Capitolo 12 🎉

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Quando rientro a casa capisco che Dylan mi stava aspettando appoggiato al divano da un po' di tempo così guardo inarcando le sopracciglia con espressione confusa in volto.
Indossava un completo con camicia bianca, una giacca, appoggiata sulla schiena tenuta grazie ad una mano, di un blu scuro intinta con i pantaloni anch'essi dello stesso colore.
Bellissimo come sempre con quel ciuffo sbizzarrito e quel sorriso maledetto.
Si avvicina per sistemarmi un capello dietro l'orecchio che era sfuggito dallo chignon.
Chiudo gli occhi per assaporare meglio quel tocco, prosegue accarezzandomi gli zigomi arrossati, appoggia una mano sul lato sinistro del mio collo e mi da un bacio sulla guancia.
Sorrido mordendomi il labbro.
"Preparati" mi dice dolcemente.
"Farò il prima possibile" dico correndo in direzione della mia stanza.
Mando un messaggio a Valeri dicendogli di raggiungermi in camera appena ha un attimo libero, non vorrei disturbarla con Derek.
Prendo il primo vestito che penso possa essere della stessa eleganza del mio fidanzato.
È un abito corto, il giusto,di color argento lucido caratterizzato da un intreccio nella parte posteriore delle bretelle che si incrociano ed una sottile cintura nera che funge da distacco di colori.
Mentre esco dalla stanza per avviarmi in direzione della scarpiera incontro Valeri che si stava dirigendo nella mia camera.
"Non so a cosa sia dovuto, dato che oggi la giornata non è stata delle migliori con lui ma mi porta fuori" dico subito dopo aver notato la sua espressione sorpresa.
"Com'è andata oggi?" Mi chiede non stando più nella pelle.
Mentre prendo il paio di tacchi che mio fratello mi aveva regalo per il compleanno dell'anno scorso, le. parlo di Noah e di come tra me e Damian ci sia una particolare sintonia.
"Ho capito quanto fosse speciale quando ho giocato insieme a lui, e non per quel difetto che ci accomuna ma per il suo essere cresciuto troppo in fretta, ha solo 5 anni ma non ne dimostra, è molto intelligente e ho detto a Damian che mi piacerebbe passare del tempo con lui"
Ritorniamo in camera,Valeri per non farsi sentire aspetta di chiudere la porta per continuare la conversazione.
"È una scusa per rivedere Damian al di fuori della scuola?" Chiede puntandomi il dito contro.
Pff, non è così o forse sì ?
Damian è veramente un bel ragazzo e quel suo modo misterioso mi intriga ma questo non vuol dire niente, sto solo cercando di creare un rapporto di amicizia.
"Ma che dici"
Mi acconcio di nuovo i capelli ma questa volta con più precisione, stiro la frangetta e do un tocco finale di trucco,molto leggero, ed un lucidalabbra trasparente.
"Se lo dici tu" risponde Valeri alzandosi dal divanetto.
"Ok sono pronta" dico prendendo la giacca.
Quando scendo le scale Dylan non c'è, sicuramente mi sta aspettando in macchina.
Saluto Valeri ed esco di casa.

Il ristorante è bellissimo,molto elegante e raffinato per via dell'alternanza di colori rosso ed oro e la disposizione perfezionata dei tavoli.
In lontananza noto un volto famigliare, strizzo gli occhi per rendermi conto che non sto sognando ma che è tutto vero.
Lo raggiungo a passi veloci e quando sono a poca distanza da lui non riesco a trattenermi nel far fuoriuscire un urletto di felicità.
"Martin non ci credo" dico abbracciandolo forte mentre lui sorridente mi stringe facendomi fare una giravolta.
Dylan mi aggiusta il vestito che per sbaglio si è un po' alzato.
Appoggio entrambe le mani sulle guance spostando lo sguardo da Dylan a Martin senza smettere di sorridere.
"Non posso credere che sei qui" dico.
"Sorpresa" mi risponde.
"Vi eravate messo d'accordo ?" Chiedo.
Dylan annuisce con gli occhi pieni di felicità.
"Mi piace vederti star bene e sapevo che la presenza di Martin per un po' di giorni ti avrebbe reso felice"
Gli stringo la mano per ringraziarlo per poi dargli un bacio veloce.
Ci sediamo tutti e tre a tavola e mentre aspettiamo il cameriere ci perdiamo in chiacchiere.
"Potevi rispondere ai messaggi per farmi almeno  sapere che eri ancora vivo" dico imbronciandomi.
"Lo so tesoro ma volevo stupirti e sono convinto di esserci riuscito" risponde.
"Assolutamente, sono troppo contenta, i miei due uomini preferiti con me nello stesso tavolo" dico eccitata.
Anche se a dire il vero ne manca uno, il mio fratellone.
"Non dirmi che hai portato con te anche Travis?" Chiedo speranzosa.
"No Nataly, aveva degli impegni e non è riuscito a venire" risponde.
Rimango delusa ma non posso rattristirmi dopo questa meravigliosa serata.
Dylan è stato veramente carino, sono davvero fortunata ad averlo accanto.
"Allora Martin, che ci racconti" chiede Dylan.
La serata prosegue tra risate, per le battutine e lo stuzzicarsi a vicenda sembrano due perfetti bambini.
Siamo entrambi veramente contenti di essere di nuovo insieme.
Mi è mancato tanto e averlo qui vicino a me non mi sembra ancora vero.
Abbiamo progettato di passare alcuni giorni dalla mia famiglia e quella di Dylan in modo tale da trascorrere il primo periodo di festa con i nostri cari, Martin compreso, non vogliamo lasciarlo da solo.
Martin ha bevuto più del dovuto,fortunatamente è Dylan a portaci a casa e nel tragitto in macchina non la smette di ridere.
"Martin smettila" dico tra una sinora risata.
"Non c'è la faccio" risponde.
Cerca di fare il serio ma cede al dominio della risata e per essersi trattenuto mi sputa in viso.
"Oddio scusami" dice ridendo ancora.
"Tieni"
Dylan mi passa un fazzoletto che ha preso dal cruscotto.
Gli sorriso dallo specchietto e lui subito ricambia.
Quando arriviamo a casa Dylan deve trascinare Martin fino al divano della sala giochi per non svegliarlo presto domani mattina.
Gli procuro un cuscino ed una coperta.
"Grazie" dice sfinito mentre si sistema comodo.
"Buonanotte" dico sorridendogli mentre mi avvio alla porta.
"Buonanotte mami" risponde per poi perdersi in un sonno profondo.

Hearts that beat as one  2Where stories live. Discover now