Capitolo 13

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Mi fa una faccia dispiaciuta ma il mio cuoricino di pietra è ancora imperterrito sul fatto che dopo ciò che ho passato non mi posso permettere nessun altra delusione, non c'è spazio per i ragazzi nella mia vita, attualmente. Metto le braccia incrociate e gli rispondo.

<<Okay, quindi cosa vuoi?>> chiedo a Michael.
<<Ti va di ballare?>>
<<Certo.. >>
<<Che no!>> esclamo cercando di sembrare divertente.
<<Cosa ti ho fatto di male?>> domanda.
<<Cosa mi hai fatto di bene?>> rispondo ma continuo. <<Voglio essere sincera, attualmente non ho bisogno di fidanzati o ragazzi che mi vengano dietro e dalla nostra breve ma intensa uscita ho già notato che volevi altro da me, io non posso dartelo>> 
<<Okay Nicole, ricominciamo da capo?>> chiede impaziente.
<<Se ti dico sì è solo perché un amico mi farebbe bene, ma non ho bisogno di nessun ragazzo nella mia vita, da sola sto benissimo. Solo amici>> ripeto, dandogli la mano in segno di pace.

<<Bene, io sono Michael, famoso per essere il più bello della scuola>>
<<Piacere, la first lady>> dico per prenderlo in giro.
<<Piacere, Dobby>> dice una terza voce.
Mi giro di scatto e vedo dei bellissimi occhi smeraldo, quegli occhi in cui una qualunque ragazza si perderebbe. Un sorriso smagliante e due adorabili fossette. E no, non è bello. James.

<<Ehi, metterò la copyright sul nome del mio cane, copione.>>

Dico ironica. Penso che l'affetto che si prova per un animale, specialmente un cane, è qualcosa di inspiegabile. Dobby non parla, ma mi capisce nel suo silenzio. Forse quando cresci e trascorri anni con un cane, lui impara a capirti sempre, i tuoi stati d'animo e le emozioni, e così fa Dobby. Qualcuno potrà anche pensare che io stia dicendo una buffonata ma è la pura verità, il rapporto cane-padrone è una relazione al di fuori delle cose superficiali.

<<Scusa, pensavo stessimo dicendo cose impossibili>> dice James e lancia un'occhiata di fuoco a Micheal, è evidente che tra i due c'è tensione. <<Simpatico, James. Ora lasciaci soli, non ho intenzione di vedere la tua faccia per tutta la sera>> risponde appunto Micheal. Ma James non sembra intenzionato ad andarsene perciò qualcun altro 'prende l'iniziativa e mi strattona per il polso.

<<Michael non sono un giocatore della squadra di lacrosse, vorrei ricordarti, sai non ho una forza sovraumana>>  dico cercando di liberarmi dalla sua forte presa. Ma ci pensa qualcun altro.

<<Lasciala subito>> dice James, serrando la mascella e stringendo i pugni.
<<Non c'è bisogno di scaldarsi, John Cena>> Aggiungo osservando il polso in cerca di lividi, ma fortunatamente nulla.

<<Livs, calmo, non siamo mica in campo>> lo scherza Michael
<<Ah certo, saresti già a terra, se fosse così>> ghigna James.

Notando che ci sarà presto una guerra tra squadre di football, decido di mettere un dito tra i due fuochi.
<<Che ne dite se vi calmate e fate pace da bravi ragazzi, quali non siete?>>
<<Vieni con me, Nic ti porto a farti divertire veramente>>dice James, mettendomi un braccio intorno alla vita, con fare protettivo. Guardo Micheal imprecare mentre si allontana sempre di più.

<<Non darmi in pasto agli stupratori, ti prego. diamoci una tregua per stasera>> Dico cercando di liberarmi dal suo braccio, ma niente, troppo forte, il ragazzo.

<<Non lo farei mai, piccola nana>> dice, dirigendosi verso la sala dove tutti ballano, credo di sentirmi male.

<<E se mi riaccompagni a casa, Jammy?>> chiesi facendo gli occhioni dolci.  Scruto per un po' la pista da ballo e vedo le mie amiche divertirsi, dovrei farlo anche io..
<<Preferivo Jam, nana. E comunque no, dovrai divertirti almeno un po'>>

Detto ciò, mi conduce sulla pista da ballo e inizia a muoversi, incitandomi a ballare con lui, niente da fare con me, caro.

Lo lascio ballare con una biondina, credo si chiami Lessie.
Vado verso le bevande e osservo i vari gusti degli alcolici. <<Bambolina, vuoi qualcosa da bere?>> chiede il tipo dietro al bancone.
<<No, stavo progettando la tua morte, sai com'è>>
Sorride e mi da' un analcolico, evviva la vita sana, ragazzi.

La festa è più noiosa di quanto immaginassi, decido di tornare a casa.

Anche Se Sono Un CasinoOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz