fermandosi.
Annuisco per poi scendere dall'auto.
Mi avvio verso il parco e quando Noah mi vede da lontano inizia a correre verso di me.
Lo prendo al volo sorridente.
"Ciao bellissimo" dico strofinandogli i capelli.
"Giochiamo ?" Chiede speranzoso.
"Certo" lo posiziono a terra e raggiungiamo insieme Damian che sta aspettando all'altalena.
Lo saluto con la mano da lontano, ricambia sorridendomi.
Quando arriviamo Noah si va subito a posizionare sul l'alta Lena libera aspettando che qualcuno lo spinga.
"Siediti anche tu" dice indicandomi l'altra altalena.
"Non so se può reggermi"
"Certo" risponde Damian.
Mi siedo.
Damian inizia a spingere il bambino e senza che me ne accorgessi stava spingendo anche me.
"Come stai?" Mi chiede.
"Bene grazie" rispondo cercando di rilassarmi.
"Tu?" Continuo girando la testa per guardarlo.
"Molto meglio,adesso" afferma.
Arrossisco e per non farmi vedere mi nascondo con il cappuccio del giacchetto.
"Guarda la" dice indicando due ragazze che stanno cercando di farsi notare da Damian assumendo un atteggiamento da perfette idiote.
Le capisco, è bel ragazzo.
Una di loro cade dallo scivolo ed io e lui scoppiamo a ridere.
Damian inizia a fare alcune battute su di loro facendomi venire il mal di pancia dal ridere.
È davvero divertente.
Questo suo lato non lo conoscevo.
Noah corre a giocare con altri bambini ed io Damian rimaniamo soli.
Una delle ragazze inizia a mettere la musica dal suo telefono ed io non posso a fare a meno di muovere le gambe a ritmo di musica.
"Ti piace ballare?" Mi chiede.
"Amo ballare" rispondo subito sorridendo.
"Davvero?! Non lo avrei mai detto"
"E perché?" Chiedo curiosa.
Non risponde alla mia domanda, inizia a ballare.
Cavolo è davvero bravo.
Resto incantata a guardalo per vari minuti senza dire una parola.
"Mio Dio ma dove hai imparato a ballare così ?"
"In strada, prendo anche spunto da alcuni film" risponde.
"A che film di ispiri?"
"Mi piace molto step up e tutti i suoi seguiti, sono dei ballerini fenomenali" risponde.
"Non posso crederci, adoro quel film" lo guardo sorridendo.
"Scommetto che adori più lui" dice scherzando.
Scoppio a ridere.
A guardarlo bene il suo stile assomiglia molto a quello di Tyler, ha lo stesso modo di ballare e di vestirsi. Stesso taglio di capelli, anche lui mascelle scolpite ma a differenza di Channing, lui non ha le orecchie a sventola.
Ma quando mi guarda capisco che la cosa che li differenzia di più, è il suo sguardo. Sarà per gli occhi verdi, così intensi, più travolgenti.
"Dai, fammi vedere che sai fare" dice prendendomi per mano facendomi scendere dall'altalena.
"Nonono" rispondo timida.
"Perche no?" Chiede.
"Non ballo quel genere di danza"
"Potrei insegnarti"
"Dici davvero?" Chiedo incredula.
"Mm mm" annuisce.
Spontaneamente mi butto addosso a Damian per abbracciarlo e lui non si sposta, ma mi trattiene stringendomi forte.
Quando ci stacchiamo tossisco un po', per l'imbarazzo e fortunatamente Noah ci interrompe chiamandoci a giocare con lui.

Hearts that beat as one  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora