2. Cartelli Imbarazzanti

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«Quindi parti già domani?»

Iris e Felicity le mie due coinquiline nonché migliori amiche da una vita sono rimaste scioccate dalla mia nuova mansione lavorativa e del mio aumento.

«Ora ci lascerai per andare a vivere in un appartamento in centro a Londra» dice Felicity mentre addenta la cena.

«Riccona!» Ci manca anche Iris a fare la scema.

«Ragazze, siamo in questo buco d’appartamento da due anni, da quando ce ne siamo andate da casa, abbiamo fatto i salti mortali per ristrutturarlo ed ora pensate che preferirei un appartamento in centro a Londra da sola senza voi due?»

Non me ne sarei andata per nulla al mondo, loro sono la mia famiglia, le mie rocce, ci siamo state sempre l’una per l’altra.

Sorridono entrambe.

«Come abbiamo le ferie tra qualche mese verremo in qualsiasi parte del mondo ti trovi e alloggeremo nella tua stanza d’hotel!» mi minaccia con la posata Felicity.

«Affare fatto!»

La serata si conclude così tra varie risate, mi danno una mano a preparare la valigia per l'indomani, che dovrò partire.

Il manager dei ragazzi mi ha contattata e dicendomi che avrei dovuto prendere il primo volo per Los Angeles.

Iris però mi ricorda una cosa che mi era totalmente passata per la mente.

«Lily, ma tu non hai una paura tremenda dell’aereo?»

Merda.

Sono agitata? È un eufemismo non ho praticamente dormito, ho preso il primo aereo disponibile e prima di partire sono stata al telefono con il manager dei ragazzi, Mark, un uomo che va per i cinquanta anni e che ha avuto molta esperienza con le star. Sembra che ci tenga molto ai ragazzi, non li vede come un mezzo per fare soldi, e proprio per questo mi ha messa sotto torchio, come se non avessi già abbastanza ansia.

È il mio primo lavoro importante ed ho solamente ventidue anni, mi sembra tutto molto più grande di me.

In tutto questo, presa dall’entusiasmo dell’aumento, mi sono dimenticata che odio volare, sono stata per tutto il viaggio con il cuore in gola, tanto che una signora anziana per tranquillizzarmi ha cominciato a parlarmi dei suoi figli e dei suo fantastici nipoti.

Mi aveva stremata, ma non mi aveva fatto pensare che ero a mille mila chilometri di altezza, facendomi passare velocemente il tempo.

Come metto piede in California il caldo mi assale, a Londra siamo ancora in una stagione di mezzo, qui a Maggio fa davvero caldo e sembra già estate. Mentre tolgo la mia giacca per legarla in vita mando un messaggio a Felicity ed Iris per dirgli che sono arrivata sana e salva.

Ora però non so esattamente cosa fare, Mark mi ha detto che al mio arrivo ci sarà qualcuno con un cartello ad aspettarmi. Dopo aver recuperato la valigia e mentre cerco il mio nome sui tanti cartelli che le persone hanno fra le mani, mi arriva un sms.

Sono quello completamente vestito di nero ed incappucciato

H.

H? Chi si firmava così?

Comincio a cercare questo tizio vestito di nero e vedo un ragazzo altissimo con un cartello con su scritto “SONO L’IDIOTA”

Oh no, non può essere, ti prego no.

Harry? Harry Styles mi è venuto a prendere in aeroporto, ma come ha fatto ad avere il mio numero? Forse glielo ha dato Mark. Anche se non devo stupirmi poi così tanto, gestirò i loro conti e le loro spese, è normale abbiano il mio numero di cellulare.

THE GIRL CRUSH || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora