Capitolo 46

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Quisque arbiter suae fortunae est.

Ognuno è arbitro della sua sorte.

KEMAL' S POV:

"Farò subito" sento dire da una voce femminile fuori dalla porta.

Il secondo dopo la porta viene aperta dalla guardia e una  figura minuta entra dentro "Puoi chiudere, ti faccio un segnale quando dovrò uscire"

Davide, la guardia annuisce con la testa e fa per andarsene, ma Flora lo afferra per il braccio e dice "Grazie per aver disattivato tutte le telecamere, sono in debito con te"

"E a cosa servono gli amici?" le fa l'occhiolino e richiude piano la porta.

Mi scappa un sorrisetto.

"Che c'è?" chiede Flora notando il mio riso sommesso.

"Niente" mi tappo la bocca continuando a guardarla divertita.

"Era necessario far spegnere le telecamere, non sarei potuta venire qui altrimenti"

"Non credo che siano affari miei quello che decidi di fare" le faccio notare.

"Giusta osservazione" si liscia la gonna di jeans e aggiunge "Sono venuta qui per parlarti di una cosa importante"

Si avvicina al mio letto e chiede indicandolo "Posso?"

Annuisco con la testa.

Lei mi sorride e sedendosi, mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Dunque...ho fatto spegnere le telecamere perchè tu e io non potremo più parlarci da ora in poi"

Cosa?

Nota la mia espressione e aggiunge "Se non da nascosti"

"Non sto capendo" 

Non si vuole più occupare di me?

Che le ho fatto? Si è stufata di me?

"Ti hanno assegnato a Khalil, ricordi che te ne ho parlato oggi?" mi spiega aggiustandosi la frangetta che le copriva gli occhi.

"Come mai così all'improvviso?"

"Khalil ha parlato col direttore di te, dice che devi essere necessariamente seguito da lui e che con me perderesti solo tempo. Crede che non riesca a gestirti, infatti con effetto immediato mi hanno chiesto di interrompere ogni tipo di contatto con te e prendere le distanze"

"Questo è molto strano, cosa vuole Khalil da me?"

"Non ne ho idea, ma lo scopriremo. Ho buttato giù troppi rospi, devo andare in fondo a questa faccenda" aggiunge determinata.

"Cosa vuoi fare?" chiedo serrando la mascella.

"Per il momento nulla. Con la complicità di Davide verrò a farti visita dopo le sedute con Khalil e mi dirai di cosa avrete parlato. Non gli permetterò di fare i suoi giochetti con te"

Inclino il viso stranito "Perchè lo stai facendo? Io non ti ho mai chiesto aiuto"

Lei si passa le dita nella frangetta e dice alzandosi "Perché siamo più simili di quanto pensi Kemal e...vedo una strana luce in te, so che posso fidarmi. Se riusciremo a collaborare insieme, io potrò finalmente smascherare Khalil e tu potrai tornare a casa dai tuoi cari"

Da nuvola.

Si avvicina a me allungando una mano "Affare fatto?"

La osservo mentre si tortura il labbro presa dall'ansia e decido per la prima volta di buttarmi e basta.

"Va bene" dico senza espressione.

Flora sorride felice della mia decisione e rialzandosi dal letto esclama piano "Ottimo! Andrò subito a sbirciare i tuoi nuovi orari con Khalil. Ci vediamo domani allora"

Un attentato al cuoreWhere stories live. Discover now