PROLOGO

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Io so cosa significa amare, non è presunzione, lo so perché lo sento sulla pelle, lo sento dai miei organi che non controllo più, non rispondono ai comandi naturali.

Lo so quando lo guardo nonostante tutto ciò che mi ha fatto; anche qui ora davanti a me completamente zuppo dalla testa ai piedi, ed è fottutamente bellissimo con i suoi smeraldi che mi confondono il cuore e quelle labbra rosa che accendono il mio corpo, ma le parole che escono da quelle labbra sono capaci di distruggermi l'anima.

Mi hai distrutta, prosciugata, ti sei preso tutto ed ora sei qui per cosa?

Sono sul divano di casa mia, sono le dieci di sera, di giovedì, così dopo essere tornata dalla palestra ed essermi fatta una doccia, mi metto sul mio divano con la copertina visto che fuori sta facendo il diluvio universale, ed essendo Aprile la sera fa ancora un po' freddo.

Accendo Netflix e metto l'ultimo episodio di 13 Reasons Why, devo vedere come va a finire, ma prima di far partire la puntata mi arriva un messaggio, prendo il mio telefono è un messaggio da parte di Niall.

"Scusami, ti voglio bene, non odiarmi"

Non capisco il perché dovrei odiarlo o per che cosa si stia scusando, voglio davvero bene a Niall, mi è stato vicino davvero ed è un buon amico, lo adoro; non faccio in tempo a rispondergli che suonano alla porta, così lascio il telefono e vado ad aprire.

E capisco subito il motivo per cui Niall mi ha scritto quel messaggio, davanti a me c'è LUI.

«Lo so, non dovrei essere qui.»

Vederlo li, dopo quasi un anno mi fa tremare.

È cambiato, è ancora perfetto, non indossa i suoi soliti pantaloni aderenti neri con lo strappo al ginocchio, ma una tuta grigia, la sua solita maglia bianca ora bagnata dove spuntano i suoi tatuaggi, il cappuccio della felpa grigio ormai diventato con l'acqua ancora più scuro è sceso, rivelando i suoi capelli corti completamente zuppi che gli ricadono davanti; e mi riporta ad un anno prima quando con la mano piena di anelli li tira indietro.

Io invece sono con la mia maglia lunga nera che uso per dormire visto il disegno della foglia di marijuana e la frase "SAREBBE ORA DI PIANTARLA".

Sorride infatti quando i suoi occhi scendono sulla maglia, ma distoglie subito lo sguardo, guarda il muro dietro di me e prende un respiro.

«So che ecco...» si blocca, io sono con il cuore in gola e lui si blocca!

Chiudo gli occhi e prendo io un respiro stavolta, toccandomi il petto il mio cuore sta battendo e cerco di calmarmi perché non voglio che lui possa sentirlo, non voglio fargli sentire che effetto ancora ha su di me.

E prego che questa pioggia si porti via Londra in questo momento, che la pioggia sovrasti tutto, che sovrasti il mio cuore martellante e ferito.

«È passato un anno, hai avuto tutto il tempo del mondo ma adesso è... »

«Non dirlo, non dire che è tardi» mi blocca con la sua voce roca e spezzata.

Non ci credo, non può dire una cosa del genere e farmi ancora sentire in questo modo; non può destabilizzarmi a tal punto. Devo trovare la forza di chiudere questa dannata porta, devo trattarlo come lui ha trattato me, devo riservargli lo stesso trattamento perché è quello che si merita.

«Sono andata avanti» cerco di sembrare sicura con il mio tono, ma nel momento in cui pronuncio queste parole la voce mi tradisce e sento gli occhi bruciare, non voglio piangere, non davanti a lui, non di nuovo, è accaduto troppe volte.

«Non mi importa.» gli esce così, in modo totalmente spontaneo, e so che lo pensa davvero, perché Harry Styles con il mondo è la persona più buona ed altruista, ma con me è sempre stato egoista, e lo so per certo che non gli importa.

«Non sei cambiato per niente, vieni qui dopo un anno a irrompere nella mia vita! Lo hai fatto troppe volte e sono stata io a permetterti di farlo, ma stavolta non te lo permetterò di nuovo, non mi annienterò per te.»

Trattengo le lacrime, ma la mia voce roca e tremolante mi tradisce, e mi odio.

«Lilith» altro colpo al cuore, inspiro chiudo gli occhi e caccio indietro le lacrime, amavo quando mi chiamava così, quando ansimava il mio nome quando facevamo l'amore, o meglio, quando io facevo l'amore e lui semplicemente sesso.

«Fanculo Harry!» urlo isterica chiudendo la porta, finalmente avrei chiuso il capitolo, ma con il corpo la blocca con la spalla fa leva per aprirla di nuovo, ed ovviamente ci riesce.

Ora imbocca dentro casa e chiude la porta dietro di se, mentre io faccio un passo indietro.

«No, lasciami parlare! Non hai mai risposto, sei sparita, hai cambiato numero e appartamento, i ragazzi avevano messo tutti un codice sul loro telefono per sbloccarlo per non darmi il tuo numero. Alla fine Niall ha ceduto e mi ha detto dove abitavi, perché non ce la faceva più.»

Lo avrei ucciso.

«Te ne devi andare! Non so perché ti abbia detto dove abitavo, ma non ne aveva il diritto!» Ora siamo in due ad urlare.

«Lo ha fatto perché sa quanto tengo a te!»

Non può averlo detto, davvero vuole farmi credere che lui tiene a me? Perché mi crede così stupida, l'ho amato con tutta me stessa, ma non sono una cretina.

«Tu pensi che io sia una stupida vero!? Pensi che crederò a questo?»

E velocemente con le mani mi prende le spalle per tenermi ferma, ho paura che mi baci, sono sempre crollata quando poggiava le sue labbra su di me, e questo lo sapeva benissimo, e lo ha sempre sfruttato a suo favore, mi ha sempre sfruttata.

«Non ti bacerò Lily» mi legge dentro con quei suoi occhioni verdi, ed io mi sento improvvisamente impotente perché ancora riesce a leggermi.

«Allora lasciami» un sussurro, un supplica.

«Non ci riesco» la sua mano tocca la il mio viso e mi sento a casa, ma devo combatterlo, chiudo gli occhi ed ascolto la pioggia che si sta calmando.

«Guardami per favore» lo guardo, e prego che tutto finisca subito, perché è troppo.

«Ti amo»

Sussulto tra le sue braccia, lo guardo con gli occhi spalancati e senza battere ciglio una lacrima riga il mio volto, perché Harry ha detto ciò che mi volevo sentir dire da tempo, da troppo tempo, ma io sono troppo distrutta per credergli; anche se mi guarda con gli occhi lucidi e lo sguardo pieno di speranza, io non gli credo, io non posso credergli.

«Vattene»

Ecco il Prologo!

THE GIRL CRUSH || H.S.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang