Capitolo 70

976 23 6
                                    

Le mie amiche mi riempirono di vestiti nel camerino da provare, io anche se controvoglia li testai tutti. Quello rosso con la gonna ampia, quello rosa pesca con le due spalline e la gonna a sirena, ed altri tremila tutti di diverse fantasie e colori.
Non mi piacevano particolarmente, ma poi...
<<Oh mio dio, Nicole sei splendida!>> Marta rimase a bocca aperta mentre Allison esultava.
<<Ti sta un incanto>>
Non potevo dargli torto, il vestito blu notte con i brillantini sul corpetto e lo spacco laterale era davvero mozzafiato.
Le mie gambe piuttosto bianche stavano perfettamente intonate con lo spacco blu che lasciava intravedere un piccolo pantaloncino di stoffa sempre blu, alla coscia.
Ma era fin troppo elegante per una serata in pizzeria!
Marta venne verso di me e mi raccolse i capelli mossi come a fare uno chignon, sembravo davvero una donna elegante per una volta.
<<Ragazze ma con questo vestito non posso andare di certo! È una pizzeria non un ristorante di lusso, mi guarderebbero tutti>>già immagino la scena, sarei rossa come un pomodoro.
E in più voglio finire al più presto qui, ho bisogno di abbracciare James e la mia famiglia.
<<Non pensiamoci ora, prendiamolo>>Allison non volle sentire ragioni e comprammo il vestito lo stesso, subito dopo andammo dal parrucchiere, in tutto ciò loro mi trascinarono perché continuavo a lamentarmi per James.
Il parrucchiere mi fece un'acconciatura fantastica, raccolse i capelli in un mezzo chignon e gli altri che rimasero fece dei boccoli sulle punte, sembravo davvero una principessa. Ma il problema era appunto che non dovevo né sposarmi né festeggiare, soprattutto la seconda.
<<Ora dove mi portate? A prendere il bouquet? In chiesa a sposarmi?>>
Ironizzai, e loro fecero finta che era proprio quello lo scopo.
<<No, tesoro. Ora andiamo a truccarti e poi andiamo al... In pizzeria>> disse Allison poco sgamabile.
Ovvio che hanno preparato qualcosa per me, il fatto di sentirmi al centro dell'attenzione mi mette a disagio ma non voglio rovinare tutto ciò che hanno organizzato, non voglio fare la guastafeste per una volta. Ebbene si, io Nicole Hale andrò alla mia festa di compleanno! Wow.
Ancora una volta Marta ed Allison mi trascinarono a casa di All per il trucco, e non vi dico come mi conciarono.
Marta con il suo tocco leggero mi tracciò una linea di eyeliner sulla palpebra mentre Allison mi mise un rossetto sul rosso, ore e ore passate a dedicarsi a me e io che mi lamento, come fanno a sopportarmi?
A volte penso che dovrei ringraziarle da morire, se non fosse stato per Allison che mi ha trascinato a quella partita di football come avrei conosciuto James!? E se non fosse stato per Marta che mi ha incoraggiato non ci avrei mai provato per davvero con lui.

Erano le sette in punto e andai a cambiarmi, guardandomi allo specchio sembrai irriconoscibile, James e Riki non mi riconosceranno di sicuro, sono...bella!
Anche le mie amiche si agghindarono, Marta mise un semplice vestito azzurrino che arrivava un po' sotto il ginocchio con i tacchi bianchi e un leggero strato di trucco, Allison invece tutto il contrario! Indossò una gonna rossa e un top brillantinato con due tacchi alti e rossi anch'essi, entrambe però erano fantastiche allo stesso modo.
Scattammo un paio di selfie e poi partimmo e al volante c'era Marcus vestito in giacca e cravatta.
<<Che belle siete!>> disse guardandoci.
<<Penso che ormai tu sappia che è la tua festa a sorpresa, non c'è bisogno di legarti al sedile vero?>> chiese Marta con una corda in mano, davvero hanno pensato di legarmi? Oddio.
<<Ma no, lo faccio per voi>>
Arrivammo al ristorante che sembrava più un locale, e all'entrata c'era Riki, appena mi vide rimase incantato e fece finta di non riconoscermi, ma io scappai tra le sue braccia e mi abbracciò forte.
<<Buon compleanno sorellina, sei bellissima>> mi prese per il braccio e mi accompagnò dentro, i miei amici mi seguirono dietro di me. Al mio arrivo vidi la mia famiglia, James, Daniel, Lea e non sapevo chi abbracciare per primo.
Mamma e papà vennero verso di me e mi baciarono come facevano quando ero bambina, mi diedero gli auguri e salutai altre persone ma io ero impaziente di poter finalmente avere tra le mie braccia lui.

Grazie a Dio quel momento arrivò e corsi da James, mi baciò, talmente carico di passione e di mancanza che mi chiesi come ho fatto a vivere senza fino a pochi mesi fa, lo amo da morire.
<<Sei meravigliosa, mi farai morire>>
<<Quanto mi sei mancato>>
<<Non sai tu... Ti amo, non lasciarmi più, non so stare senza te>>
<<Mai più lontano da te, te lo prometto>>
Mi appoggiai alla sua spalla sentendomi di nuovo a casa, non trascorse molto e dovetti andare a spegnere le candeline, diciotto candeline.

E sono diciotto, diciotto anni in cui ne ho passate tante, come diceva James.
Così tante che ad oggi ho imparato a vivere e ad apprezzare anche le piccole cose, la piccola felicità. Sia in solitudine che in compagnia sono riuscita sempre a superare ogni ostacolo e mi auguro che ci riuscirò sempre.
Mi dedico tutti i sorrisi, tutta la forza, perché la cosa più importante è amare se stessi, oggi mi rendo conto che a volte mi sottovaluto per dare agli altri parti di me che nemmeno io conosco. Ma sono pronta a dare anche tutto se sono davvero sicura di me, e di ciò che posso fare.
Auguri a me, a tutti i traguardi che ho raggiunto e  agli obiettivi che non ho potuto portare a termine, con l'impegno che ci riuscirò prima o poi. Auguri a me che anche quando mi sono lasciata trasportare via dalla tristezza ho saputo piangere nascondendomi dal mondo, e mostrando ad esso che so essere forte lo stesso e che nonostante i momenti difficili sono ancora in piedi, che mi so rialzare perfino quando il suolo mi trascina in lui.
A me, e alle vittorie, alle sconfitte e persino ai rischi che ho dovuto correre. Ai miei sbagli e alle volte in cui ero consapevole di poter fare di più sia per me sia per gli altri e non l'ho fatto per paura.
Ai miei continui ritardi, ai miei brutti voti, al mio pessimo senso d'orientamento, alla mia freddezza e a volte stronzaggine perché pur essendo difetti, mi imporrò di farli diventare i miei migliori pregi.
Coltiverò i miei sogni e crederò in me, farò del mio sorriso, la mia forza.
Auguri a questo casino che sono e che molto probabilmente continuerò ad essere ma pur sempre fiera di me, consapevole dei miei errori e pronta a non sbagliare più. Perché proprio ora mi rendo conto che anche se sono un casino sono felice lo stesso.

Autrice pov's
Beh siamo arrivati al termine di questa storia, è stata la mia prima storia e sono stata felicissima di arrivare a 2K letture, non so come ringraziare tutti voi, spero la storia vi sia piaciuta, se è stato così lasciate una stellina o un commento. A presto con una nuova storia!
Grazie, vi amo❤️
PS. La nuova storia che sto scrivendo la trovate sul mio profilo, spero vi piaccia, è davvero fantastica 🤩
Ehi! Se avete già finito la storia e vi è piaciuta, commentate il primo capitolo con un breve parere, così che chi non l'ha ancora letta e ha intenzione di iniziarla, è in grado di capire se può essere di suo gradimento e continuarla🖤

Anche Se Sono Un CasinoOnde histórias criam vida. Descubra agora