Capitolo 48 🥰

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"Allora..." sospira la dottoressa tenendo tra le mani una cartella porta documenti di quelle che si vedono nei film.
"Sta vivendo un periodo un po' particolare ultimamente ?" Chiede lei gentilmente.
La mia vita è un continuo periodo "particolare"...
Mi basta guardarla negli occhi, con occhi stanchi e tristi per farle capire, lei annuisce e comincia a parlare.
"Probabilmente per via del troppo stress, sono aumentati lievemente ma consistentemente i valori di cortisolo quindi ha bisogno di tranquillità e riposo, il suo bambino fortunatamente ora sta bene ma questo ha provocato un alterazione della funzionalità placentare che ha ridotto gli scambi di nutrimento e ossigeno, anche se per un breve intervallo di tempo è comunque opportuno effettuare un ecografia per essere sicuri che non avrà conseguenze"
Mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo insieme ad un sorriso, vorrei saltare su questo letto e mettermi a ballare come una pazza ma non è il caso e così, stranamente, lascio cadere un ultima lacrima, una lacrima di gioia, il mio bambino é vivo é ancora qui con me, non riesco a crederci.
Damian porta la sua mano sul mio viso per spazzare via la lacrima così io colgo l'occasione e poso la mia mano sulla sua tenendola ferma sulla mia guancia, lui mi sorride e in quel momento percepisco una sensazione di completezza, avere lui e il mio bambino mi fa sentire così,completa.
Con la coda dell'occhio noto che la dottoressa si sta guastando la scena sorridendo.
"Per questioni di sicurezza questa notte resterà qui così domani potrà anche venire nel mio reparto per la sua, prima ecografia?" Chiede insicura aspettando una conferma.
Io annuisco, sono troppo felice in questo momento  per dire qualcosa che non sia un enorme e sincero grazie ed una stretta di mano prima che se ne vada.

Essendo stata l'unica paziente in quella stanza, Damian ha unito i letti formandone uno matrimoniale, per la prima volta abbiamo dormito insieme anche se avrei preferito che non fosse stata in questo posto. Per avere un contatto fisico ha posizionato la sua mano sinistra sulla mia gamba destra. Non ho chiuso occhio ho passato la nottata a guardarlo dormire, nemmeno quando dorme è sereno e tutto per colpa di quello che ha dovuto subire senza averlo cercato o voluto ma la vita è così, non ti regala niente al massimo ti toglie e quando lo fa provoca buchi profondi, l'ha privato di un adolescenza,gli anni più belli, serena e pulita fatta di risate,serate fuori casa a divertirsi con gli amici fino all'alba o fare qualche cavolata,  perché ha scelto di voler dimenticare ma facendo la scelta sbagliata finendo per drogarsi con quelli che non erano veri amici e come nel mio caso anche il suo passato ha condizionato il suo presente e condizionerà il suo futuro. Ora capisco perché non parla mai di se o della sua famiglia, ha ferite troppo profonde ancora da cicatrizzare e scommetto che la delusione ha fatto il suo lavoro, deluso dalla sua famiglia, dalla sua  mamma ma deluso anche da se stesso, per quello che era diventato, è così ingiusto che se potessi avere una gomma magica per cancellargli il dolore lo farei subito ma non il passato, quello non lo eliminerei, perché nel bene o nel male ti porterà a fare delle scelte e giuste o sbagliate che siano ti faranno crescere e ti creeranno una storia da raccontare e poi in questo momento gli vorrei dare proprio un bacio.
Che stupida che sono, sorrido.
"Non dormi ?" Mi chiede con occhi socchiusi.
"Non riesco a dormire" rispondo continuando ad osservarlo.
"Va bene però smettila di guardarmi così" pronuncia lui accennando un sorriso malizioso.
"Mi piace osservarti" sussurro.
Si posiziona lateralmente verso di me ritrovandoci viso contro viso e poi mi da un bacio lasciandomi piacevolmente scossa per il gesto inaspettato e lentamente ci addormentiamo.
"Buongiorno piccioncini" ci sveglia l'Oss addetta alle colazioni.
Ringrazio imbarazzata e poi lei aggiunge...
"Quando sarà pronta la dottoressa l'aspetta" sorride.
"Sei coraggiosa" dice Damian una volta che la signora esce dalla stanza.
"Se vuoi ti aiuto a buttarla nel bidone" continua lui scherzando riferendosi alla colazione.
Devo dire che dall'aspetto non sembra male, c'è del latte caldo con dei biscotti senza grassi ovviamente.
"Che stupido" dico alzandomi per poi dirigersi in bagno accompagnata dalla flebo portatile. Damian è stato così carino da tornare a casa per portarmi il pigiama, della biancheria intima e dei vestiti, ho lasciato scegliere lui ha buon gusto il ragazzo, così dopo essermi data una sistemata acconcio i capelli in un veloce e spettinato chignon per poi proseguire verso il tavolo dove Damian sta aspettando comodo sulla sedia.
Intingo il biscotto nel latte e poi lo assaggio, niente male, come se lo stesse mangiando lui fa una faccia schifata e così buffo che per poco dal ridere mi va di traverso.
Lui ride e io perdo un battito, Nataly ma che ti succede.
"Assaggia, è buono" dico con tono convincente mentre avvicino il biscotto intinto verso la sua bocca.
"Non credo proprio" dice lui ridendo portandosi all'indietro e appoggiandosi allo schienale della sedia.
Lo guardo storto così che lui si arrende e si avvicina, apre la bocca scocciato e io divertita per la sua espressione glie lo faccio assaggiare per poi mangiarmi quello rimasto in attesa di un suo commento.
"Mmm mangiabile"
"Dici così solo perché non mi vuoi dare ragione" rispondo convinta scatenando una sua risata che mi conferma quello che ho appena detto.
"Sei pronta?" Mi chiede poco dopo.
Annuisco, mi alzo dal tavolo e vado ad inserire il vassoio nell'apposito spazio nel carrello lasciato dall'Oss e dopo aver preso la borsa e Damian il resto delle mie cose, usciamo dalla stanza.
Camminando mano nella mano ci avviciniamo sempre di più allo studio della dottoressa Mins, l'ansia sta iniziando a farsi sentire.
"Avanti" pronuncia lei dopo aver udito bussare.
"Buongiorno, accomodatevi pure" dice accogliendoci gentilmente mostrandoci quel suo sorriso perfetto.
"Allora Damian, come stanno Noah ed Isabel?" Chiede lei.
Ancora questa Isabel ma chi diavolo è ?!
"Tutti bene grazie" risponde freddo così poi lei si focalizza su di me e inizia porgendomi alcune domande, le racconto che ho scoperto di essere rimasta incinta circa due mesi emmezzo fa, lei si alza e mi fa un cenno con la mano, capisco che devo raggiungerla e distendermi sul lettino.
Cavolo che ansia.
"Devo farlo uscire ?" Chiede lei riferendosi a Damian.
"No no, lui può restare" dico spostando lo sguardo su Damian,gli sorrido.
Lei con sguardo confuso continua con la procedura.

Hearts that beat as one  2Where stories live. Discover now