Capitolo 33

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<<Non mi interessa di Chloé, o con qualunque persona esci, pensavo che potessimo essere almeno amici>> dissi.

Mi guardò intensamente e si avvicinò a me.
<<Perché non possiamo essere amici?>> mi chiese.
Mi vennero in mente tutte le volte che mi ha fatto ridere o che mi sono sfogata con lui e nel frattempo anche le volte che mi ha fatto soffrire, tutte le volte che avrei voluto se ne andasse.

Non voglio sentirmi come un oggetto che usa quando non ha una barbie.
<<Perché voglio che tu mi stia lontano>> dichiarai non guardandolo in faccia.
<<guardami, nic. Guardami negli occhi e dimmi che devo starti lontano e lo farò, promesso>>
Non può chiedermi questo.

Spostai lo sguardo dai miei piedi ai suoi occhi verdi che mi guardano, che mi mettono in conflitto.
Sono così verdi che mi ci butterei dentro per non tornare mai più.
Non posso dire di no a questi occhi. Perché James mi fa questo effetto? Non posso. Non voglio che lui se ne vada, voglio il suo sorriso che amo, voglio la sua gelosia. Ma non voglio pentirmene, sono troppo codarda.
Lo guardai un' ultima volta e me ne andai.

Pensai a lui durante l'intervallo e durante le lezioni successive.
Mi ha fatto male ma sa essere un vero amico quando c'è bisogno. Ho deciso.

<<James!>> urlai correndo dietro di lui per raggiungerlo alla fine delle lezioni. Si voltò e mi vide. Sorrise.
<<Nic, dimmi>> fece un ghigno di vittoria.
<<Possiamo diventare amici. Solo se ti togli quel sorrisino dalla faccia, altrimenti ti dò uno schiaffo>> si tolse quell'espressione dal viso e mi abbracciò dalla nuca.

<<Pomeriggio usciamo tutti in gruppo?>> chiese camminando.
Cercai di levarmi il suo braccio dal collo ma dentro di me qualcosa si oppose.
<<Certo, però prima vado a trovare la mia amica in libreria, magari ci vediamo direttamente al centro commerciale>> dissi.

<<Va bene, allora ci vediamo pomeriggio>> mi salutò con un bacio tra i capelli, vicino l'orecchio.
Il mio corpo reagì con un brivido.
Beh dovremmo parlare di questi baci prima o poi.

Tornai a casa e studiai con Marta fino alle tre, mi preparai per andare da Lea.
Decisi di portare con me anche la mia storia, voglio parlarne a qualcuno.
Chissà se rincontrerò Alan in libreria, spero proprio di sì.

Arrivai più presto del previsto e vidi Lea.
<<Bentornata amica mia!>> mi accolse.
<<Lea devo parlarti di tante cose!>> le raccontai del libro, di Alan, di James.
<<Voglio assolutamente leggere la tua storia, quando pensavi di dirmelo? E poi un quarto d'ora fa é entrato un bel ragazzo, credo sia il tuo amico Alan. Attenta a non tradire James però>>
Parla veloce quanto me. Siamo davvero simili in realtà.
<<Lea!>> urlai imbarazzata.
Vidi dei clienti entrare e lasciai lavorare Lea.

Salii al piano di sopra e trovai.. Alan!
<<Sapevo che ti avrei trovata qui>> disse.
Mi venì incontro e mi salutò con un abbraccio affettuoso, che ricambiai.
I suoi dolci occhi color cioccolato incontrarono i miei e sorrise.

<<Ti ho cercata un po' dovunque, se ti va posso lasciarti il mio numero>> che carino.
<<Certo, ti do il mio>>
Dettai il mio numero di telefono e lui prese un libro.

<<Nel weekend ho letto questo, te lo consiglio davvero,niki>>
Presi il libro e lessi la trama, davvero bello.
Ha i miei stessi gusti.

Dopo aver parlato di qualunque libro esistente nel mondo mi chiese.
<<Non so se sto andando troppo veloce, ma sei una ragazza particolare, sei totalmente diversa da tutte le altre, a nessuna piacciono i libri tanto da farne una passione come me, come te. Ti va di fare un giro insieme? Quando vuoi ovviamente>>
Lo disse con la sua voce dolce senza fretta o nervosismo, e non potei far altro che accettare.

<<Ma certo, scrivimi>> dissi.
Squillò il mio telefono e vidi che era James.
<<Nic, dove cazzo sei?>> chiese urlando tanto che il mio timpano andò in letargo.

<<Ciao anche a te, io sto bene e tu?>> risposi per farlo infastidire.
<<Non provare a farmi innervosire perché sono già abbastanza arrabbiato, nic. Ti vengo a prendere, dove sei?>> ribatté.

<<Vengo da sola, aspettatemi>> chiusi la telefonata sapendo che avrebbe di certo insistito.
<<Devo andare in centro, grazie per il tempo passato con me>> salutai Alan.
<<Ti accompagno io Niki>>

Accettai essendo la ragazza più pigra che c'è, uscimmo e arrivammo al centro commerciale prima del previsto, in macchina ascoltammo musica pop, la mia preferita, e anche la sua a quanto pare.

Vidi James, Daniel, Marta e Allison ad aspettarmi e dissi ad Alan di accostare.
<<Alan grazie davvero, sei stato tanto dolce con me, ci sentiamo allora.>>
James mi guardò abbracciare Alan e venì verso di noi.
Subito scesi e Alan partì prima che lui arrivasse.

<<Chi era quello?>> chiese.
<<Il mio amico Alan>> dissi.
<<Quell'Alan?!>> urlò Allison.
Annuii e James andò verso Daniel
<<Muovetevi.>> disse quest'ultimo.
Vidi James freddo più del solito.

Non può fare così, avevamo deciso di essere amici, ma di certo non possiamo se si comporta in questo modo, dovrò pur avere altri amici fuorché lui.

<<James possiamo parlare?>>
<<Di cosa?>>


Anche Se Sono Un CasinoWhere stories live. Discover now