CAPITOLO TRENTA QUATTRO. LINDA.

262 9 1
                                    


LA LAUREA (parte2)

Paolo era lì che mi guardava fra la gente che mi applaudiva. Non lo avevo invitato e non gli avevo detto nulla del giorno preciso che ci sarebbe stato il conseguimento. Qualcuno aveva agito alle mie spalle, qualcuno che tifava per noi. Mi scappò un sorriso e sostenni il suo sguardo. Aveva gli occhi che gli brillavano e sorrideva.

Presi tutto e andai verso i miei parenti venuti da giù per la laurea. Zii,nonna, mamma. C'erano anche Claudia, Max e Soraya un'amica di vecchia data che non vedevo quasi mai ma che sentivo spesso.

Mamma mi guardava aspettando che io dicessi qualcosa di rimando la guardai e capì che chi aveva spifferato tutto a Paolo della mia laurea era stata lei. Mamma tifava per Paolo. Mamma voleva che io e Paolo ritornassimo insieme e lo perdonassi. Mamma voleva rivedermi felice e sapeva che l'unica persona che poteva rendermi totalmente felice era lui.

Le sorrisi e le mimai un "grazie" lei mi accarezzò la guancia e lasciandomi un bacio su di essa mi disse in un sussurro: "Va da lui tesoro, è tuo. Io trattengo gli altri."

Ci pensai prima di fare un gesto del genere ma ero diretta già verso di lui. Paolo era già fuori dall'università e stava proseguendo verso la sua auto.

"Dottor Ferrari." urlai.

Lui si girò e mi guardò, quando fui vicina a lui mi disse:" Dottoressa Maltese, desidera qualcosa?" col suo sorriso che avrebbe fatto sciogliere tutti i ghiacciai del mondo.

"Si dottor Ferrari. Vorrei che lei rimanesse adesso qua con noi. So che non l'ho invitata e non sapeva nulla e che mia madre ha fatto tutto ma rimanga la prego." dissi le ultime parole in un sussurro.

Lui mi sorrise e mi lasciò una carezza sulla guancia. Chiusi gli occhi nel momento in cui il suo palmo della mano venne a contatto con la mia guancia. "Rimango solo se mi dai del tu. Sono Paolo, lo stesso che tre mesi fa era con te. Sono Paolo. Il Paolo di Linda che coccolava e amava o ama. Sono sempre io. Non sono cambiato." mi guardò negli occhi e si avvicinò a me sfiorandomi le labbra.

"Devi darmi del tempo Paolo ma tu rimani ti prego. Rimani accanto a me oggi. Poi dopo vedremo.." lo guardai e mi sorrise. Annuì e insieme ritornammo dentro.

Quando mamma ci vide sorrise e le scese una lacrima. Feci le foto con tutti, anche con Paolo. Mamma ne scattò sette tutte nella stessa posa:"Non si sa, in caso se ne cancellasse qualcuna" mi aveva risposto ridendo.

Papà non mi aveva nemmeno chiamata per congratularsi con me ma d'altronde lo immaginavo. Ero comunque felice così. Avevo tutta la mia famiglia accanto, i miei amici più cari e Paolo. Non sapevo come le cose sarebbero andate ma in quel momento eravamo insieme a festeggiare la Dottoressa Maltese.

"Facciamo un brindisi a Linda e al suo centodieci e lode" disse Max alzando il bicchiere pieno di spumante. Tutti alzammo i calici e bevemmo.

Dopo il pranzo organizzato in un piccolo ristorante Paolo chiese a mamma se potesse rapirmi e lei acconsentì.

"Vieni ti porto in un posto Linda." presi la sua mano e mi feci guidare. Andammo alla macchina e guidò per almeno tre quarti d'ora. Non feci domande, ascoltavamo la musica e iniziammo a cantare la canzone di Elisa insieme.

"Forse nemmeno lo so quello che sei per me,

quello che mi togli, quello che mi dai talmente tanto che è semplicemente non lo so vedere per intero, come l'universo.

Quello stato di euforia e di confusione,si di confusione quando trovi tutto quello che avevi perso.

E bruciare per te..."

Paolo si girò a guardarmi. E bruciare per te, continuai la canzone dentro di me.

Io bruciavo per Paolo. Il mio cuore bruciava per lui, il nostro amore bruciava. Eravamo una passione che doveva scoppiare eravamo un amore che avrebbe bruciato tutto.

Si fermò e non mi ero accorta che mi aveva aperto la portiera della macchina per poter scendere.

"Linda, dobbiamo scendere siamo arrivati." mi disse Paolo scuotendomi.

Io lo guardai scesi e feci l'unica cosa che volevo fare da tempo; lo baciai. Lo baciai con passione.

Stavo bruciando per lui. 

𝐼𝓁 𝓈𝒾𝓁𝑒𝓃𝓏𝒾𝑜 𝒹𝑒𝓁 𝓂𝒶𝓇𝑒.Where stories live. Discover now