CAPITOLO QUARANT'OTTO. LINDA.

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MENO DUE CAPITOLI ALLA FINE. 

DUE ANNI DOPO.

"In the name of the law he officially declared she a doctor in criminal law with 100 cum laude." mi ero ufficialmente laureata in diritto penale. Avevo conseguito la specializzazione in Australia, dove da sempre avrei voluto vivere. In questi due anni e mezzo erano successe parecchie cose.

Otto mesi dopo la partenza da Roma avevo terminato il mio percorso terapeutico per quanto riguardava la mia depressone. Avevo trovato un punto di equilibrio ed ero ritornata ad essere serena e a vivere.

Paolo ormai era un ricordo lontano. Non avevo saputo più niente di lui. Avevo chiuso i contatti e avevo espressamente detto a tutti di non voler sentir parlare di lui.

In Australia avevo imparato molte cose. Oltre ad aver studiato facevo dei piccoli safari con la protezione animali. Mi ero iscritta ad un corso per addestramento dei delfini e infine avevo conosciuto Liam.

Liam era un ragazzo di ventotto anni che veniva dagli Stati Uniti. Aveva conseguito anche lui la laurea ma in diritto civile.

Ci eravamo conosciuti al corso dei delfini. E così da cosa nasce cosa eravamo effettivamente diventati una coppia da un anno.

Mamma lo sapeva ed era felice. Era venuta da me almeno tre volte all'anno ed ora alla mia laurea era presente. Aveva studiato l'inglese e aveva preso lezioni solo per poter parlare benissimo in Australia e con Liam diceva lei. In realtà Liam sapeva l'Italiano perchè lo aveva studiato.

"Ehi mammina come va?" dissi al telefono parlando con Claudia.

Era diventata mamma. Aveva conosciuto un ragazzo e dopo tre mesi era rimasta incinta. Era nata Clelia ma erano felicissimi. La sua vita era piena di pappine, pannolini e rigurgiti. Io ero felicissima per lei.

"Bene panciona, tu invece quando nasce la mia piccola marmocchia?" disse ridendo.

"Grace sta bene nella pancia della sua mamma amica. Scalcia come non mai e sta benone. Mancano ancora due mesi lo sai."

Grace era la bambina che portavo in grembo. Liam fu felicissimo quando lo scoprimmo io un po' meno, più per paura che per altro.

Lui lavorava e guadagnava bene. Avevamo cominciato la nostra convivenza dopo solo cinque mesi di fidanzamento e la mia felicità era ormai arrivata alle stelle.

"Ora chiudo amica. Clelia mi reclama. Bye."

"Bye darling." le dissi.

Arrivò Liam che mi accarezzò la pancia e mi lasciò un lieve bacio. Eravamo felicissimi. Avevamo deciso che Grace sarebbe nata in Italia perchè lui voleva vivere lì. Il suo lavoro permetteva uno spostamento perciò programmammo tutto.

Avevo la mia vita e la mia famiglia ormai. Tornare in Italia non mi faceva paura. Liam sapeva tutto della mia vita glielo avevo raccontato e mi ero sentita più libera. Lui mi aveva raccontato altrettanto tutto e mi aveva portato anche a casa sua a conoscere i suoi. Gli Stati Uniti erano stati spettacolari mi ero innamorata ed era lì che sette mesi prima avevamo concepito Grace.

Il nome lo avevamo scelto perchè piaceva a entrambi e soprattutto perchè volevo che avesse un nome americano.

Avevamo scelto anche un secondo nome e Liam fu d'accordo. La mia bambina si sarebbe chiamata: Grace Rachele.

Glielo dovevo e con la sua mamma eravamo sempre in contatto. Aveva avuto un altro bambino, un altro maschietto. Lo aveva chiamato Giacomo.

La vita ci aveva sorriso ed io non potei che ringraziarla.

ANGOLO AUTRICE:

Eh già siamo a due anni dopo la rottura tra Paolo e Linda. E' successo di tutto ma ancora non avete visto bene tanto. Vi auguro una buona lettura. A domani col prossimo capitolo e chissà cosa vedremo...delle belle sicuramente!

𝐼𝓁 𝓈𝒾𝓁𝑒𝓃𝓏𝒾𝑜 𝒹𝑒𝓁 𝓂𝒶𝓇𝑒.Where stories live. Discover now