1.Che Pasticcio Bridget Jones!

9.4K 263 44
                                    


Cerco di correre,il freddo di Londra mi taglia il viso, ma non posso arrivare tardi.

Oggi il mio capo William Ford mi ha confermato che avremo dei clienti importanti, ed io sono in ritardo e faccio schifo. Ovviamente piove, ho dimenticato l’ombrello per la fretta, ma piove sempre sul bagnato. Mentre cerco di attraversare per arrivare finalmente in ufficio un’auto, per la precisione un Range Rover nero passa ad una velocità tale da bagnarmi completamente, e non impreco perché non è da me, ma essendo inglese mi sento la personificazione di Bridget Jones! La stessa sfiga, solo che io sono una sfigata vera, perché ora mi aspetta lo sguardo del mio capo che non sarà contento e non Mister Darcy alla riunione che mi propone di sposarlo.

Io sono la vera Bridget Jones.

Prendo l’ascensore, e ho 15 minuti di ritardo e se i clienti sono puntuali sono fottuta, esco finalmente e non voglio nemmeno immaginare in che condizioni sono, mi preoccupo di questo quando William ovvero il mio capo vedendomi spalanca gli occhi, abbasso lo sguardo su di me.

I miei stivali a tacco doppio alto sono bagnati, ma essendo di pelle non si sono rovinati, al contrario i miei pantaloni grigi si, zuppi e sporchi.

«Che cosa ti è successo?» Non sembra arrabbiato, ma sembra scioccato, certo, lui al contrario di me è perfetto, giacca celestina, pantaloni blu e capelli perfettamente gelatinati indietro.

Maledettamente affascinante e lo odio ancora di più per questo.

«Mi dispiace, un idiota mi ha bagnata sfrecciando con una Range Rover!» finalmente butto un occhio sulle altre persone in sala riunioni, rendendomi solo ora che i clienti sono già qui e che ho fatto già una pessima figura.

William sorvola e lo ringrazio con lo sguardo.

«Va bene, volevo presentarti i nostri nuovi clienti, penso che tu li conosca.»

Mi concentro sui ragazzi, avranno avuto la mia età, un ragazzo biondo non naturale che sorride sotto i baffi, evidentemente per il mio aspetto disastroso, l’altro accanto a lui con i capelli più scuri e gli occhi anche lui chiari, e l’ultimo un po’ più piazzato castano chiaro con gli occhi scuri, tre bei ragazzi. A guardarli bene mi sembrano visi familiari.

«Eccomi scusate il ritardo, ho fatto le corse!»

Irrompe in stanza un ragazzo più alto rispetto agli altri con i capelli lunghi fino alle spalle mossi, si volta anche lui verso di me, ci guardiamo a vicenda, e io non so come faccia con il freddo di Londra a stare con quei jeans neri strappati al ginocchio.

Lui comunque è veramente bello e ha un tono di voce niente male.

«Harry sei venuto con il Range?» Gli chiede sorridente il moro con gli occhi azzurri.

Aspetta Range?

«Si perché?» il riccio che a quanto pare si chiama Harry aggrotta le sopracciglia confuso e guarda il suo amico.

Ti prego non farlo…

«Allora sei l’idiota di cui parlava Lily, giusto?» mi guarda ancora con quel sorriso furbetto e fastidioso.

«Non è così grave, è solo un po’ d’acqua!»

Alzo le mani mortificata, Dio che figura! Questa giornata va di male in peggio.

«Oh dio scusami, non ti avevo vista!» dice subito il diretto interessato mortificato.

«Non fa nulla davvero, abbiamo perso davvero troppo tempo e scusami per averti dato dell’idiota»

«Non è un problema» sorride dandomi la mano per presentarsi, non posso fare a meno di notare i suoi tanti anelli che a contatto con la mia pelle sono freddi, ma gli stanno veramente bene su quelle mani con quelle dita lunghe.
Dita lunghe, sul serio Lily!? Riprenditi ora!
«Comunque sono Harry Styles»
Effettivamente abbiamo ancora la stretta in corso, Harry Styles, avevo già sentito quel nome, facevano parte di quel gruppo inglese per l’appunto conosciuto da tutto il mondo che ora mi sfuggiva il nome.

THE GIRL CRUSH || H.S.Where stories live. Discover now