29.Ritorno A Casa

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Flashback Lily

Mi poggio contro la porta della mia camera d’hotel lasciandomi scivolare a terra, ci siamo baciati di nuovo, due volte nell’arco della giornata.

Prima io su quel dirupo, ma dopo quel bacio c’è stato l’arrivo di Will.

Dopo Harry mi ha baciata dopo essersi fatto la prima che passava, perché?

Perché lo abbiamo fatto?

È stato l’ultimo bacio, non accadrà più è questo quello che mi ha promesso, ritorneremo ad essere amici come se non fosse successo nulla.

Dovrò dimenticare le sue labbra, il suo sapore il suo odore la sua pelle a contatto con la mia, dovrò dimenticare come mi sono sentita mentre l’ho baciato.

Sperando che con Will supererò questo tipo di emozioni.

«Lily» una mano mi scuote il braccio, percepisco una voce chiamarmi e collego la voce a Will accanto a me seduto su questo lenzuolo sui vasti prati dell’Irlanda intenti a fare colazione all’aperto.

«O mio dio scusami, ero sovrappensiero»

«Non fa nulla, a che pensavi?» domanda addentando un pezzo di toast.

«A casa, Londra, non vedo l’ora di tornare a casa ed alla mia vecchia routine» dico omettendo.

Anche se in realtà non ho potuto rivelargli i miei veri pensieri questo è altrettanto vero, ho voglia di tornare a casa. Ho voglia di rivedere Iris e Felicity, per di più per qualche giorno verrà una mia cara amica dall’America. Vive in Virginia, abbiamo fatto le scuole superiori insieme qui a Londra poi lei si è trasferita con la madre e la sorella in America, ma ci vediamo ogni anno e ci sentiamo tutti i giorni per telefono, si chiama Victoria ed è colei che mi ha nascosto la vera identità di Hardin Scott, così avrò anche il piacere di strangolarla una volta vista.

«Sei l’unica persona che non vede l’ora di tornare in ufficio» mi prende in giro.

«Meriterei una promozione per questo» dico scoppiando a ridere

«Stai uscendo con il tuo capo, accontentati Evans.» mi fa l’occhiolino e mi passa la tazza di caffè caldo che mi versa dal termos.

«A tal proposito, c’è qualcosa di cui vorrei parlarti riguardo il lavoro»

«Ti conosco Lily Evans e non preoccuparti manterremo a lavoro un comportamento irreprensibile.»

Gli sorrido, è vero mi conosce e non posso negarlo.

«Anche se sono sicuro che mio padre ne sarebbe entusiasta alla notizia di noi due»

«Da che ricordo io non ha mai amato le storielle che avevi con le colleghe» gli ricordo guardandolo di sottecchi.

«Vero, ma so per certo che con te ha un debole visto che ogni volta che mi trovava in “dolce compagnia” con qualche collega mi ripeteva sempre “ALMENO SE DEVI USCIRE CON QUALCUNO ESCI CON EVANS”» imita la voce del Signor Ford facendomi scoppiare a ridere, perché in effetti lo fa identico.

«Non ne avevo idea» gracchio la voce per cercare di sopprimere la risata.

«Già» mi guarda cambiando umore, si rattrista, istintivamente poggio una mano sulla sua.

«Will è tutto okay?» domando avvicinandomi facendolo voltare di nuovo verso di me, occhi negli occhi.

«Dirai mai a qualcuno di noi?» domanda preoccupato ed io resto basita da questa domanda.

THE GIRL CRUSH || H.S.Where stories live. Discover now