Capitolo 19

646 25 2
                                    

<<Scusate se interrompo la vostra guerra civile>> provo a dire ma nulla da fare, sono tutti troppo alti e infuriati per notare me.
Vorrei provare a spiegare che è inutile discutere se alla fine non c'è nessun film in programmazione. Anzi, non sappiamo nemmeno se è aperto!

Tutti continuano a parlare ignorando alla grande le mie suppliche disperate per poter dire due parole.
<<Fatemi parlare!>> urlo, spazientita.
Mi faccio spazio tra tutti i ragazzi e noto però che non è stata una buona idea siccome non riesco nemmeno a guardarli in faccia tanto che sono alti.
<<Posso parlare ora?>> domando.
<<Prego Obama>> dice James.  
<<State facendo una polemica per un problema che nemmeno esiste, dato che non sapete nemmeno se il cinema è aperto. E in più, non so se siete al corrente del fatto che non siamo noi a scegliere la programmazione di un cinema, perciò non vi conviene ammazzarvi se poi non abbiamo nemmeno delle vere e proprie alternative>> spiego finalmente.

Marta approva le mie affermazioni ed io mi sento un po' più intelligente ora. Allison va a controllare all'interno del cinema e dopo qualche minuto esce felice.
<<Buona notizia, come avrete notato è aperto ma in programmazione c'è solo un vecchio film, una storia d'amore>> ci rassicura. 
Bene cosa c'è di meglio? Un film sdolcinato con le mie amiche, uno sconosciuto e uno stronzo.

<<Protesto!>> esclama Daniel.
<<Già ti devo pagare il biglietto, accontentati>> replica Allison.
Entriamo nel cinema, anche se la maggior parte senza alcuna voglia di farlo, e paghiamo i rispettivi biglietti.
<<Io però voglio i pop corn>> mi lamento imbronciata. Perché penso sempre a mangiare?

<<Il film comincia tra quattro secondi, abbiamo fatto i salti mortali per arrivare qua e tu ora vuoi i pop corn>> brontola Daniel. Da quando in qua gli sconosciuti hanno diritto a parola sulle mie lamentele?

<<Voi andate, te li prendo io questi cosi, bimba>>  dice James.
Lo ringrazio e andiamo tutti nella sala grande del cinema, ci sediamo verso i primi posti dove potevamo vedere meglio il film. Ci posizioniamo tutti in fila, beh, abbiamo un'ampia scelta siccome è quasi vuoto...
Daniel, Allison, Marta ed io. Dopo un po' arriva James con i pop corn per tutti.

Li distribuisce e di siede... Vicino a me...
<<Siete pronti a commuovervi?>> sussurro per non disturbare i pochi signori dietro.
<<Che schifo di film>> dicono Daniel e James.

Inizia il film e James si addormenta già dal terzo minuto sulla mia spalla. Inutile dire che sgomitare e mugolare per il dolore non lo smuovono nemmeno un po' e per tutta la durata del primo tempo mi sono sorbita ottanta chili sulla mia debole e fragile spalla.
Il film si rivela piuttosto interessante alla fine, sicuramente meglio dei thriller che voleva vedere Daniel.

Verso la fine del secondo nonché ultimo tempo, James si sveglia e intanto sento Allison e Marta piangere e il povero Daniel imbarazzato tra tutte quelle lacrime.

Devo solo ringraziare la mia freddezza interiore per non aver pianto insieme a loro, l'unica parte in cui però mi sono commossa, è la scena in cui la protagonista ritrova il soldato che la aveva aspettata per dieci anni. Non me lo aspettavo, in fin dei conti è un film drammatico.
James mi abbraccia quando lo nota e non so perché, istintivamente mi lascio stringere forte. Questa volta il mio carattere non ha avuto la meglio quando mi sono imbattuta nel suo profumo maschile. Una fragranza forte ma intensa e dolce.

Continuo ad asciugarmi le mie poche lacrime per poco, non sono abbastanza sentimentale per deprimermi come le mie due amiche.
<< L'imprescindibile e inarrivabile Nicole Hale che piange come una bambina davanti ad un film?>>
Eh già, sono una ragazza fuori ma una bambina ancora dentro. E' bello essere così, ogni ragazza dovrebbe raggiungere questa sicurezza. Una donna deve essere sempre bambina per poter capire il lato bello di ogni cosa ma allo stesso tempo matura per conoscere ogni aspetto negativo.
<<Hai qualche problema?>> piagnucolo sempre nascosta tra la sua felpa e il cappotto, non ho nessuna intenzione di andarmene.

E menomale che le mie amiche sono troppo impegnate a piangere per notarmi, altrimenti mi avrebbero fatto il terzo grado.
<<Io nessuno però tu tanti>> dice sottovoce.
<<Ho solo qualche piccolo problema con il tuo profumo. Me lo presti qualche volta?>> domando ridendo, forse questo non dovevo dirlo..

Mi decido finalmente a ritornare in me, e mi metto dritta. Non voglio fargli credere che crederò a queste sue attenzioni. 
Lo sento ridere a bassa voce e rido anche io.

Il film finisce finalmente e tutti ci riprendiamo dallo stato di schifo in cui eravamo, tutti tranne James e Daniel.
Appena usciti dal cinema Daniel si da' ad un urlo liberatorio di gioia.
<<Questo film è stato il più tossico che abbia mai visto>>
<<Concordo>> rispose James.
Daniel da' una pacca sulla spalla di James.

<<Caro Daniel, se sei insensibile ed hai un cuore di pietra peggio di Nicole non possiamo farci niente>> urla Allison. <<Ovviamente senza offesa, Niki>>
<<Concordo>> dico imitando James. 

<<Torniamo alla base, gente>> sancisce James.

<<Quale base scusa?>> replico. 
<<La macchina, idiota>> risponde sempre lui.
<<Daniel, abiti lontano da qui?>> chiede Marta a Daniel che sembra piuttosto concentrato a rompere il suo telefono che non prende linea.

<<No, sono a solo dieci minuti, non ci metto molto>> dice Daniel.
<<Che ne dite di uscire insieme un'altra volta?>> chiede Allison.
<<E chi vi sopporta?>> ci deride Daniel.
Lo spingo via per scherzo ma cade a terra come un sacco di patate. Metto le mani sulla bocca sconvolta dalla poca forza che avevo apparentemente messo nel mio gesto scherzoso, poi aiuto Daniel ad alzarsi.
<<Tu sei proprio strana>> sussurra Daniel a me dopo essermi scusata.
<<Beh ammetto che non è stato poi così male, in fondo>> continua lui.

<<E che gruppo sia allora>> dice Allison tutta contenta.
Entriamo tutti nella macchina e James ci accompagna a casa uno per uno come prima.

Arrivo a casa prima del coprifuoco di mamma e lei rimane stupita, anche se non avevo una vera e propria vita sociale, prima, uscivo e restavo ore e ore con Marcus e Marta.

<<Tesoro, ho una bella notizia per te!>> urla mia madre dalla cucina appena metto un passo in casa.
<<Mamma, l'ultima volta che mi hai detto che avevi una bella notizia, mi hai costretto ad andare a fare visita allo zio Carl in campagna con le pecore, e non è stato per niente bello>> replico posando il giubbotto sul divano.
<<Questa è bella invece>> si lamenta. Come se non lo avesse detto altre mille volte e la sorpesa non si fosse rivelata orribile... 
<<E dilla, no?>> la provoco entrando in cucina.
<<Ho raccontato a tuo padre che hai conosciuto James e ha deciso di invitare qui a casa il signor Livs e tutta la sua famiglia! Non sei contenta, così ringraziamo Kate come si deve?>> 
Come potrei essere contenta? Il mio nemico entrerà nel mio territorio. Nella mia camera, nel mio covo segreto. Sul serio?
<<Perché mai dovrei essere contenta, mi spieghi? DAMMI UNA, ALMENO UNA, MOTIVAZIONE PER ESSERE FELICE>> urlo.

Autrice
Ragazzi eccoci al 19° capitolo, come promesso ho una sorpresa per voi.
Da oggi su Instagram, potete trovare la pagina della mia storia.
Seguitemi e per maggiori informazioni io ci sono. Love you babies ❤️

Anche Se Sono Un CasinoWhere stories live. Discover now