Capitolo 65

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<<Accomodati>>
Si sedette accanto a me in modo da potermi guardare in faccia.
Non riuscii a nascondere a lungo la mia felicità nel vederlo, però seppi darmi contegno dato che mi ritornarono in mente le parole di Lessie e guardarlo negli occhi mi sembrava quasi impossibile.
La mia mente non smetteva di immaginare le possibili scene di lui in camera sua a fare chissà cosa.
<<Non so da dove iniziare>>
<<Parti dalla preistoria se proprio ti va>> dissi sarcasticamente con un leggero disprezzo.
Ma lui al contrario di come mi aspettavo sorrise e mi accarezzò la mano.
<<Ci sta che mi tratti così. Sarò sincero, Nic, sono andato davvero in camera di Lessie... >>
Subito ritrassi la mano che mi aveva dato arrabbiata, ho sperato davvero fino all'ultimo che Lessie avesse detto una bugia e che lui non fosse andato da lei.
Feci per uscire dalla porta e ancora una volta stavo per gettarmi in un mare di lacrime, mi accasciai con le spalle sulla porta chiusa nel corridoio e con il viso tra le mani, sentii il suo respiro da dietro la porta che ci separava, anche lui era nella mia stessa posizione.
Lo so perché sentii il rumore di lui che cadde a terra e si poggiò sulla soglia.

<<Nic ti prego ascoltami, non vuoi sentire la mia voce e come biasimarti? Ma, credimi, sono a pezzi. Penso da giorni, e sai cosa mi succede quando penso troppo, i pensieri mi frantumano il cervello. E scoppio se ora non ti dico com'è andata veramente e cosa penso di te. Ti ho conosciuta pensando di odiarti, ma sei diventata la mia vita, il mio cuore, il mio tutto.
Pensa a tutto ciò che abbiamo passato insieme, ricordo ogni istante. Ti volevo bene e ti amavo allo stesso tempo solo che mentre io ero convinto di volerti bene, ti amavo, ogni giorno di più, e non ho mai smesso, capito? Ti amo, nic perdonami anche se non ho fatto nulla di grave, se solo mi ascoltassi potrei spiegarti... >>
Ovvio, perché andare nella camera della propria ex di notte ad una gita non è nulla di grave come no...
Anche se le sue parole riaccendono una piccola scintilla di speranza, mi ama ancora? Non ha mai smesso?
Oppure è solo un mio problema credere in tutti coloro che mi hanno fatto stare bene e dare loro milioni di altre possibilità. Non riesco a capire che a furia di fidarmi di tutti mi distruggerò da sola.

<<James anche io sono innamorata di te, dovresti saperlo. Mi sono fidata ciecamente e per te mi sono buttata in qualcosa più grande di me stessa e del mio mondo, già, perché tu mi avevi detto "Lasciami essere la persona che rimetterà a posto i pezzi del tuo cuore" e te l'ho permesso, sai? Non pretendevo che facessi chissà cosa ma che mi rialzassi una volta caduta, e non l'hai mai  fatto>>
<<É vero, non ti ho rialzata, perché non sono abbastanza forte, non sono in grado, ma lascia che mi sdrai accanto a te e ti prometto che un giorno, ci rialzeremo assieme, l'uno con la forza dell'altra>>
Dopo queste parole mi alzai e aprii la porta, vidi i suoi occhi più lucidi che mai, più verdi. Si alzò da terra e rimase sorpreso quando mi feci spazio e mi sedetti alla fine del letto verso il balcone, tirai un lungo sospiro di stress e mi massaggiai le tempie.
<<Cos'è successo dopo che sei entrato?>> chiesi molto più calma.
<<Sono andato da lei per farmi ridare la felpa che le avevo dato quando... Emh quando eravamo insieme. Non ho avuto tempo in questi giorni perché volevo stare con te e sono dovuto andare in camera sua. Non è successo niente, ha provato a baciarmi più volte ma ti giuro che non gliel'ho mai permesso. Non mi ha voluto dare la felpa perché ha detto che le serviva ancora una volta. Scusami, Nic davvero>>
Il fatto che lei abbia provato a baciarlo non mi è nuovo, me lo aspettavo e se davvero lui ha evitato che succedesse allora potrei pensare, e ripeto... PENSARE di perdonarlo, un piccolo accenno di perdono.
Ma che dico? Lo perdonerei comunque vada perché non riesco a stare senza lui, senza stare davvero bene.
Purtroppo è una delle mie debolezze, non riesco a vivere bene senza una persona che mi faccia sorridere anche quando non ne ho voglia e che capisca quando sto male senza nemmeno bisogno di parole, e lui è così solo che ci sono sempre quei momenti in cui credi di stare sognando perché è come una favola e poi precipiti nella tristezza.
<<Sei sicuro che non avete fatto nulla?>> titubante chiesi.
<<Certo, te lo giuro non lo farei mai>>
Ed ora parte la lotta con me stessa, quella in cui la parte che fa "Ma quant'è carino quando mi dice le frasi dolci per farsi perdonare? Ci posso provare..." si sfida con l'altra che fa "Certo che è carino, ma pensa a quante altre volte sbaglierà"
Ma sbagliare è umano e anche io sbaglierò molte volte, l'importante è che gli errori siano sempre mascherati dall'amore che proviamo. Siamo un casino ed entrambi commettiamo sbagli ma è grazie a lui se molte volte sorrido senza motivo ed è grazie a me se lui ci sta credendo un po' di più in quest'amore che porta danni quanto gioie.
Pensai, pensai e la mia faccia diceva tutto, James mi prese entrambe le mani e mi guardò speranzoso con quei suoi occhioni color verde speranza, appunto.

<<Non posso giurarti che andrà tutto liscio d'ora in poi e lo sai, perché siamo due casini terribilmente legati, posso solo assicurarti che ti amerò per tutta la vita, nonostante tutto, nonostante i continui problemi che avremo. Mi hai sconvolto la vita e la voglio vivere con te>>
<<Ti odio quando fai così. Mi sciogli il cuore e devo perdonarti per forza... >> dissi facendogli capire che non importa più quanto sbagliato sia questo nostro amore, non lo voglio perdere mai più.
Così le sue mani si poggiarono sul mio viso e mi baciò, quanto mi era mancato!
Ci guardammo negli occhi e poi disse. <<Stasera io e te ce ne andiamo in giro per Londra. Okay? Non vestirti troppo elegante però.>>
É tornato il mio gentleman ma so che non durerà a lungo, mi piace così!
Dalla porta poco prima che mi staccassi da lui entrò mio fratello, impiccione come sempre.
<<Merda, ho davvero un pessimo tempismo>>
Hai proprio ragione, vorrei dirgli ma mi guarderebbe malissimo.
<<Quindi tutto bene davvero tra voi due eh... >> continuò e James questa volta rispose accogliendolo con un abbraccio.
<<Ci puoi contare! Io vado che ho gli allenamenti. Ti passo a prendere stasera piccola. Ci vediamo Rik!>>



Anche Se Sono Un CasinoWhere stories live. Discover now