Capitolo 56

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James pov's

<<tutto ciò che dovevo sentire.. >>
Alan entrò infuriato, ma ora non mi importa di lui.
Lei ora è qui per me, con me.
Nic sospirò disperata e lui fece per uscire dalla porta.
<<Alan cavolo, mi vuoi ascoltare? Siamo da tre giorni che non riusciamo a parlare, se tu me l'avessi permesso te lo avrei detto sin da subito che non c'è niente tra noi. Non siamo fatti per stare insieme, io non voglio una storia come nelle favole con il "vissero tutti felici e contenti" perché l'amore non è questo. L'amore è ben altro, ci sono anche i litigi che rafforzano il rapporto. E voglio questo, voglio un amore che mi stravolga e tu non sei questo, non puoi stravolgermi. Io amo lui, questo deficiente e basta. Mi dispiace Alan perché sei stato e sarai una parte di me>>

Certo, il fatto del deficiente non mi ha reso l'uomo più felice del mondo e nemmeno della parte di lui in lei, ovvio.. ma il fatto che abbia scelto me a lui è la cosa più bella a cui abbia mai assistito.
<<Ti voglio bene, Alan>> aggiunse guardandolo in modo dolce, quegli occhi color ghiaccio che non sono affatto così, perché ti ci scioglieresti dentro.

<<Anche io, Niki... >>
Ecco, invece questo non mi è affatto piaciuto, ma non si può avere tutto nella vita. Però se lui avanzerà ancora di un passo, il mio pugno è sempre pronto.
<<Pensavo fossi un po' diversa comunque... Buona fortuna per tutto, ne avrai bisogno>> disse riferendosi, palesemente a me.
Di fortuna ne avrà bisogno lui dopo che lo ucciderò. Si vede che lo odio, no?
Uscì dalla porta e Nic parve sul punto di scoppiare a piangere.
<<Nic non sei felice?>> chiesi.
Lei mi guardò arrabbiata.
<<James, sono felice di averti detto ciò che provo e che tu lo abbia detto a me. Ma non so che fare adesso.. Ho appena lasciato Alan, mettermi con te sarebbe da irrispettosa e poi ora credo che il mio cervello sia in tilt per pensare, ho male ovunque>>
<<E non sai quanto io ci stia male per questo infatti sto odiando le feste, perché ad ogni festa in cui ci sei anche tu succedono sempre cose brutte, e io non voglio che ti succeda niente, hai capito? Sei la cosa più importante per me.>>
Spero che finalmente dopo queste ultime parole capisca quanto sia importante per me la sua presenza nella mia vita, e che rinuncerei a tutte le feste del mondo purché stia bene. Forse la amo troppo perché se ne renda conto.
<<Ti amo, James Livs>>

Nicole pov's

Ti amo.. Ti amo.. Chi avrebbe mai pensato di ridirlo ancora a qualcuno, ma lui per me non è "qualcuno" lui per me è proprio quella persona unica e speciale che non posso trovare in chiunque.
Finalmente lo baciai io, di mia volontà per la prima volta. E quel bacio fu magico, mille emozioni si susseguirono, e le farfalle nel mio stomaco ripresero a svolazzare, il mio battito aumentò e questa sensazione non l'avevo mai provata prima, nemmeno con Lucas.

Dopo qualche millisecondo entrarono Allison e Daniel, mano nella mano. Si guardarono imbarazzati facendoci notare le loro mani intrecciate.
Subito sorrisi e James dopo di me.
<<Hai capito i nostri ragazzi.. >> disse facendoli venire accanto a noi.
<<Auguri bellissimi!>> urlai alzandomi di scatto, e grazie alla mia brillante intelligenza mi provocai un dolore assurdo alla schiena.
<<Beh a quanto pare non siamo gli unici... >>
Già, dimenticavo che qualche minuto fa io e James ci siamo dichiarati, e ora voglio vivere tutti i miei momenti più belli con lui.
<<A quanto pare direi di sì>> aggiunsi. 
<<Stupida... Oh ehi a proposito, devo proprio farti vedere delle foto>> disse James e prese dalla tasca della sua giacca delle piccole fotografie, formato polaroid.

La prima ritraeva me con una rosa bianca alle stalle, quel giorno che ero arrabbiata con lui alla campagna dello zio Carl, e c'era una frase che diceva "la mia principessa"
Un'altra ancora raffigurava me che ridevo in spiaggia mentre qui c'era scritto "Ti prego, sorridi sempre perché a farmi stare bene sei capace solo tu"
<<Ti potrei denunciare per stalking, ma non lo farò, sappilo>>
Prima che potesse rispondere entrò un'infermiera che li fece subito uscire perché dovevo riposare se volevo essere dimessa entro domani, e beh ora non mi resta che dormire, sognare e sperare che tutto questo sia vero, che James mi ami per davvero.

1 giorno dopo....

Le mie migliori amiche e i miei genitori sono passati questa mattina a trovarmi, e per fortuna sto benone, non vedo l'ora di uscire da qui e vivere finalmente la mia vita felice, con tutti.
<<Sei la mia disabile preferita>> arrivò James sorridendo con un mazzo di rose bianche, bello come il sole, la camicia bianca e i jeans neri attillati.
Certamente il fatto che mi ritenga disabile non mi ha fatto molto piacere, ma basta che sia qui a portarmi fuori da questo incubo.
<<Effettivamente potrei sembrare una disabile, ma rinfacciarmelo non ti renderà più figo di quanto già sia di tuo, anzi.. >>
Scesi dal letto e poggiai i piedi a terra per la prima volta dopo l'incidente, sentii un lieve bruciore sul ginocchio ma non durò a lungo, perché uscita da lì ripresi a camminare come prima. James però continuò a tenermi dalle spalle per sorreggermi, si era carino ma un altro po' e dovevo portarlo io...
<<Sai, James, verso sedici anni fa circa i miei genitori mi hanno insegnato come camminare, un passo dopo l'altro, cioè sono passati anni, ma lo ricordo sai...>>

Si scusò e mi lasciò riprendere a camminare.
<<Nole, sei tu?>>
Questo è il diminutivo più brutto con cui mi abbiano mai chiamato, l'unione delle prime e ultime sillabe del mio nome. Questa è la voce che ho sentito anni e anni e che mi ha anche reso felice, che mi ha distrutta.
Ma questo, non è solo un diminutivo o una voce. È lui, e non avrei mai immaginato di risentirlo, e in questo momento che James si è girato per vedere chi fosse vorrei scappare, scomparire. Vorrei che la terra mi risucchiasse. Lui è qui ma non voglio vederlo.

Autrice pov's
Ehii come va? È arrivato un misterioso personaggio! Secondo voi chi è? Commentate! 👇 ❤






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