Capitolo 27

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Mi sveglio più presto del solito, ma non perché volessi, perché tutta la notte non ho fatto altro che pensare a quel bacio. E' stato speciale, non avrei mai immaginato fosse così bello, ma non esageriamo, lui rimane la persona più odiosa che conosco.

Come se non bastasse devo anche andare a colazione con mio padre.
Mi vesto con calma e mi preparo per la scuola perché ovviamente mio padre ha declinato la mia proposta di saltare per oggi.

Sbircio dalla camera della mia amica e la vedo truccarsi come non aveva mai fatto.
<<Buongiorno>> dico piombando nella sua stanza.
<<Come mai già sveglia?>> chiede.
Non so se raccontarle del bacio oppure no. Esito per un attimo e decido di dirglielo in un momento di maggiore calma.
<<Volevo preparami>> mento. Dopo un po' arriva Jacob e va via, io invece attendo mio padre.

<<Tesoro buongiorno, tuo fratello tornerà stasera>> dice mia madre spuntando dalla cucina.
<<Oh che bello!>> saltello per tutta la casa, finché non arriva mio padre che come me gioisce per la bella notizia. Riki sta molto fuori ultimamente per il passaggio da un'università all'altra e mi manca un po'.
<<Papà ora mi dici a cosa è dovuta questa colazione?>> chiedo arrivati in macchina.

<<Devo incontrare il mio amico Livs perché abbiamo una grande opportunità, siamo un marchio molto importante e ci propongono la realizzazione di un giornale che interessi anche i giovani e il loro futuro, quindi abbiamo un incontro con un giornalista importante in questo settore che è un mio vecchio e caro amico con suo figlio, ci siete anche tu e James che ci dovete dare una mano.>> Ecco, la sfiga è tornata, si sentiva la tua mancanza.
Dillo che mi ami eh
E tu chi saresti?
La sfiga che è dentro di te
Grazie di esserci sempre.
Quindi ora vedrò James dopo quel bacio.

<<Niki ci sei?>> mio padre mi sveglia dalla mia confusione.
<<Emh si...>>  lo rassicurai ma dentro non ero affatto tranquilla.
Arriviamo in men che non si dica davanti un piccolo locale abbastanza formale ed elegante.

E lo vedo, con una camicia color azzurro sbiadito, i jeans strappati e gli occhiali da sole, come un vero bad boy. Mi guarda e sorride, ci avviciniamo a loro e mio padre salutò entrambi, io feci lo stesso dando un bacio sulla guancia a James.
<<Buongiorno stella>> mi dice sottovoce in modo che nessuno dei due genitori sentisse. Come riesce a comportarsi normalmente dopo avermi baciata? Io sono imbarazzatissima. Ma forse lui è abituato a tutto ciò.

Ci sediamo ad un tavolo con calma avendo un'ora a disposizione. Mio padre e il signor Livs si mettono vicini ed io e James dall'altra parte del tavolo, di fronte a loro.
<<Sei pronta a far colpo su un giornalista?>> mi chiede James.
<<Perché?>> chiedo. 
<<Dobbiamo convincerlo anche noi che sarebbe un grande affare, siamo noi il futuro, no?>> mi guarda negli occhi continuando a parlare. Prima che riuscissi a rispondere entrano un uomo e un ragazzo molto carino.

<<Sono arrivati, buona fortuna a noi>> ci incita il signor Livs.
Il ragazzo si siede accanto a me e il giornalista vicino a mio padre.
<<Buongiorno, lui è mio figlio Josh>> Il signore presenta suo figlio e lui ci sorride timidamente uno alla volta. Iniziano a parlare tra adulti e ogni tanto Josh interviene con qualche osservazione, in tutto ciò io e James invece giochiamo con le bustine di zucchero. Evviva la maturità.

<<Bene, ora ragazzi, ditemi  cosa converrebbe a me, lavorare con la vostra società>> parla il giornalista con voce pacata.
Mio padre mi guarda.  Ora sì che è un problema.
<<Beh a noi serverebbe per la pubblicità e a voi per l'immagine>> afferma James, chissà per quale motivo anche nei guai riesce sempre a cavarsela. Perché io non ho questo dono?
I nostri genitori si guardano ansiosi e il giornalista con due punti interrogativi al posto degli occhi.

Solo ora mi accorgo che James trema, allora gli prendo una mano e inizio a parlare anch'io, sfruttando l'incipit di James.
<<Questo affare, servirebbe un sacco a noi, perché oltre ad essere una grande società, siamo anche una delle più importanti e venire sponsorizzati da voi sarebbe un grande onore, e otterremmo grandi risultati. A voi converrebbe, perché, ripeto, siamo una grande società e avreste una grande immagine in tutto il continente>> non so davvero da dove siano uscite queste parole ma spero di aver fatto progressi.

James mi stringe la mano fiero.
<<Prendilo come un aiuto>> gli sussurro.
<<Affare fatto>> dice il giornalista convinto.
Sono un geniaccio o no? Mio padre mi guarda fiero e lo stesso sia James che suo padre.
<<Bene, festeggiamo allora, offriamo noi>> propone mio padre.
Se ne vanno tutti e tre gli adulti e rimaniamo seduti noi giovani ragazzi sfortunati...

<<Sei stata veramente brava, piacere Josh>> il ragazzo mi porge la mano e gli sorrido timida.
<<Nicole Hale>> mi presento.
<<James>> si interpone tra me e Josh.
<<E' stato bello conoscerti ma dobbiamo andare a scuola>> continua.

<<Ma se mancano trenta minuti?>> noto e James mi guarda arrabbiatissimo.
<<Anche tu sei interessata al mondo dell'economia aziendale? Mi sei sembrata abbastanza preparata e mi piacerebbe conoscerti meglio>> mi propone Josh e James si mise a ridere. Io, molto preparata? Ma quando?
<<Ma dai, vi siete appena conosciuti. Sei patetico>> James replica imperterrito con i pugni serrati.

<<Fai finta che lui non esista, Josh, funziona sempre. Scusatemi, vado in bagno>> dico. Vado verso il bagno e arrivata mi guardo allo specchio e inizio a mettermi il mascara, oggi mi va.

<<Ti fai bella per mister imbecille?>> mi fa sussultare James entrando nel bagno.
<<Ma che dici, vattene è il bagno delle donne>> lo mando via ma si avvicina a me, un millimetro dalle sue labbra, ancora una volta. Il respiro mi si blocca.

<<Ti sei già dimenticata del bacio di ieri sera, Nic? Ti rinfresco la memoria se vuoi>> sussurra.
<<No, me lo ricordo e non minacciarmi>> mi toglie una ciocca scappata fuori dai miei capelli e la sposta dietro l'orecchio.
<<Allora non assecondare quel tipo strano>> poi mi schiocca un bacio a stampo quasi vicino la bocca.

<<Così ti ricorderai che sei mia, e fallo capire anche a lui>> se ne va, con la sua aria egoista.
<<Non sono tua!>> urlo facendo in modo che mi sentisse. Lo vedo ridere con la coda nell'occhio. Sua... Come può averlo pensato..
Esco dal bagno e penso bene di sfidarlo. Ancora non sa quasi nulla di me.

<<Scusa per l'assenza Josh e grazie>> dico vedendo che aveva ordinato per me un cappuccino.
<<Dobbiamo andare Nic. Muoviti, non abbiamo il dono dell'obiquità>> James mi mette fretta e tento di bere il cappuccino bollente più velocemente ma ciò che propone subito dopo Josh me lo fa quasi sputare dalla bocca.

<<Nicole se vuoi ti accompagno io a scuola>>
<<Senti, consiglio da uomo, non provarci più di tanto, non sei proprio il suo tipo ed è già interessata ad un altro ragazzo>> lo liquida James prendendomi per mano.

<<Non c'è bisogno che ti scaldi così tanto. Sto parlando con lei, non mi interessa la tua opinione>> ribatte Josh.
<<Josh grazie per l'offerta, purtroppo devo proprio andare ma ti lascio il mio numero, così possiamo sentirci>> provoco James che mi sta fulminando con gli occhi.
Gli detto il mio numero e usciamo dal bar.

Anche Se Sono Un CasinoWhere stories live. Discover now