Capitolo 6

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"Ubi tu es ibi ego ero"

Dove tu sei, io sarò.

FARID'S POV :

Notizie dell'ultima ora. Attentato a San Pietroburgo in una metro. Si contano momentaneamente 10 morti, sono in corso altre ricerche per identificare i morti e..."

Spengo la televisione.

Almeno per due settimane voglio stare fuori da questa merda.

All'improvviso mi vibra il cellulare nella tasca laterale dei jeans e afferrandolo vedo che si tratta di Jamal, era ora. "Dimmi tutto" rispondo andando al punto.

Non possiamo rischiare di essere rintracciati.

"Ti sta cercando l'allenatore. Gli ho detto che momentaneamente hai un ginocchio fratturato e che ti sarà impossibile giocare"

"Ok, ho un ginocchio fratturato. Altre notizie?" chiedo alzandomi dal divano.

"Ahmed ha trovato il microchip nella merda di un cane"

Scoppio a ridere. 

"Non c'è niente da ridere. Se prima ti voleva vivo per continuare a finanziare l'organizzazione, adesso ti vuole sottoterra per non aver adempiuto ai tuoi obblighi"

"Obblighi del cazzo. Non è vita, la mia. Non posso continuare così Jamal, lo sai che..."

"Lo so amico mio, lo so. Sai anche che una volta girato le spalle all'organizzazione, ti sei firmato la condanna a morte"

"Che si fa quindi?"

"Ho un'idea"

"Che idea?"

"Khalil"

"No no" dico subito.

Non ho intenzione di collaborare con quel fottuto pazzo.

"Pensaci Farid, è il prossimo al trono dopo Ahmed...vorrà anche lui la morte di Ahmed e ci proteggerà all'interno dell'organizzazione. Sai quanto potere ha, quanti uomini sono sottomessi a lui, ha il controllo di tutto"

"No, non mi fido di quel figlio di puttana"

"E allora dovremmo collaborare con Bilel, anche lui vuole smontare l'organizzazione. Ha già tolto tantissimi finanziamenti all'organizzazione, se sono in piedi, è solo per merito di Khalil"

"No." dico irremovibile.

Jamal sa che Bilel è molto amico di Efrem, solo nominarlo mi dà rabbia.

"Non possiamo agire come cazzo vogliamo Farid, abbiamo bisogno di qualcuno che ci protegga, che ti protegga"

Mi porto una mano sul viso esasperato "Fammici ragionare su, intanto tu fai in modo che si perdano le mie tracce"

"Non ci riuscirò per molto, devo ricordarti io che sei un calciatore di fama mondiale? Sarà questione di giorni che qualcuno ti riconoscerà"

"Nessuno mi riconoscerà, non esco da questa stanza e quella stupida non sa chi sia"

"In che senso non lo sa?"

"Che cazzo ne so, non ha idea di chi sia. Mi sa che non segue il calcio"

"Non c'è bisogno di seguire il calcio, per sapere chi sei"

"Lo so, infatti è strano"

"Secondo me mente" mi suggerisce Jamal.

"Non mi pare, sembra genuinamente inconsapevole"

Un attentato al cuoreWhere stories live. Discover now