49. Unicorno

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HARRY POV

Non ho dormito molto, in realtà sono stato tutta la notte a sentire per telefono il respiro di Lily mentre dormiva beata, ignara di tutto.

Ivar potrebbe essere uscito e potrebbe essere il tipo losco che stanotte l'ha pedinata. Sarebbe giusto dirglielo, ma l'idea non mi ha mai sfiorato il cervello, lei non sa che sono andato in carcere mesi fa per dirgli di starle lontano, e non sa del fascicolo dove ho scoperto che l'ha accoltellata e per questo è finito in carcere. Lei non me lo ha mai confessato e se dovesse scoprire che so tutto questo perché ho fatto ricerche non credo ne sarebbe felice, e l'ultima cosa che voglio è creare stupide tensioni. Non ho voglia di litigare con lei.

Siamo già in aeroporto, ma prima di salire sull'aereo ho bisogno di parlare con Declan, lui sa a chi rivolgersi per sapere se davvero quello stronzo sia uscito di galera oppure mentiva quella volta in prigione.

«Declan!» lo chiamo mentre è intento a dare delle direttive alle nuove guardie del corpo.

«Harry devi salire, fra poco partirà il jet» indica alle mie spalle la scalinata che devo percorrere per salire, i ragazzi stanno già salendo, stavolta dovremo arrivare a Mosca.

«Ti devo chiedere un favore, questione di un attimo» dico veloce, mentre lui sbuffa cosa tipica di quando sa che sto per chiedergli qualcosa che non dovrei.

«Si tratta di Lily» so che le vuole bene, anche lui quando mi ha portato il fascicolo ce tra l'altro ho ancora a casa a Londra, è rimasto anche lui nel vedere le foto di Lily in quel modo.

«Riguarda Ivar Logan?» domanda serio.

«Si, voglio sapere se è realmente uscito come diceva»

«No, non sei lucido quando si tratta di Lily. Vuoi pestarlo dal vivo se lo incontri? Ti metterai nei guai e ti ricordo che ha tentato di uccidere la sua ragazza, è stato anni in prigione e la prigione ti cambia, anche in peggio a volte.»

Inspiro per non incazzarmi «Non capisci sta notte sono stato tutto il tempo al telefono con lei perché un tipo la stava pedinando di sotto casa ed era terrorizzata»

Declan sgrana gli occhi «Pensi sia lui?»

«Se è uscito si, sono convinto sia lui. Quella volta in prigione mi ha detto che non vedeva l'ora di rivederla» dico in panico al solo ripetere le sue parole, mi torna in mente quei suoi occhi da pazzo.

«Sali, faccio una chiamata e ti dico» mi fa cenno con la testa di avviarmi, salgo le scalette seguito da lui, si allontana da noi e comincia a chiamare.

Mi sono addormentato, ne avevo bisogno, sento scuotermi la spalla, apro gli occhi ritrovandomi Declan.

«Cattive notizie, è uscito una settimana fa»

Lo sapevo, me lo sentivo, sento il sangue raggelarmisi, devo fare qualcosa, non posso lasciarla nelle mani di quel pazzo, devo fare qualcosa, devo vederla e proteggerla, e lo farò a tutti i costi.

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Mark sbraita da più di mezz'ora con me, ma non accetto ragioni, stavolta l'avrò vinta io.

«No! Assolutamente no! È vero avete due giorni liberi da concerti, ma avete altri impegni qui in Russia, non puoi tornartene a Londra per due giorni.»

Ora che l'ho lasciato sfogare inizio io «Non me ne frega un cazzo! Senti Mark due giorni, ti chiedo solo questi due giorni, non ti ho mai chiesto nulla in questi anni, mai.» rispondo senza ragioni,

Non voglio ribattere su questo punto, ma i ragazzi per anni hanno preso permessi anche durate gli impegni, io mi sono concentrato sempre sul lavoro, sulla musica, ma Lily è in pericolo, domani è il suo compleanno, voglio farle una sorpresa.

THE GIRL CRUSH || H.S.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora