53. Hermes il messaggero degli Harly

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«Questa mia cara amica è la miglior cioccolata della mia vita»

Scoppio a ridere perché Niall ne è veramente convinto, e forse è la prima risata vera che ho da due giorni.

Siamo come promesso da Peggy Porschen e Niall non si è limitato alla cioccolata calda, ma anche a mille biscotti a forma di fiocco di neve coperti di glassa.

«Allora, so che mi stai facendo ingozzare per non farti fare il terzo grado, ma non ci riuscirai» dice a bocca piena.

«Ti stai ingozzando da solo, io avevo ordinato solo le cioccolate» gli faccio notare, indicando le bevande.

«Si, che non hai nemmeno toccato e mi hai detto che ami questo posto, quindi Lily sputa il rospo» dice serio.

«Non c’è nessun rospo da sputare, te l’ho detto tutto procede bene»

Niall ride e scuote la testa «No, non ti credo so della chiamata ad Harry di due giorni fa»

Fantastico, glielo ha detto! Sbuffo e svio lo sguardo.

«Lily» mi richiama guardandomi in attesa di una mia qualche giustificazione.

Probabilmente Ivar è qui che ci guarda da qualche parte, non posso dirgli la verità.

«Mi è partita la chiamata, sai» ma un pugno leggero sul tavolo mi fa saltare.

«Cazzate, ritenta» sorride sfottendomi.

«Che cosa vuoi che ti dica? Che mi mancava? Che da quando so della sua storia con la modella bionda di Dior sto bene? No, non sto bene.»

«Lo so che non stai bene, volevo solo sentirlo da te» risponde comprensivo.

«E per quale motivo?» chiedo frustrata.

«Perché vai a mille, non ti fermi mai giri come una trottola, ti prendi lavoro extra che ti porti a casa e non vivi più, non esci.»

«Come sai che non esco?» chi glielo ha detto?

«Lou, mi ha detto che ti ha invitata più volte ad uscire con loro e so che ti ha proposto anche un viaggio con loro in qualche posto caldo con spiaggia per festeggiare il nuovo anno ed io pretendo che tu vada.»

Ci manca anche lui a gestire la mia vita.

«Cosa no!»

Mi prende la mano «Hai bisogno di staccare da tutto e da tutti, mi sembra che ti sei persa un po’ e ti vedo dimagrita ed agitata, hai bisogno di una pausa e quel viaggio può solo farti bene.»

«Non lo so, ci penserò» spero si accontenti di questa risposta.

«Hai anche un appartamento a Parigi ti ricordo, basterebbe anche un weekend»

Davvero ha tirato fuori quella storia.

«Non ho accettato quel regalo, gli ho anche lasciato le chiavi quel giorno a casa sua, e non andrò mai in quell’appartamento, anzi digli di intestarselo» sono spazientita, qualsiasi cosa faccia lui spunta come un fantasma sempre in ogni discorso.

Niall in silenzio senza dire nulla mette una mano nella sua giacca e tirando fuori qualcosa, poggia sul tavolo, le chiavi, le riconosco.

«Te le ha date lui?» conoscendo Niall potrebbe anche avergliele fregate per il mio bene, perché secondo lui ho bisogno di staccare.

«Si, ovvio»

«Non ci andrò, troppi ricordi» belli, troppi ricordi belli.

«Magari ti farebbe bene invece rivivere quei ricordi, e poi mi hai tenuto al telefono ore per descrivermi Parigi e so che l’hai amata.»

THE GIRL CRUSH || H.S.Where stories live. Discover now