Capitolo 35

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James pov's

Ce la sto mettendo tutta a non rompere tutto ciò che mi circonda.
Non sono geloso di Nicole, solo che ho un istinto che mi dice di proteggerla. Di non farla toccare a nessuno perché è speciale.

Ma ha il pieno diritto di vivere la sua vita come vuole, se ama quel Alan allora vada da lui.
Devo sforzarmi di essere un amico per lei.

Mentre dormivo, Suonò il mio telefono e lo presi.

Lessi sullo schermo "Nicole" iniziai a pensare al peggio, che Alan le avesse fatto del male. Se fosse stato così, non me l'avrei mai perdonato.

<<Nic che succede?!>>
<<James vienimi a prendere>> disse con il respiro affannato.
Credo di non essere mai stato così arrabbiato con me stesso. Non ho impedito che lei andasse da quel coglione.

<<Dimmi che stai bene, nic. Vengo subito>> uscì di fretta di casa, non chiusi nemmeno la porta.
<<A casa mia, mi sono svegliata ora, mi devi accompagnare da Alan, ti prego, sono in ritardo>>
Io la uccido.
Mi ha fatto prendere un infarto per cosa? Per i suoi fottuti ritardi continui.

<<Che cazzo nic. Pensavo ti fosse successo qualcosa, sei una stronza>> urlai.
Tornai alla porta per chiuderla e entrai in macchina.
<<Ti prego!>> continuò lei.
<<E va bene. Arrivo>>

Mi ricordai che la sua casa era molto vicina alla mia quindi non dovevo andare troppo veloce.
Arrivai e la vidi fuori. Non aveva indossato quel vestito, ma un Jeans attillato strappato sulle ginocchia. Una maglia un po' scollata tutta nera.

É così maledettamente bella che anche uno straccio le starebbe bene addosso. Ma che sto dicendo?

<<Grazie James>> mi sorrise.
<<Potrei anche portarti io in qualche posto>> proposi malizioso.
<<No grazie, Livs, già é abbastanza passare due giorni interi con te.>>

Non vedo l'ora che sia domani.
<<E da quando mi chiami per cognome?>> chiesi.
Da casa sua al centro non ci mettemmo molto.

<<Hai sempre da dire su tutto quello che faccio?>>
Risi e rise anche lei, adoro quando riesco a farla ridere, e pensare che la sto consegnando direttamente alle mani del nemico...

<<Siamo arrivati>> fece per scendere ma la bloccai.
<<Emh...nic se qualcosa non va, o.. Se succede qualsiasi cosa, chiamami.. Okay?>> questo fu tutto quello che il mio orgoglio mi fece dire.
<<Certo>> disse sorridendo.
Scese e se ne andò.
Posso farcela.

Nicole pov's

James é stato davvero gentile oggi. Forse cominciamo bene questo weekend. Ma tanto lo so come si comporta con me. Una volta é gentile e tutte le altre mi tratta male, non so come prenderlo.

<<Niki!>> mi chiamò Alan.
Ci abbracciammo e iniziò a dirmi quanto gli ero mancata.
<<Allora che facciamo?>> chiesi guardandolo.

Camminammo verso qualche negozio, dando un'occhiata qua e là.
<<Andiamo al negozio di vestiti>>
Andammo verso H&M e iniziammo a provarci qualunque vestito strano trovammo.

Ammetto che mi stavo divertendo molto con lui, riesce davvero a distrarmi da qualsiasi pensiero.

Mi provai un vestito verde fosforescente, lunghissimo e con delle decorazioni imbarazzanti.
Uscii dal camerino e lui si mise a ridere per il mio look.
<<Sembri un serpente affamato>> disse.
E risi anche io.

Poi andò lui nel camerino, ci mise un po' ma quando uscì, dire che stavo morendo dalle risate, sarebbe un eufemismo. Aveva un pantalone viola stretto sopra e sotto molto largo a zampa di elefante.
E per maglia un top argentato.
<<Che cowboy>> dissi tra le risate.
Uscimmo da quel negozio e mi abbracciò.

<<Mi mancherai questi due giorni, Niki. Sei tanto speciale>>
<<Anche tu, grazie per tutto>>dissi
<<Una domanda.. >> rispose camminando.
<<Si?>>

Vidi un bar pieno zeppo di persone e mi venì fame.

<<Quel ragazzo che è sempre con te, non è il tuo ragazzo?>>
Mi andò di traverso la mia stessa saliva.
<<No!>> dissi.
Già, non é il mio ragazzo.

<<Okay allora posso fare questo>> non capii
Fin quando..
Prese il mio viso tra le sue mani e mi baciò.
Un bacio più che altro voluto da parte sua, ma totalmente inaspettato, come quello di James.
Devo smetterla di pensare a lui e paragonare qualsiasi cosa o persona a lui.

<<Mi piaci Niki>> Alan mi accarezzò la guancia e arrossii.
Beh che poteva esserci qualcosa più di un'amicizia con lui, non c'ho mai pensato.
Non voglio che passi tutto così in fretta, non lo conosco nemmeno da due settimane e già mi bacia, se lo sapesse James andrebbe su tutte le furie, e se Alan sapesse che nel weekend starò con James non so che succederebbe.

Sta passando troppo veloce questo tempo.
Infatti in men che non si dica, si fece sera e Alan mi riaccompagnò a casa.

<<Spero ti sia divertita oggi, e sappi che se tu non vuoi alcun tipo di relazione a me sta bene, buonanotte>> disse mentre stavo scendendo dalla sua macchina.
<<Non sono ancora in grado di riuscire a decidere se potrebbe esserci qualcosa tra noi, non ti conosco bene>> risposi fredda.

Ma che dico? Io sono sempre fredda, ma a questa risposta ancora di più. Forse perché non mi pace correre troppo.
<<Tranquilla Niki, ci conosceremo, divertiti>> e mi salutò.
Entrai e mio fratello ovviamente mi fece il terzo grado.

<<Sicura che non sia qualche stronzetto?>> chiese per la milionesima volta.
E risposi con la stessa parola <<Sicura>>
<<Dovevi sentire James qualche ora fa, stava dando di matto>>

Due sono le domande che girano per la mia testa ora.
Da quando James e Riki sono così legati?
Ma soprattutto, perché stava dando di matto?

<<Perché?>> chiesi sedendomi sul divano.
<<Niki sei proprio cieca a volte. Ti vuole proteggere.. In un certo senso... >> disse per poi pentirsi delle sue parole.

<<Cieca?>> indagai.
Lui fece per andare nella sua camera ma mi alzai e lo fermai.

<<Apri gli occhi, niki>>

Anche Se Sono Un CasinoNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ