Capitolo 44

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Io e le mie amiche ci mettemmo alla ricerca dei vestiti perfetti per stasera. Girammo tantissimi negozi, di solito non sono il tipo che gira troppo per trovare un vestito, ma voglio vedere se James osa farmi da guardia del corpo.

Alla fine optai per un vestito nero con delle paiettes sul corpetto, non era corto, arrivava sul ginocchio e non era nemmeno troppo scollato, in fondo rimango sempre la Nicole di sempre.
Invece Allison ne prese uno dorato con un po' di spacco sul petto, ma non troppo esagerato e lungo.
Marta, essendo come me, ne prese uno bordeaux a mezze maniche, per niente scollato e che le arrivava un po' sopra il ginocchio, menomale che ci sarà anche il suo ragazzo, altrimenti si sarebbe sentita molto più imbarazzata.

<<Ci cambiamo da voi?>> chiese Allison e facemmo cenno di sì.
Così tornammo a casa e ci preparammo, con il trucco non esagerammo molto, al massimo un po' di mascara agli occhi e un tantino di rossetto.
<<Complimenti, siamo perfette>>
Disse Marta.
<<Quanta modestia!>> scherzai.

Mentre eravamo agli ultimi ritocchi pensai a mio fratello, sono stata molto dura con lui, ma allo stesso tempo non voglio che James mi faccia da cagnolino per tutta la sera solo per vedere se Alan è un ragazzo a posto, piace a me e questo importa, così presi la mia decisione di presentarlo solo a Riki.
Bussò e andai ad aprire.
Alan era davvero carino, quei suoi occhi cioccolato mi guardarono a lungo.

<<Sei.. Bellissima>> arrossii e chiamai Riki.
Spero solo che non faccia il terzo grado anche a lui.
<<Piacere, Alan>> si presentò il ragazzo accanto a me. Mio fratello lo guardò per un po' e poi rispose anche lui
<<Riki. Alan, tratta bene mia sorella, ci siamo capiti?>> Lo guardò con aria di sfida e so che non mente.
Beh mi aspettavo di peggio.
<<Ma certo>> disse Alan tranquillo e impassibile.
<<Noi andiamo.. Allison, Marta!>>

Prima di entrare in macchina presentai le mie amiche ad Alan che come sempre, aveva il sorriso stampato sul volto.
<<Marta, Allison lui è Alan e viceversa>> dissi.
Si salutarono e partimmo.
Ho paura che succeda qualcosa con James, sarà già ubriaco..

Arrivati alla festa avvertii una ventata di alcool, Dio odio queste cose perché ci sono venuta?
Le mie amiche subito raggiunsero Jacob ed entrarono nella casa.
<<Alan, io.. >> il mio tono era molto preoccupato, non sono proprio tipo da festa.
<<Ci sono io con te>> mi rassicurò, non so cosa farei senza lui in questo momento.
Mi strinse la mano ed entrammo.

La casa era grande ma con tutte quelle persone stava diventando a dir poco soffocante, e quasi tutti erano già ubriachi marci.
Cercai di farmi spazio tra la folla ma con la mia grandissima goffaggine riuscii solo a farmi spingere da centinaia di adolescenti impazziti.
Avvistai James con una ragazza mora, alta e magra, se non sbaglio si chiama Jho.
Erano avvinghiati l'una sull'altro, ma che bello spettacolo.

<<Lui non è quello che é venuto non te da tuo zio?>>
Oh grazie Alan per farmi notare un'altra volta quella schifezza.
<<Già, a proposito, ti va se ne parliamo?>> Sorrise, segno che ormai potevo interpretare come "sì" andammo verso un bancone dove stavano gli alcolici e subito lo guardai con disapprovazione.
<<Niki, sono esattamente come te, ma stasera divertiamoci>>
Ha ragione, devo divertirmi anche io. Prendemmo due cocktail e non sapevo minimamente cosa fosse, però buttai giù il primo sorso ed era molto amaro, anche quello di Alan a quanto vidi dalla sua espressione schizzinosa. Allora mise due dita sul mio naso per non farmi sentire il sapore e  ingoiai quella bevanda, ridemmo tutti e due per i nostri modi buffi di fare.

<<Non dovresti bere, nic>> ci interruppe James con un bicchiere pieno di qualcosa dal colore giallognolo.
<<Da che pulpito proviene la predica!! Non iniziare, vattene, puzzi di alcool>> dissi e Alan mi prese per mano.
Non ha mai visto la parte spavalda di me, quella che invece conosce benissimo James.

<<Tuo fratello mi ha detto di tenerti d'occhio>> replicò ancora arrabbiato.
<<Tu? In questo stato? Mi sa che hai sbagliato a capire>> cercai di andarmene ma ovviamente mi prese il polso, per l'ennesima volta.
Alan se ne accorse e si mise tra noi, ci mancava solo questa.
<<Lasciala subito>> gridò per farsi sentire, la musica stava diventando assordante, rimbombava per tutta la casa e la odio.

<<Scusa? Che vuoi, stronzo?>>
Presi Alan per la mano e me ne andai. James non ci seguì per mia fortuna.
Uscimmo da questa sottospecie di casa dell'orrore.
Nel giardino finalmente respirai aria ma c'erano anche lì alcune persone.
Era molto grande e noi andammo a sederci vicino la strada, su una panchina.

<<Tu sei stata con questo ragazzo per due giorni?>> chiese stupito.
La verità è che lui non lo conosce, o forse sono io che non lo conosco?
La vita di James è questa, piena di ragazze alle feste, non quello che conosco io. Sto iniziando veramente a pensare che la persona che ho conosciuto io, mi trattava con un po' di rispetto solo perché sono la sorella di Riki.
Ma non m'importa.
<<Si, ma si è comportato diversamente, tranquillo. Non c'è stato niente e niente ci sarà>> lo rassicurai.
Certo, ti crediamo tutti.
Tu non provarci.
<<Ne sei proprio sicura, nic?>> ed eccolo che per la millesima volta appare.

<<Lasciami in pace James>>
Feci per allontanarlo ma Alan mi precedette.
<<Senti, amico. Sta' lontano da lei e da me>> disse chiaramente. Wow non l'avevo mai visto così. Mise una mano sul petto di James ma pessima mossa perché quest'ultimo si arrabbiò. E non poco. Vidi le vene sul suo collo gonfiarsi, segno che non va per niente bene.

<<Nic, non gliel'hai detto?>> Dovevo dire ad Alan che abbiamo dormito insieme, ma non lo feci, non voglio rovinare tutto, mi fa stare così bene. Ma dovevo capire che non sarebbe durata a lungo questa bugia, soprattutto con James ubriaco. Aspetterò che sia sobrio per ucciderlo. Spero non arrivi a dirglielo proprio ora che siamo a questa stupida festa, ma allo stesso tempo non ho alcun dubbio che lo farà, ma se resta un po' di buonsenso.. Ma che dico..? Lui ubriaco è tutto il contrario che clemente.

<<James.. Sta' zitto>> lo supplicai, vidi la faccia di Alan incuriosirsi e la mia morte avvicinarsi.
<<Diglielo. O glielo dirò io, nic!>>
Ma a lui ora cosa importa? Vuole proprio distruggermi, non dovevo fidarmi di lui, lui è questo. Non quello che ho conosciuto finora e ora ne ho la certezza.

<<Niki che sta succedendo?>>
Presi Alan per la maglietta e cercai, come prima, di portarlo via. Ma James non è il tipo che molla e Alan voleva sapere.

<<Succede, Alan caro.. Che la tua bellissima Nicole, ha dormito con me per due sere mentre tu non c'eri. Ci siamo divertiti>> rise.
Ma non c'è proprio niente da ridere. Alan rimase di stucco.

<<Alan non è andata così! Fammi parlare! Questo idiota è ubriaco>>
Se ne andò e feci la cosa più giusta. Tirai uno schiaffo forte a James, gli rimase la forma rossa in faccia ma era quello che volevo. Ha detto una bugia, e devo rimediare io per lui, come sempre.

Lo odio, io odio James Livs.

Anche Se Sono Un CasinoWhere stories live. Discover now