CAPITOLO QUARANTANOVE. LINDA

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MENO UNO AL CAPITOLO FINALE.

RITORNO.

Il ritorno a Roma fu veramente pesante. Le valigia, il trasloco, la residenza e tutte le carte burocratiche. Avevamo deciso che per un po' di tempo io e Liam saremmo stati nella casa con mamma finchè non avremmo trovato un appartamento per noi tre. Ormai dovevamo pensare che presto Grace sarebbe venuta al mondo e ci dovevamo già abituare all'idea.

Avevo anche sistemato le carte con la ginecologa che mi avrebbe seguita. La conoscevo, era un'amica di quando andavo in ospedale a fare clownterapia. Quando avevo chiamato Angela era stata felicissima di sentirmi e della notizia bomba. Fu entusiasta quando le dissi che avevo scelto lei per quanto riguardava le visite e il parto che ormai era alle porte. Parlammo anche del pediatra e arrivammo alla conclusione che ci avrei pensato.

Sapevo che Paolo era il miglior pediatra ma non sapevo cosa ne pensasse Liam. Volevo condividere con lui tutto. Lo amavo e mi ero resa conto che un amore così grande non l'avevo mai provato. Aveva azzerato tutto il mio passato, la mia sofferenza e soprattutto aveva ricostruito il mio cuore.

Andai in ospedale quella mattina, da sola, Liam doveva lavorare e sistemare alcune cose che lo riguardavano.

Alla reception c'era Mariella, l'infermiera che mi conosceva anch'essa bene. Quando mi vidde col pancione mi corse incontro ad abbracciarmi. Le raccontai tutto e poi mi accompagnò da Angela.

Angela quando mi vidde si emozionò. Avevo preso oltre venti chili e con la gravidanza ero arrivata a pesare sessanta chili che mi stavano a pennello. Mi rendevano radiosa e più serena.

Facemmo la visita, la bambina stava benone ed era già in posizione per poter venire al mondo.

"Allora Linda, cosa ne dici di un caffè?" mi disse Angela.

"Il caffè mi rende peperina Grace, vada per un thè verde in ghiaccio." dissi ridendo.

A braccetto andammo al bar. Mi chiese ancora del pediatra e alla fine si lasciò andare a delle confidenze.

"Sai Linda devo dirti alcune cose." il suo tono non mi piaceva pensavo si trattasse della mia bambina.

"Dimmi Angela, c'è qualcosa che non va nella mia gravidanza?" le dissi con tono preoccupato.

"Ma no Linda. La tua bambina è sana come un pesce sta benissimo. Si tratta di altro. E con altro intendo Paolo." tirai un sospiro di sollievo e le feci cenno di continuare. Tutto quello che aveva da dirmi non era preoccupante.

"Ha una compagna. So come sei stata alla fine della vostra storia. Ed anche lui è stato male. E' stato da una specialista. Per un anno. Ed è lì che si è innamorato della sua dottoressa. Si sono conosciuti ed ora convivono. Volevo dirtelo io perchè non volevo che quando lo vedessi ci rimanessi male."

Sorrisi. "Angela, io sono felicissima per lui. Sono contenta abbia trovato qualcuno con cui condividere la sua vita. Io adesso sono felicissima della mia famiglia, di Liam e della mia esperienza. Sono super contenta. Forse comunque Liam vorrebbe lui come pediatra di Grace."

Angela sorrise e mi disse che Liam le sembrava un bravissimo ragazzo e abbastanza maturo.

Liam mi aveva parlato di questa possibilità. Voleva il miglior pediatra per nostra figlia e se Paolo era l'unico, allora lui avrebbe curato la nostra bambina.

"Angela..." eccola quella voce che non sentivo da due anni.

"Paolo." disse lei con un sorriso imbarazzato. Io ero di spalle e lui non mi aveva riconosciuto.

Quando si avvicinò rimase con lo sguardo su Angela finchè non mi vidde.

"Linda?" mi domandò con un tono alquanto incerto.

"Già proprio io dottor Ferrari. Piacere di rivederla."

"Ma tu sei..."disse sorpreso

"Incinta?" dissi io sorridendo sotto i baffi.

"Beh congratulazioni. Sono molto felice per te."

"Grazie Paolo, anche io per te. Era giusto così."

Lui andò via sorridendo ed io anche. La mia bambina avrebbe avuto il miglior pediatra di Roma.

𝐼𝓁 𝓈𝒾𝓁𝑒𝓃𝓏𝒾𝑜 𝒹𝑒𝓁 𝓂𝒶𝓇𝑒.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon