Capitolo 13

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Qui audet adipiscitur.

Chi osa vince.

KEMAL'S POV:

PASSATO.

"Giuro, lo sognavo da una vita intera" dice nuvola stesa per terra che fissa il soffitto.

"Davvero?" chiedo mettendo il pugno sotto il mento.

"Sì, be' sono sempre stata chiusa dentro qualche posto. Prima nell'orfanotrofio poi nel convento e adesso qui...sogno di essere libera. Emigrare dalla vita"

"La prima cosa che faraiquando sarai libera?" chiedo curioso.

"La prima? "

Annuisco con la testa.

Lei fa per pensarci e dice sorridendo "Respirare"

"Respirare?" chiedo perplesso.

"Respirare" conferma lei.

"Ma non lo fai già? Cioè senza respirare, moriresti" le spiego non capendo.

"No, in realtà è come se stessi soffocando. È come se ci fosse sempre una corda legata al mio collo e qualcuno ne avesse il totale controllo tranne me" 

"Perché?" chiedo con amarezza.

"Cosa?"

"Perché permetti che ti controllino?"

Lei mi sorride inaspettatamente e chiede "Perché lo fai tu?"

Rimango sorpreso dalla sua risposta e dico "Omar mi ha salvato la vita. Senza di lui io sarei morto, gli devo il mio totale rispetto e la mia vita. Dimmi, tu perché?"

"Per la tua stessa ragione. Non avevo libertà è vero, ma non mi hanno mai fatto mancare nulla. Un pasto caldo, dei vestiti puliti, un letto, i libri da studiare...devo anch'io il mio rispetto a loro"

"Stiamo sbagliando." dico di getto.

Lei mi guarda con un sopracciglio alzato e io afferrandole la mano mormoro "Tu cosa vuoi fare?"

"Non ti seguo"

"Tu cosa vuoi fare della tua vita? Rispondimi, è una semplice domanda" dico affondando nei suoi occhi verdi limpidi.

"Sono troppo piccola per decidere, ma voglio per certo una cosa..."

"Cosa?" la incito.

"La voglio con te"

Alza lo sguardo verso di me e mormora decisa "La voglio con te la mia vita"

"Perché? Perché proprio con me?" chiedo col cuore che batte all'impazzata.

"Perché...tu..io...ecco..." farfuglia imbarazzata evitando in ogni modo il mio sguardo.

Le prendo il mento delicatamente e chiedo sorridendole "Perché..?"

"Perché sei tu" sussurra lei istintivamente.

Un attentato al cuoreWhere stories live. Discover now