12. Appuntamento

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Ho ancora due giorni prima di ripartire, Mark mi ha inviato via mail tutte le tappe.

Sarebbe stato stressante soprattutto per me che non sono abituata, un programma rigido da seguire alla perfezione, un giorno in New Jersey, il giorno dopo a New York ed ancora e ancora…
Dedico tutta la mattinata a preparare le valige, ormai andiamo verso l’estate piena e dovrebbe fare più o meno lo stesso tempo in tutti gli Stati Uniti.
Preparare le valige per una ragazza in generale è uno stress.

Il mio cellulare squilla, è Will.

«Pronto» rispondo subito buttandomi su quello che rimane del mio letto sommerso dai panni ormai.

«Ciao Lily, volevo sapere se stasera sei libera, sai per la nostra cena.»

La cena! Me ne sono completamente dimenticata! Gli devo una cena per il favore personale che mi ha fatto facendomi parlare con la Dottoressa Ford, nonché sua madre.

«Si la cena giusto! Si va benissimo stasera, ho finito di preparare le valige visto che dopo domani parto quindi ci sono.»

Meglio togliersi il dente subito, per poi godermi il mio ultimo giorno prima di partire in pace.

«Perfetto prenoto da Ramsey allora, per le 20.30 va bene?»

Ramsey, ristorante…prenotavo spesso per lui, no non ci credo!

«Gordon Ramsey!? Il suo ristorante?» domando incredula.

Sento Will ridere dalla cornetta del telefono.

«Si proprio lui, i miei genitori sono clienti da anni e non abbiamo problemi a prenotare anche se all’ultimo. Ti passo a prendere per le 20.00»
«Mi sembra esagerato William, bastava un pizza in un ristorantino italiano.» gli spiego calma, cercando di farlo ragionare.

«Lily sono anni che ti prego per un uscita, non ti porterò in un ristorantino misero sperduto» ribatte convinto, e so per certo che quando si mette in testa una cosa è impossibile fargli cambiare idea.

«Va bene, stasera hai il pieno controllo sulla serata. Ci vediamo dopo»

«A dopo» chiudo la chiamata e mi ributto nel cumolo di vestiti per trovare qualcosa di adatto per la serata.

Di certo non posso presentarmi in un ristorante di uno chef super stellato che amo e che allo stesso tempo mi spaventa in jeans.

Così prendo un abito stile anni 50 senza spalline tagliato in vita e con una gonna ampia rigida che arriva poco sopra la caviglia.

Sobrio ed elegante, non voglio essere esagerata ne dargli un’impressione sbagliata è una cena tra amici punto, nulla di più.

«Stai molto bene» mi dice Iris vedendomi quando le raggiungo in sala.

Sono entrambe sul divano a vedere non so bene cosa in tv.

«Potevi metterti qualcosa di più provocante no?» la punzecchiate Felicity parte all’attacco.

«Assolutamente, non voglio dargli un impressione sbagliata, sapete benissimo cosa prova Will per me e non voglio illuderlo.»

Mi siedo accanto a loro mentre sposto le cose dalla mia borsa ad una pochette.

«Per Harry non avresti messo questo vestito, mi ci gioco qualunque cosa.» Continua imperterrita mentre Iris sogghigna dandogli ragione anche se in silenzio.

«Anche se così fosse, vorrei ricordavi che io lavoro per Harry e anche se per chissà quale motivo assurdo ed inspiegabile, lui possa essere interessato a me non potrà esserci nulla. Lavoro per lui, è famoso e non gli piacciono le relazioni stabili, quindi fine, discorso chiuso» affermo esasperata.

THE GIRL CRUSH || H.S.Where stories live. Discover now