Capitolo 89

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Qui amant ipsi sibi somnia fingunt.
Gli innamorati si creano da sé i sogni.

BEKKA'S POV:

"Ma buongiorno" mormoro, mentre apro gli occhi e vedo di fronte a me Farid che mi accarezza i capelli di lato e continua a fissarmi, come se lo facesse da tutta la notte..

"Ti ho svegliata io?" chiede lui, mettendo delle ciocche di capelli dietro l'orecchio.

Nego con la testa ancora assonata e faccio un piccolo sbadiglio, mentre lui si allunga di poco e mi bacia la tempia.

"Buongiorno mio bellissimo tulipano" mormora all'orecchio per poi lasciarmi una scia di baci che partono dall'orecchio fino alla mascella.

"Mi fai il solletico così!" mormoro, ridacchiando a lui che sfiora con le labbra il mio collo.

"Era quello il mio intento" dice lui, mordendomi piano il collo.

"Come fai ad avere così tante forze la mattina?" chiedo sbuffando.

"Amore ma sono l'una e diciamo che mi sono alzato ore fa" 

"Come? Oh no no no..."mormoro, portandomi un braccio sulla fronte.

"Non ti ho voluto svegliare prima...dormivi come un angioletto" m'informa lui.

"E che ci fai sveglio?" chiedo, stiracchiandomi.

Lui osserva la mia schiena inarcarsi e dice "Diciamo che mi piace osservarti"

"E' inquietante come cosa, lo sai?" chiedo, scostandomi da lui.

"Dove vai?" chiede lui triste del mio distacco.

Scendo dal letto e dico, facendomi una coda "Alle 14 mi devo vedere con le ragazze e muoio di fame...mangerò qualcosa il pomeriggio"

Faccio per andare in bagno, ma una scimmia si aggrappa ai miei fianchi e facendo pressione, mi ributta sul letto.

"Farid!" grido, atterrando sul materasso.

Lui si butta addosso a me e mormora, piagnucolando "Odio condividerti con gli altri...perchè non rimani ancora un po' e poi ti do un passaggio io?"

"Melisa ci deve presentare una persona e sono in ritardo ma il passaggio lo accetto volentieri" dico, mordendomi il labbro.

"Te ne approfitti sempre di me" borbotta lui, risalendo la mia camicia da notte.

"Sei tu che mi offri passaggi, è diverso"

Lui sbuffa mentre arriva ad accarezzarmi i seni nudi e io chiedo "Tu che farai?"

Emette un sospiro seccato e chiedo divertita "Che c'è? Manco ti avessi chiesto di andare alla ghigliottina"

"Peggio...devo andare agli allenamenti"borbotta lui, mentre io passo le mani sui suoi capelli e mi diverto a vederli prendere una forma strana.

"Se odi così tanto andare agli allenamenti perchè non molli tutto e basta? Ti vedo sempre molto nervoso quando vai agli allenamenti"

"Non è questo...è che ormai associo il calcio a quella merda. Non gioco a calcio per mia volontà da una decade...mi hanno sempre costretto e mi sono abituato a questa costrizione"

"Ma dicevi che era il tuo sogno fin da piccolo fare il calciatore"

"Lo era ma me l'hanno fatto schifare...picchiavano a sangue mia madre, se non avessi giocato e portato a casa almeno un goal...capisci?"

Deglutisco triste e continuando ad accarezzare i suoi capelli, chiedo 

"L'hai mai vista mentre..."

Un attentato al cuoreWhere stories live. Discover now