Capitolo 64

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Avete presente quella sensazione che qualunque cosa facciate risulti sempre sbagliata? Io in oggi penso di non aver fatto niente di giusto, ogni mia scelta, ogni mio gesto. E mi sento così stupida perché credo sempre di prendere la giusta via per la felicità ma sono consapevole che dopo ci saranno migliaia di momenti buii, perché la vita è così, un continuo zig zag.

Durante il viaggio a casa mi sedetti ai primi posti e subito Indossai gli auricolari per non sentire le chiacchiere e le mie amiche che mi chiedevano cosa avessi, come se non se ne fossero accorte di ciò che stava succedendo con James.
Appena salito mi sorrise e iniziò a scusarsi in mille modi diversi ma feci finta di non sentirlo e mi voltai, così chiesi ad Allison di mettersi vicino a me e lui dispiaciuto se ne andò vicino Newt, sembrò quasi che stesse per piangere.
Per tutto il viaggio Marta ed Allison cercarono di tirarmi su con delle battute, ma sono sicura che lo stavano facendo per un altro motivo.
Amo i loro assurdi tentativi e sono così dolci, ma ciò non bastò perché mi accorsi lo stesso che a metà viaggio Lessie si sedette vicino a James.
E lì non ce la feci a trattenere le lacrime, mi voltai verso il finestrino e lasciai libero passaggio alle gocce di pianto, ad aumentare ancora di più la mia tristezza fu la musica del mio cellulare in sottofondo: Someone like you di Adele.
Che è così inerente alla mia situazione che gli occhi si fecero quasi viola, cercai di smettere perché so che non è il giusto comportamento.

"Non preoccuparti, troverò qualcuno come te
Never mind I'll find someone like you

Vorrei solo il meglio per voi
I wish nothing but the best for you

Non dimenticarti, ti prego, ricorderò che hai detto
Don't forget me I beg, I'll remember you said

A volte dura in amore ma a volte invece fa male
Sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead
Non preoccuparti, troverò qualcuno come te
Never mind I'll find someone like you

Non desidero altro che il meglio per te
I wish nothing but the best for you too

Non dimenticarti, ti prego, ricorderò che hai detto
Don't forget me I beg, I'll remember you said

A volte dura in amore ma a volte invece fa male
Sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead."

Alla fine della canzone mi arrivò un messaggio
Messaggio da James:
"La vuoi smettere di piangere? Mi stai distruggendo al solo vederti da qua. So che stai così per me ma se solo mi dessi la possibilità di parlarti ti spiegherei. Ti prego non piangere più, non posso vederti in questo modo"
Mi sistemai e la tristezza che avevo in corpo si trasformò in rabbia e risposi al suo messaggio contrariamente a quanto avrei dovuto fare e a quanto lui si aspettava.
Messaggio a James:
"Sono stata così idiota a pensare di potermi fidare di te quando l'unica cosa di cui ti è sempre e solo importato è di te stesso, e io che ci credevo..."
Non rispose per tutto il tragitto e una volta arrivata alla fermata Lessie mi chiamò, James non c'era quindi andai da lei.
<<Nicole! Carissima, come è andato questo weekend? Immagino alla grande. Anche per me è stato incredibile, ho conosciuto persone e sono stata in compagnia di altre che non aspettavo>>
<<Dove vuoi arrivare, stronza?>> accorciai il discorso, perché le sue sono solo frecciatine e so dove vuole arrivare a parare.
<<Volevo semplicemente dirti che James è passato a trovarmi l'altra sera, una visita abbastanza gradita. Mi spiace che sia stata proprio io a dirtelo ma, non dire che non ti avevo avvisata... >> mi mostrò la felpa del mio ragazzo.
Non seppi che dire incredula, non pensavo fosse capace di tutto ciò, non solo mi ero fidata ma mi ero completamente lasciata andare. Non avrei mai immaginato che quella sera fosse stato da lei, ma un sospetto dovevo averlo...
<<Non te la prendere, è solo che ci sono persone che sono destinate ad essere la scelta, altre solo l'alternativa>> Lessie mi spiegò con il suo solito sorrisino compiaciuto, queste parole mi arrivarono dritte nel cuore e le lacrime erano già pronte per uscire ma non volevo darle queste soddisfazione.
<<Giuro che ti ammazzo... >> iniziai ma arrivò James, sorpreso di trovarmi con lei. Poi capì.
<<Nic, piccola... Posso parlarti? E Lessie... Potresti ridarmi la mia felpa, per favore?>> chiese non molto cordiale con lei.
Lessie smorfiò e si slacciò la felpa Adidas di James dai fianchi e la diede a lui, poi mi guardò soddisfatta e se ne andò.
Non ce la feci a trattenere le ulteriori lacrime e ancora una volta, come un'idiota mi lasciai sconfiggere dalla vita e piansi, prima che potesse vedermi corsi verso il taxi in cui erano le mie amiche e come niente fosse entrai. Lui restò lì a guardarmi andar via, un momento addietro che il veicolo partì iniziò a sfregarsi la fronte e a prendere a calci la sua valigia.
Mi fa così male vederlo distruggersi, ma d'altro canto se guardo me anche io non sono da meno.
Noi siamo così, è sempre stato così e non cambierà mai, ci amiamo e ci annientiamo a vicenda, però il rimorso era forte e arrivata a casa gli scrissi un messaggio.
Messaggio a James:
"Okay, mi dispiace di non averti dato la possibilità di spiegarti ma le circostanze non mi hanno aiutato. Comunque se ci tieni ancora a poter dare la tua versione dei fatti, vieni a casa mia alle 3"
Dopo di ciò, aprii la porta e mia madre mi corse incontro e mi abbracciò forte e dopo di lei mio padre e Riki. Quando anche Marta entrò ricevette gli stessi affettuosi gesti.
<<Ci sei mancata peste>>
<<Peste io?>> feci gli occhioni dolci sapendo di esserlo davvero.
Mamma mi fece il quarto grado sul viaggio e risposi a tutto positivamente, non le dissi che il viaggio di ritorno era stato terribile perché non voglio che si preoccupi. Marta mi appoggiò e rispose che ci eravamo divertite un sacco a sciare.
Si, come no. Tu soprattutto nella pista per bambini...
Sempre divertente tu! Quando scoprirò qualcosa con cui ricattarti sarai finita.
<<Scusa mamma, la rapisco un attimo>> Riki mi prese il braccio e mi portò nella mia camera.
<<Ti sei divertita? Ha fatto il bravo James?>>
Dio, ma perché deve girare tutto attorno a James quando si parla di me?
Forse perché è il tuo ragazzo...
Ma avrò pure una vita indipendente da lui, no?
<<Riki tutto okay, davvero>>
Sembrò crederci infatti mi sorrise e con un dito mi accarezzò la guancia.
Iniziai a disfare la valigia con rabbia, non chiedetemi perché, quasi buttai tutto a terra ma mi resi conto che non dovevo prendermela più con me stessa perché non ho fatto nulla di sbagliato e risistemai i miei vestiti.
Mi buttai di peso sul letto a pancia in su quando sentii dei rumori dalla mia finestra sul tetto, sarà uno di quegli uccelli fastidiosi...
Ma non era così, vidi spuntare un ciuffo ribelle e due occhi verdi stupendi, chi poteva essere se non lui? Ed io perché sono così fottutamente felice che sia venuto?
<<Lo so che non sono le tre, ma va bene lo stesso?>>

Anche Se Sono Un CasinoOnde histórias criam vida. Descubra agora