Capitolo 2

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Mi avvicino  a quello che sarebbe dovuto essere il mio armadietto, mentre la vice preside mi scrutava attenta e poi mi accorgo che insieme a noi, nel corridoio accanto a me c'è un'altra ragazza.
<<Emh...ciao?>> domando incerta sul da farsi 

<<Ehi ciao! piacere io sono Allison, mi sono proposta come tua tutor e guida personale, spero tu non mi abbia preso per una stalker>> ride. La guardo attentamente, ha un sorriso davvero contagioso e aperto. Una bellissima ragazza con dei lunghi capelli marroni a boccoli, due occhioni color nocciola, alta e magra.

<<Non preoccuparti, non ti ho presa per stalker, credo>> rido anch'io e lei sorride al mio intento di provare ad essere più socievole possibile. Allison è invece tutto il contrario che imbarazzata e strana, è socievole e molto sorridente.

  <<Senti, dato che sei la mia guardia del corpo potresti dirmi dove si trova questa classe?>> Indicai la classe scritta sul foglio che mi aveva dato la prof. 

<<Ma certo! è la mia classe! Vieni con me>> mi prende per mano e iniziamo a camminare verso la nostra classe mentre la vice preside ci urla da lontano. <<Ti lascio in ottime mani!>>

Seguo Allison fino ad arrivare in una classe con una ventina di studenti, tutti molto amici tra loro, piuttosto normale,  dato che sono della stessa città e che si conoscono da quasi un mese. In effetti la nuova qui sono proprio io. 

<<Ecco le due mancanti, devi essere Nicole!>> esclama la professoressa ed io annuisco, rossa per l'imbarazzo.

<<Emh, io sono Nicole, spero di trovarmi bene in questa classe e via dicendo>> Dico in preda al panico, tutti iniziano a ridere per la mia strana personalità, e infatti come dargli torto.
Allison mi sorride e mi accompagna al mio banco.

Dopo quattro ore di noiosissime lezioni esco in corridoio seguita da Allison. <<Posso darti un nomignolo? Chiamare le persone con il loro nome intero mi fa sentire come stessi parlando con uno sconosciuto>> mi domanda.

<<Emh.. come vuoi>> rispondo sicura che anche qui il mio nome si evolverà da Nicole a Niki.
<<Com'è andato questo primo giorno di scuola qui a Londra?>> mi chiede e inizia a camminare di fianco a me verso l'uscita della scuola.
<<Non mi lamento!>> dico sfoggiando un sorriso che in confronto al suo è niente. Cerco di sembrare più contenta possibile , come in effetti sono. Stranamente è il primo giorno ed ho già un'amica.

<Sono contenta! E poi sei simpatica, credo che tutti vorrebbero esserti amica>> mi dice ed io tento di crederle. Chissà, forse riuscirò a farmi dei veri amici qui.

<<Ci si vede Allison!>> le dico allontanandomi verso la direzione di casa mia. Per oggi ho preferito non farmi venire a prendere da Kate, la casa è piuttosto vicina e con il navigatore posso facilmente tornare a piedi.
<<Se non hai nessun impegno per pomeriggio ti va di uscire con me?>>

Vivendo solo con Kate per il momento non devo preoccuparmi di chiedere ai miei se posso uscire o meno, anche se sicuramente mi avrebbero detto di sì.
Loro hanno fatto di tutto per farmi avere una vita migliore di quella di prima, tanto da farmi cambiare continente.. ma da una parte è stato meglio così, allora accetto perché trovare un'amica è come trovare un tesoro, oppure un inizio di vita sociale, dipende dai punti di vista.

<<Eh va bene, ma cosa facciamo?>>

<<Ti vengo a prendere a casa e poi, andiamo a scuola?>> chiede ed è proprio in questo momento che sono sempre più sicura che le mie probabilità di interagire con le persone sono andate a farsi fottere.

<<Mi spieghi quali gravi problemi mentali ti affliggono?>>

lei si mette a ridere.. Così continuai
<<Sono seria, io non ho voglia di andare a scuola la mattina e tu mi chiedi di andarci il pomeriggio?>>

Anche Se Sono Un CasinoWhere stories live. Discover now