Capitolo 29

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Questa non me l'aspettavo proprio.
<<State dicendo veramente a me?>> chiedo guardando dietro e assicurandomi che non ci sia un'altra Nicole Hale in questa classe, non si sa mai.

<<Proprio a te>> risponde con aria severa. Tutta contenta vado a sedermi e vedo che James è accanto a Lessie e alle sue barbie.
Niente da dire al riguardo?
Smettila di infastidirmi la vita.
Sono stata creata per questo.
Via!

D'altronde lui può fare quello che gli pare, è solo un fottuto clichè, ed io non voglio averci niente a che fare, voglio solo godermi la mia grande soddisfazione scolastica: la prima e credo anche l'ultima.

Trascorro l'ora di inglese e quella successiva di chimica prendendo appunti, o almeno ci provo. I professori parlano alla velocità della luce quando si tratta di spiegare, ciò rende impossibile per una scansafatiche come me, annotare tutto. Tant'è vero che appena suona la campanella dell'intervallo le mie mani tremano e temo possano staccarsi dal polso da un momento all'altro, perciò corro fuori dalla classe in cerca delle mie amiche in cortile.

<<Pomeriggio non ho  compiti! Si esce?>> Marta per la prima volta è euforica, ed io che pensavo si sarebbe suicidata il giorno in cui non avesse avuto compiti da svolgere!
<<Quando sei tu ad essere libera noi dobbiamo essere per forza disponibili, il contrario non accade mai però, eh? >> dice Allison sedendosi.
<<E se io avessi compiti oggi?>> recito io appoggiando la sceneggiata di Allison, e siccome Marta ha il senso dell'umorismo fermo alla preistoria non capisce che quest'attacco è solo finzione perciò io ed Allie scoppiamo a ridere. Inizialmente Marta non capisce ma quando lo fa, mi lancia il suo zaino sulla faccia. Ma che maltrattamenti sono?

<<Sono mancato tre secondi e già la uccidete?>> James prende lo zaino e lo restituisce a Marta. Odio quando crede di essere il mio principe azzurro, non ho bisogno di lui. E poi che comportamento incoerente è il suo? Quando è da solo e ha bisogno di gente viene da me e le mie amiche, il resto del suo tempo lo passa con Lessie e le sue. Io non ho alcuna intenzione di essere la sua seconda scelta.
<<Non-Ho-Bisogno-del-tuo-aiuto>> dico scandendo bene ogni parola.

Poteva benissimo andare a difendere la sua Lessie-tutto trucco e niente arrosto.
Questa è nuova?
Si, mi diverto, okay?

<<Pomeriggio andiamo tutti insieme in spiaggia?>> chiede non rispondendo a me.
<<Si!>> urla Allison entusiasta. E siccome io sono tutto il contrario di entusiasta, rispondo alla sua domanda non appena Allie finisce di battere le mani felice. <<Scommetto che Lessie è impegnata oggi>> dico.

<<Perfetto, chiamo Daniel>> dice James prendendo il telefono e digitando numeri. Poi si ferma improvvisamente e fa caso a ciò che ho detto ma io continuo senza freni a manifestare le mie lamentele, le mie amiche mi guardano curiose.

<<Già che ci sei chiama anche Lessie no?>> 
<<Gelosa, Nic?>> replica lui.
<<Di te no di certo, James>>
Ride anche lui e si allontana per parlare con Daniel.

<<Andiamo a casa Niki, a dopo Allie>> Marta prende il suo zaino e si alza dalla panchina su cui era seduta.
<<Vi vengo a prendere da Nic>> afferma James salutandoci. Sia Marta che Allison lo ringraziano e salutano ma io no, chiaramente. Durante il tragitto verso casa penso che forse sono esagerata a comportarmi così con lui, ma non capisco perché quando si parla di James è tutto talmente complesso...

<<Riki!>> corro ad abbracciarlo e mi prende in braccio come facevamo da piccoli. Ogni giorno sento la sua mancanza quando è all'università, ma so che lo fa per costruirsi un futuro sicuro e proficuo. Sono io la vagabonda della famiglia!

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