Capitolo 57

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James pov's

Uno strano ragazzo chiamò nic, almeno penso, ha detto "Nole" e la mia quasi ragazza è sbiancata in volto. Mi girai e c'era un ragazzo piuttosto alto, con i capelli nero corvino e fissava Nicole.
E lì la mia gelosia decise di farsi avanti.
<<Nole, ti prego rispondimi>> continuò.
<<La vuoi smettere di chiamare la mia ragazza per favore?!>> urlai. Nicole mi strinse la mano forte in cerca di aiuto, se solo qualcuno mi dicesse chi è sto tizio.
<<La tua ragazza?>> chiese.
Nicole lasciò la presa e iniziò a scappare, posso solo immaginare il dolore che stava provando con la gamba. Prima di rincorrerla dovevo proprio sapere chi ha fatto scappare la mia ragazza.
<<Mi dici chi cazzo sei?>>  urlai in preda alla rabbia.
Lui mi guardò furioso, pure?! Ci mancava solo questa.
<<Lucas>>

Un nome, mille emozioni. Emozioni di rabbia.
Il mio pugno si mosse velocemente e si ritrovò di qualche parte della sua strana faccia e fece "crack!" la mia nocca si fece rossa del suo sangue, ma a me nemmeno importa.
Il suo ex, la sua distruzione, lui l'ha fatta soffrire, le ha fatto smettere di credere nell'amore e io lo odio, da morire.
Lui finì a terra incredulo e io rincorsi Nicole.
Era in un angolo a terra e stava piangendo, no non posso vederla in questo stato.
<<James fallo andare via! Ti prego non voglio vederlo!>> urlò.
La presi per il braccio e la feci alzare piano, mi abbracciò e si lasciò andare con le emozioni, non ci posso credere che è tornato, lo voglio solo prendere a pugni fin quando non è quasi morto.
<<Nic, piccola calmati, okay? Ci sono io con te lui non può farti proprio niente, sei con me e fin quando sarò vivo non permetterò che ti succeda niente>> la rassicurai accarezzandola.

Fermai un taxi e andammo verso casa, era molto preoccupata e anche io. Guardava verso il finestrino sperando di non vederlo e capii di doverla proteggere perché lei è rara e non può tornare a soffrire, in questo momento non so cosa pensare, la paura che lei torni ad amarlo è tanta ma ora è con me e questo conta.

Nicole pov's
Rivederlo è stato traumatico, non è cambiato per nulla, il suo fare da idiota egocentrico..
Ha sempre quella bellezza da Americano ma non può di certo battere Jam, non so se proverà a cercarmi ancora, pensavo che fosse finita per sempre con lui ma è qui.
Di una cosa sono certa, ora nella mia vita c'è spazio solo per la felicità e quindi devo chiudere con il passato, devo voltare pagine e arrivare ad un nuovo capitolo. Traendo le conclusioni, devo rivederlo e dirgli addio per sempre perché la parola Lucas è stata scritta abbastanza.
Arrivati a casa mia, James mi abbracciò nuovamente, forse per paura di perdermi.

<<Nic pensi che dovremo dirlo a tuo fratello?>> disse sottovoce.
<<Nemmeno per sogno! Lo gonfierebbe di botte e poi nemmeno c'è... >> affermai un po' titubante.
Non c'è quasi mai nessuno, i miei genitori sono stati tutta la mattinata con me e staccano dal lavoro stanotte. Spero non sappiano di Lucas perché non rimarrebbe vivo per domani.
<<A gonfiarlo ci penso io>>  sbuffò.
Lo adoro quando fa così, mi sento protetta.
<<Sta' zitto idiota...>> ci baciammo di nuovo.
<<comunque, io voglio parlarci. Davvero James non preoccuparti. Voglio chiudere una volta per tutte con lui, che sia in pace o meno, l'ultima volta sono scappata da me stessa e da lui, ora voglio voltare pagina così da non avere più rimpianti nella vita>>
Lui chiuse gli occhi e si massaggiò le tempie cercando di capire e accettare la mia decisione.
Passarono alcune ore e James decise di andarsene, ero sola a casa e mi accoccolai tra le coperte del mio divano, erano quasi le tre di pomeriggio e mi stavo annoiando da morire.
Così salii in camera  per prendere il mio libro, ma ovviamente, come accade quotidianamente nella mia vita qualcosa mi interrompe, ed è il campanello. L'ansia sale sempre di più per il timore che sia lui, ma ne sono sicura.

Non so se riuscirò a non tremare o svenire a terra, forse nemmeno mi manterrò in piedi, ma devo per forza.
Andai, il cuore mi batteva a mille al secondo, aprii la porta e come volevasi dimostrare, era lui. Soliti capelli nerissimi, solito sguardo impassibile ma sincero. Non era cambiato affatto, se non per l'altezza, mi squadrò dalla testa ai piedi notando, invece, i miei lievi cambiamenti fisici.
<<Ciao... Possiamo parlare?>>  sussurrò, come per paura che ci fosse qualcuno in casa.
Quanto vorrei rispondere "no, vattene dalla mia vita" ma non è così semplice.
<<Si, non c'è nessuno>> la voce mi uscì tremolante, e lui mi seguì dentro.
Non posso far altro che ricordarmi dell'ultima volta che l'ho visto. Era con lei, la mia ex migliore amica, stavano insieme e io li avevo visti, posso sentire ancora il rumore del mio cuore farsi in frantumi e quello dei miei passi scappare via.
Mi fermai accanto il divano e mi girai lentamente difronte a lui, faccia a faccia.

<<Sei molto cambiata dall'ultima volta>> disse.
Questo non me lo aspettavo..
<<Vuoi parlare del perché sei qui adesso o vuoi continuare a discutere sul mio cambiamento?>> affermai acida. La sua espressione un po' pentita mi guardò attenta.
<<Nole sono stato così cretino con te.. >> iniziò ma lo fermai.
<<Non chiamarmi Nole>>
Strinsi le labbra e restai ad ascoltarlo.
<<Okay, ti capisco, sono stato un idiota ed ho sbagliato, non avevo minimamente pensato quanto fossi fortunato ad averti ma ti ho persa. Ti ho cercata per chiederti scusa ma non ti ho mai trovata, mi sei mancata, ora sei così... Bella e fredda con me, quasi non ti riconosco. Ne hai tutto il diritto e non puoi di certo perdonarmi così su due piedi.. Ma ora stai con un altro ragazzo e non ero pronto a vederlo, perciò dato che hai ricominciato con la tua vita amorosa, potresti pensare di perdonarmi, così non porto più rimorso per ciò che ho fatto>>
Lo ha detto con tutta la calma possibile, ma è come se fosse venuto qua solo per farsi perdonare e non portarsi dietro per tutta la vita questo sbaglio, come se per me non avesse significato tutto ciò che mi ha fatto. Non ci pensa proprio alle parole, non dà peso a ciò che dice.

Non pensa a quanto male mi abbia fatto e se crede che lo perdoni dopo che non si è fatto  né vedere né sentire per tutto questo tempo, si sbaglia di grosso.
<<Quindi, fammi capire bene. Se venuto qui solo per farti perdonare? Per farti assolvere dai tuoi peccati? Ma ti sembro un prete? Cioè, non mi aspettavo certo di rivederti in questo momento, ma se proprio devo dirtelo, mi sarei aspettata delle scuse, anche un cazzo di "mi dispiace per averti fatto soffrire, cambiare continente e vita sociale" ma ti senti quando parli? Non ci vediamo da un anno e mezzo e potresti anche chiedermi come sto dopo che mi hai letteralmente bloccato l'esistenza, ma no tu devi vivere apposto con te stesso mettendo sempre da parte gli altri>>
Finii di parlare e lui sospirò.
<<Non dicevo questo. Volevo farmi perdonare e non portare più con me il mio più grande errore, mi interessa ancora di te, Nol- Nicole... >> disse calmo.

<<Non posso perdonarti così>>
<<E non devi! Non pretendo questo, solo.. Pensaci.. Hai una nuova vita, con un nuovo ragazzo, molto violento.. E possiamo farci questo compromesso, di gettarci il passato alle spalle>>
Mi sembra piuttosto equo... Il mio perdono per la sua liberazione dalla mia vita.
<<Ci penserò>> affermai, la curiosità è tale da  chiedergli come è andata a finire con lei, ma non posso, noi abbiamo chiuso.

<<Mi sei mancata>> mi abbracciò ma io restai immobile, incapace di reagire. La porta si aprì e io mi scansai subito per lo spavento.
Sarà mio fratello? I miei genitori?...James?

Autrice pov's
Hola!! Come va? Questo capitolo è davvero pieno di colpi di scena, ahaha sorry guys!!
Ve lo aspettavate un ritorno di Lucas? ❤



Anche Se Sono Un CasinoWhere stories live. Discover now