Capitolo 38 ☺️

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"Feliz navidad" sento urlare una volta aperta la porta di casa.
Al suono di quella voce mi volto di scatto verso di essa e quando il mio sguardo si posa su Martin, un pizzico di nostalgia mi pervade e una lacrima di gioia mi accarezza la guancia.
Seduta sul pavimento nascondo il viso tra le mani cercando di racchiudere tutte le emozioni poi mi rendo conto di essere toccata da due forzute braccia, che comprimono il mio corpo il quale gli stava rivolgendo le spalle e il suo viso posizionato tra l'incavo del mio collo e la spalla facendomi sentire la forma del suo sorriso sulla mia pelle.
"Sei felice di vedermi mami " ride mentre mi stringe forte a se.
"Non puoi immaginare quanto" rispondo alzandomi da terra , Martin fa lo stesso, così ho il permesso di strapazzarmelo tutto.
"Cosa ci fai qui?" Chiedo mentre lui si avvia verso mia madre con me attaccata, non ci penso proprio a lasciarlo andare neanche per un attimo.
"Sapevo che eri tornata e cosi mi sono auto invitato, so che alla padrona di casa fa solo che piacere" risponde.
"Nataly lasciami salutare questo bel ragazzetto"
Faccio il broncio a mia madre e lascio la presa.
Si stringono in un abbraccio e mia madre, lasciandoci tutti perplessi ma allo stesso tempo divertiti, schiaffeggia il culo di Martin che a sua volta si mette a ridere.
"Vi ho portato dei regali" pronuncia una volta tornato serio.
"Oh Martin non c'era bisogno" risponde mia mamma sorridendogli invaghita.
Smettila, pedofila.
"Si che dovevi" diciamo in coro io e Travis senza nemmeno farlo apposta.
"Sempre i soliti" scherza lui.
Torna vicino a me, mi da un bacio sulla fronte per poi cercare di abbracciarmi ma la vista di qualcosa, o meglio di qualcuno lo blocca.
Sono una perfetta idiota,non ho minimamente pensato a Damian e l'ho lasciato da solo.
Mi giro in cerca del suo sguardo dal quale traspare confusione è un pizzico di fastidio.
"Aspetta, tu chi sei...eeeh Dylan dov'è?" Chiede con tono di chi vuole dire chi diavolo è questo stronzetto!?.
"Mi chiamo Damian sono un suo amico" dice lui avvicinandosi per porgergli la mano.
"Mm, io sono Martin" risponde lui con sguardo scocciato.
"È il mio migliore amico gay " intervengo subito per non farlo fraintendere.
Martin si volta verso di me con sguardo corrucciato, non capisce perché mi giustifico ad uno che lui non conosce.
Gli porgo un sorriso imbarazzato per poi svignarmela in cameretta.
Questa mattina siamo quasi al completo ma manca Valeri, Derek e in quell'idea di famiglia che mi ero immaginata anche Dylan,purtroppo però non potrà accadere più.
Mi porto la mano al ventre, delicatamente mi accarezzo e spontaneamente un sorriso si forma sul mio viso. Sono così concentrata sui movimenti rotatori e al pensiero di uno scricciolino che cresce dentro di me, che solo quando sento il letto abbassarsi mi accorgo della presenza di Damian.
"Ehi" mi sorride lui.
Ricambio il sorriso, poi mi sdraio sul letto lasciandogli un po' di spazio e con alcune pacche sul materasso gli faccio segno di avvicinarsi a noi.
"Non capisco, perché non sei con la tua famiglia a festeggiare e sei qui con me e degli estranei il giorno di Natale"
Mi guarda fisso negli occhi senza dire una parola fino a quando si distende a pancia in su e fissa il vuoto, inizia a parlare.
"Mi sono affezionato a te, involontariamente e so cosa stai passando perché l'ho vissuto, più o meno, non mi sembra giusto tutto quello che ti sta continuamente succedendo e non voglio lasciarti sola" risponde con quel tono calmo ed elegante che solo lui ha di porsi.
"Mm ci stavo quasi cascando" scherzo e lo vedo accennare un sorriso.
Qualcosa non mi convince, che cosa voleva dire con l'ho già vissuto ?
Deve essere successo qualcosa che lo ha addirittura portato ad allontanare i rapporti con i propri famigliari.
"Ogni giorno mi rendo sempre più conto che so poche cose su di te, sulla tua famiglia, sul tuo passato e mi sembra così assurdo che ho convissuto con te fidandomi dell'istinto, sarà stato quel tuo modo tenebroso e sensuale che hai di porgerti e muoverti, quel tuo lato dolce e quella tua voglia di nascondere il dolore che forse mi ha incuriosito e fatto restare, ma voglio di più, non voglio segreti e bugie non voglio niente di tutto quello che a che fare con lui"
Mi interrompo quando Damian  cambia posizione, di nuovo, e si posiziona lateralmente con il viso posto di fronte al mio.
"Ho bisogno di altro" sussurro.
Si avvicina ancora di più, posso sentire il suo respiro sulla mie labbra che d'un tratto si sposta sulla mia fronte e le sento posarsi e premere su di essa delicatamente lasciandomi perplessa. 
"Non sei pronta per il mio passato e nemmeno per il mio presente" dice una volta essersi alzato, dandomi le spalle e uscendo dalla stanza.
Che diavolo nascondi Damian ?

Hearts that beat as one  2Where stories live. Discover now