Capitolo 20

632 25 2
                                    

Ragazzi! Se vi va potete passare a leggere la mia nuova storia "Scusa se Di me non ti Libererai mai" grazie! ❤

<<Dai Nicole, non fare così... Cos'ha che non va? Siete anche usciti insieme>> dice rincorrendomi fino al soggiorno, faccio segno a Marta di salire in camera sua, così che non debba sentirsi in imbarazzo o di troppo.
<<Non siamo usciti insieme, c'erano i nostri amici. Vi siete tutti alleati contro di me, mi hai tradito, ti sei schierata col nemico>> urlo recitando. E' così strana la mia personalità, anche quando sono furiosa e cerco di essere il più seria possibile, alla fine aggiungo sempre qualcosa di sarcastico per sdrammatizzare. A volte non mi prendo sul serio nemmeno da sola, figuriamoci con gli altri. Una cena con James Livs non può portare nulla di buono ma almeno, ci sarà la mia migliore amica.

Me ne vado nella mia camera e aspetto che Marta finisca di studiare per andare a parlare con lei, anche avendo la mia migliore amica a casa mia ho bisogno di vederla per qualche strano motivo.

<<Salve Mar>> dico entrando in camera sua, infrangendo la mia decisione precedente di aspettare.
Sta disperatamente cercando qualcosa nel suo zaino.
<<Alla ricerca di?>> esclamo facendola sobbalzare.
<<Del libro di matematica>> risponde sarcastica riprendendo a frugare nella borsa.

La vedo piuttosto agitata e decido di cercare insieme a lei, controllo sotto la scrivania, sotto il letto e tra i cuscini, nei i cassetti dell'armadio e sotto poltroncina ma niente. Marta intanto si dispera distesa sul letto.
Sparito dalla faccia della terra, qui c'è lo zampino di Dobby.

E parlando del diavolo spuntano le corna...Dobby fece il suo ingresso elegante nella camera di Marta.
<<Ehi tu, impostore, dove nascondi il libro eh?>> indago fissando il mio cane.
Nessuna risposta, mi salta sulla faccia e grido dallo spavento, e lui vedendomi arrabbiata se ne va, annoiato.

A volte ho dei dubbi sul mio cane, che sia un gatto in incognito? E' troppo pigro per essere un cane della sua età, i cuccioli di solito giocano, saltellano, lui se ne sta sempre in panciolle sul suo divanetto a mangiare. Beh non posso di certo lamentarmi se ha preso dalla padrona...

<<Niki l'ho perso, non c'è niente da fare!>> dice prima che una lacrima attraversi la sua guancia.
Da quando si piange per un libro di matematica?

La prendo per il braccio e la faccio alzare per consolarla e noto che il libro era sotto di lei.
Per tutto questo tempo il suo fottuto libro era sotto di lei.
<<Marta, amica mia, la vecchiaia sta facendo i suoi primi passi>> dico facendole accorgere del libro.
Lo prende e lo abbraccia forte a lei, comincia a baciarlo sulla copertina e chiede perdono al libro, ad un LIBRO.

Okay la mia amica è ufficialmente impazzita. Se io perdessi il mio libro di matematica festeggerei.
<<Grazie, grazie Niki>> urla.
Me ne vado guardandola sbalordita ancora per il gesto con il libro.

Raggiungo la camera di mio fratello per sbaglio, mi manca il mio fratellino, ora è sempre in giro tra lavoro e università.
Chiudo la porta per bene e vado in camera mia.

Mi metto davanti allo specchio e mi scruto per un po'.
Pelle troppo pallida, labbra troppo rosse sebbene senza alcun trucco, occhi troppo color ghiaccio. Sono un insieme di troppo, e mi piaccio così.

Mi getto sul letto come un sacco di patate, e allungo la mano dentro al cassetto, dove da quando sono arrivata, tengo la mia scorta di cibo, c'è seriamente di tutto in quel cassetto, cioccolata, patatine, gomme da masticare. Insomma, il paradiso di ogni adolescente depresso.

Inizio a mangiucchiare delle patatine e intanto prendo le cuffie, buona nott-
<<Nicole! Alzati immediatamente e studia se non vuoi diventare come tuo zio Carl>> mi urla mia mamma sobbalzando in camera mia.
<<Non voglio diventare nemmeno come Riki>> mi lamento.
Si siede sul mio letto vicino a me e dice:
<<Quindi non vuoi avere un futuro?>>
In realtà non ho mai pensato al mio futuro, per ora la mia più grande passione è la fotografia, l'arte. Mi piace fotografare e immortalare i momenti più intensi e divertenti. Più che altro sono brava a fare foto agli altri ma non a me stessa, forse perché non mi piaccio come soggetto.

<<Si che voglio ma.. A scuola non andrò mai bene mamma, rassegnati>> dico cercando di levarmela di dosso.
<<Questo lo pensi, e solo perché te lo hai fissato in testa non riuscirai mai a farlo. Ma provaci o ti spedisco in un collegio seriamente>> e proprio quando incomincia ad essere così affettuosa, spunta il suo lato omicida.
<<E va bene, mamma>> acconsento.
Lei se ne va. E io ripresi a mangiare le mie patatine. Ma no, non mi va bene così.

Forse ha ragione, devo darmi una mossa per recuperare, non posso permettermi altri brutti voti e non mi va più bene essere pigra. Prendo il libro di letteratura inglese e inizio a leggere ad alta voce.
Dire che non ci ho capito un cavolo sarebbe inutile ma ho migliorato la pronuncia.
Prendo il quaderno e inizio a tradurre le poche righe di cui conosco il significato, per il resto cerco su Google traduttore.
Wow, non era così difficile alla fine.
Continuo a leggere finché tutte le pronunce mi sembrano esatte, dopo di ché svolgo gli esercizi e passo ad una lettura di scienze e chimica.

Chiudo i libri dopo aver finito e mi butto sul letto, prendo il telefono e vedo una telefonata e un messaggio.
La telefonata di Allison e il messaggio da James.
Senza dubbio richiamo Allison.

<<Allie?>>  domando. <<Amica, che fai?>>                                                                                                       <<Ho studiato un po', lo so non si direbbe ma l'ho fatto, tu?>> <<Sorprendente! Io nulla, stavo guardando Gossip Girl e mi è venuta voglia di chiamare qualcuno e chiudergli il telefono in faccia senza terminare la conversazione>> quando sto per metabolizzare la sua spiegazione, riaggancia.

<<No, non posso farlo, mi sento in colpa>> richiama dopo un secondo, io rido per non piangere. <<Buonanotte, N!>>

Dopo ciò chiude davvero la chiamata. Non sono la tipa dalle ore passate a parlare al telefono ma mi piace sentire la mia migliore amica.

Dopodiché lessi il messaggio di James
"ciao rompiscatole, che fai? Mi manchi"
Sorrido senza motivo leggendo, non sapendo che rispondere inizialmente penso ad una emoji ma non è il caso..
"anche se non ci crederai, ho appena finito di studiare"
Scrivo alla fine.
Avviso mia madre che non avrei mangiato con loro, non so perché ma aspettavo qualcosa.. Magari un messaggio... Magari suo. Non mi piace ammettere quanto sto bene con alcune persone, con James in effetti non sto bene però mi fa ridere e questo basta.
Vado a dare la buonanotte a Marta e ai miei e dopo un po' arriva una chiamata...

Anche Se Sono Un CasinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora