8.Affari

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L.A Aeroporto, di nuovo qui, questa volta sono con Niall e dopo esserci sparati un mega cheeseburger a testa mi ha portata nella sua nuova casa per farmela vedere e per occuparmi della parte burocratica, ovvero le scartoffie.

Mi aveva mostrato l’atto di vendita che aveva sottoscritto solo dopo il mio consenso via mail. Tanti atti di vendita possono essere falsi o comunque con qualche truffa o problemi di ogni tipo, quindi gli avevo detto di farmelo girare per dargli un occhiata.

«Eccoci qui!» è emozionato come chiunque che compra casa per la prima volta; ricordo quando io e le ragazze abbiamo firmato l’atto di vendita del nostro piccolo e malfamato appartamento, ne eravamo entusiaste.

Ovviamente era spettacolare, completamente bianca in legno tra il classico ed il moderno con un enorme piscina sul retro.

«Allora, ti piace?» mi domanda preoccupato.

Mi scrolla perché probabilmente sono rimasta come un idiota imbambolata.

«Mi chiedi se mi piace? Niall, è stupenda!? Dio quella piscina è enorme! E tutti questi divani che la contornano! È perfetta per le feste!»

Mi aggiro intorno estasiata.

Niall sorride per la mia reazione.

«Infatti è quello che avevo in mente, farò una festa per inaugurare la casa»

Mi volto verso di lui «Festa in piscina?»

«Si, festa in piscina!» urlo e lo abbraccio felice.

Torno subito dopo in hotel e decido che cosa mettere per la festa in piscina, opto per un costume intero, degli shorts a vita alta ed un semplice top.
Non ho ancora visto Harry, in realtà ancora non so come comportarmi con lui, gli ho detto che lo avrei aiutato, ma chissà se lui vuole veramente il mio aiuto.
Il suono di un messaggio.
"Sto venendo a prenderti, fatti trovare pronta
H"
Harry, già che idiota! Dovevo vedermi con lui per la trattativa di vendita, ma non posso presentarmi vestita in questo modo! 
Cerco un vestito e dei tacchi, tiro fuori dalla valigia mille indumenti, ma non riesco a far nulla perché dopo pochi minuti sento di nuovo il telefono squillare.
"Scendi"
Carino....
"Aspettami due minuti sono vestita per la festa in piscina, non ricordavo che saresti passato oggi."
Butto il telefono sul letto e riprendo a rovistare nella valigia, ma stavolta sento la suoneria. Mi avvicino e leggo il suo nome, Harry mi sta chiamando.
Senza pensare rispondo subito, anche se mi sento stranamente agitata.
«Harry»
«Lily scendi subito, non mi interessa come sei vestita.»
Che tono imponente e dispotico.
«No, devo cambiarmi, non posso andare a concludere un affare vestita con gli shorts!» ribatto lamentandomi.
«É casa mia, decido io se sei vestita in modo consono, e lo sei, visto che finito la trattativa dobbiamo andare alla festa in piscina da Niall.»
Parla lentamente, ma si sente che è spazientito.
Alzo gli occhi al cielo e prendo la borsa, non voglio stare a discutere con lui ulteriormente.
Sorpresa delle sorprese trovo un Harry Styles con una t-shirt bianca i Jeans neri strappati al ginocchio, i suoi inconfondibili stivaletti e Ray Ban neri
Poggiato su una moto, RESPIRA LILY.
Vedo alzarsi gli occhiali per fissarmi, mi sento a disagio, non amo stare con le gambe scoperte, non mi piace mettere in mostra il mio corpo, ma sarei stata ridicola vestita con dei pantaloni lunghi ad una festa in piscina.
Figuriamoci per un incontro di lavoro! 
«Ti rendi conto Harry!?» indico spazientita gli shorts, mi infastidisce parecchio che lui stia li immobile a fissarmi.
«Oh sì, mi rendo conto» dice spostandosi dalla moto.

Mi passa il casco, ma non ho idea di come metterlo, non sono mai salita su una moto, in realtà mi fanno anche paura.
«Non ho idea di come…» Harry fa un sorriso derisorio, ma per nulla sorpreso dal fatto che io non fossi pratica di caschi e moto.
Si avvicina e lo allaccia, è così vicino ed ora che si è tolto gli occhiali da sole posso vedere il verde dei suoi occhi che sotto il sole, assumono di almeno tre tonalità diverse.
Lo ringrazio e monta in moto, lo seguo e monto anche io, anche se sono già instabile ed incerta.
Non gli avrei comunque detto che me la stavo facendo sotto; mi viene in mente la voce di mia madre "Non andare mai in macchina o tantomeno in moto con gli sconosciuti, non sai mai come guidano!"
E già mamma sono in moto con praticamente uno sconosciuto, non so nulla di Harry, a parte il fatto che qualche volta si fa di cocaina.
Quindi non sono tranquilla per niente "sconosciuto e drogato, la mamma sarebbe fiera di me!"
«Lily ci sei?!» sento Harry chiamarmi solo ora, ma probabilmente è già da un po’ che lo fa, visto che si è accertato che lo stessi ascoltando girandosi verso di me.
«Si, scusami dicevi?»
«Tieniti stretta a me, e non lasciare la presa.» 
Forse ci metto troppo, perché lui prende la mia mano e la mette sul suo fianco. 
È la seconda volta che lo tocco, ma stavolta sembra diverso, se la prima volta nella mia camera è stato involontario e spontaneo sta volta mi sento un robot che viene guidato da Harry.
Questa volta c'è disagio ed imbarazzo, che metto da parte immediatamente quando sento la moto accendersi e partire.
Non mi importa più dell'imbarazzo o disagio, allaccio istintivamente le braccia intorno al suo bacino ed in questo modo sono costretta a poggiare la guancia sulla sua schiena.
Immediatamente lo sento irrigidirsi, ma subito dopo si rilassa, forse sorpreso dal mio gesto. Decido di rilassarmi e godere del panorama che mi sfreccia mentre passiamo per i quartieri più ricchi di Los Angeles.
Mi piace stare così vicina a lui, non so perché ma in un certo senso ne sento il bisogno, non riesco spiegarlo ancora a me stessa.
Comunque a me non piace Harry Styles, giusto?  

THE GIRL CRUSH || H.S.Where stories live. Discover now