Capitolo 16 🎄

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Quando rientro a casa Dylan non è ancora arrivato.
Inizio a preoccuparmi, non ha neppure risposto al mio messaggio.
"Ehm Nataly, pensavo di andare a mercatini di Natale questa sera" dice Valeri dopo aver aperto piano la porta della camera.
"Non lo so" dico sprofondando nel letto.
Valeri entra e mi raggiunge.
Lefaccio spazio e quando si è accomodata per bene la copro con la coperta.
"Mm capisco perché non vuoi alzarti da qui"
Rido per l'espressione buffa che si è formata sul suo viso.
"Magari fosse per quello, non so dov'è finito Dylan" dico sbuffando.
"Non risponde ai miei messaggi" continuo.
"Potresti venire lo stesso con noi"  dice cambiando discorso.
"Valeri"  la fulmino con lo sguardo.
"Ascoltami" dice mettendosi a sedere.
"Le cose tra di voi sono cambiate ma è normale, la convivenza porta anche a questo" continua.
"Si ma per te e Derek non è così" la interrompo subito.
"Se vuoi chiedo a Derek di parlargli"
Faccio segno con la mano di lasciar perdere.
Si alza dal letto portando con se la coperta lasciandomi al freddo.
"Alzati"
"Dammela" dico movendo le mani per prenderla.
"Forza, alza quel bel sederino da qui e preparati, ti aspetto di sotto" dice avviandosi alla porta.
"Mm mm" rispondo.
"È un ordine" dice prima di uscire e lasciarmi sola.
Dove diavolo sei, stupido.
Dopo essermi preparata gli ho scritto un messaggio dicendogli di raggiungerci se voleva e ovviamente non ricevo alcuna risposta.
Quando stiamo per uscire di casa la porta si apre.
Lo abbraccio e lui sorpreso del gesto rimane immobile.
"Dov'eri finito"
"Oh ehm, sono uscito un po' per schiarirmi le idee" dice.
Non sembra convinto di quello che ha appena detto.
"Mm va bene" rispondo girandomi verso Valeri.
"Vengo con voi"
Si.
Lo prendo per il braccio e lo porto fuori seguita da Valeri Derek e Martin.
Quando arriviamo in centro la vista è bellissima,alberi e negozi decorati con oggetti natalizi mentre le strade sono illuminate da tantissime luci colorate e all'interno delle vie sono disposte le bancarelle.
"È bellissimo" dico a Dylan.
"Come te" dice posizionandosi dietro di me per abbracciarmi e tenermi stretta a lui.
Continuiamo a camminare in questa posizione fino a quando arriviamo ad una bancarella di gioielli.
Prendo in mano un anello bellissimo.
"Ti starebbe molto bene" dice prendendomi la mano e mettendomi molto delicatamente l'anello.
Arrossisco al pensiero di un nostro futuro fidanzamento.
Mi da un bacio sulla guancia.
Sorrido.
Lo rimetto al suo posto e mi allontano seguita da Dylan.
Raggiungiamo gli altri che nel frattempo si erono avviati dentro ad un bar.
Ci sediamo al tavolo ed ognuno di noi ordina qualcosa da bere.
Entrano alcune ragazze che con aria strafottente e sicure di se si dirigono al bancone.
Mi volto verso Dylan che le stava squadrando dalla testa ai piedi e lo stesso gli altri due.
"Ma, Martin" dico guardandolo storta.
Si mette a ridere e alza le mani in segno di difesa.
Prendo la cannuccia che era nel bicchiere di Dylan e la inserisco nel mio.
Tocco Dylan con un dito per farlo girare verso di me e appena si volta gli spruzzo dell'acqua su tutto il viso.
Valeri scoppia a ridere causando una risata di gruppo.
"Non posso credere che l'hai fatto" dice Dylan tra una risata.
"Volevo farti riprendere un po', ti stavano cadendo gli occhi" dico voltandosi verso Valeri con un sorriso scherzoso.
Una di quelle ragazze se ne stava per andare ma inaspettatamente si ferma al nostro tavolo.
"Tranquillo ti asciugo io"dice con quella vocina odiosa.
Questa è pazza.
Adesso mi alzo e la prendo a schiaffi.
"No grazie,ci pensa la mia ragazza" dice sorridente fermandomi con un braccio.
"Mio Dio tesoro,meriti di meglio" dice allontanandosi.
Rimango spiazzata per la giusta frase e mi rattristo un po'.
"Stronza" sussurra Valeri.
Dylan non dice niente e questo mi fa ancora più male.
Sa anche lui che merita di meglio.
Che stupida che sono, cavolo addirittura prima mi è passata per la testa quello stupido fidanzamento.
"Su forza andiamo domani abbiamo lezione" dice Derek alzandosi.
Nel ritorno alla macchina ci fermiamo a guardare ogni bancarella che ci passa davanti.
È proprio bello il Natale, l'atmosfera, i regali, la famiglia, la mia famiglia.
Cavolo quanto mi mancano.

Per una volta Adeline è arrivata prima di me.
Non so perché ma sono felice di vederla.
"Ehi" dice accogliendomi in un abbraccio.
"Come stai?" Chiedo sedendomi.
"Molto bene grazie"
"Mm hai conosciuto qualcuno?" Chiedo curiosa.
Scoppia ridere e annuisce.
"Diciamo che ho avuto la mia rivincita" dice.
"Mm"
Chissà a cosa si riferisce, bah.
"Nataly"
Mi giro in torno per capire cho mi sta chiamando ma la voce è così bassa che non capisco. Forse è solo una mia impressione.
"Nataly"
No, non sono io è Damian.
Gli sorrido e lui mi fa segno di andarmi a sedere vicino a lui.
Gli faccio segno con la mano di aspettare un attimo.
"Senti, domani c'è una grande partita, ti va di venire?" Chiedo ad Adeline.
"Volentieri" risponde.
"Allora ci sentiamo" dico alzandomi.
"Perché dove vai?" Mi chiede guardandosi in torno.
"Damian?!" Dice quasi schioccata.
Non capisco dove sia il problema.
"Cavolo è carino ma è strano" continua con una smorfia.
"Non lo conosci" le rispondo quasi scocciata di questa conversazione inutile.
"Stai già rimpiazzando Dylan ?"
Ma che ca...
"Assolutamente no, non ne avrei motivo"
Prendo la mia roba e mi sposto senza neanche preoccuparmi di quello che sta dicendo mentre mi allontano.
"Ehi bellezza" dice sorprendendomi.
Dopo essermi seduta si avvicina per darmi un bacio sulla guancia.
Ok, ora posso morire in pace.
"Non volevo farti diventare rossa" scherza.
"Ma smettila" dico sorridendo.
"Shh" dice il professore.
Damian inizia guardarmi ed io sorridendo mi sposto dalla parte opposta.
Sbircio con la coda dell'occhio e di nuovo la mia bocca si allarga in un sorriso, mi stava guardando.

Hearts that beat as one  2Where stories live. Discover now