XXVI: Occhio azzurro

1.1K 82 15
                                    

"Guardati dall'occhio azzurro."

L'avvertimento datogli da Ryr durante il ricevimento era rimasto intrappolato tra i pensieri di Taron come una farfalla in una ragnatela; poche parole, criptiche e forse senza alcun senso, ma avevano risvegliato un cupo senso di inquietudine, difficile da mettere a tacere. Oltretutto, il racconto con cui Pyr aveva dimostrato a lui e a Mistiss quanto fosse profondo il tedio che gravava sul sovrano aveva acuito la sensazione.

"Voi lo sapete che Cain è sempre annoiato, eh?" aveva detto Pyr, lanciando agli interlocutori un'occhiata furba. "Così annoiato che talvolta accoglie chi gli ha chiesto un'udienza tutto nudo, solo per vedere cosa accadrà."

Davanti a una simile affermazione il colorito del volto di Mistiss aveva assunto una delicata sfumatura rossastra, mentre lui non aveva potuto far altro che sogghignare davanti alla pazzia del sovrano. L'alternativa, sarebbe stata disperarsi.

"Molte donne reagiscono come te, Colombella" aveva concluso Ryr, stringendole la spalla. "Arrossiscono a tremano, quasi si trovassero davanti a un dio, mentre Cain e l'occhio giallo se la ridono di gusto."

Occhio giallo e occhio azzurro.

Taron non riusciva a comprendere cosa significasse il distinguerli. Aveva dato per scontato che il sovrano del Laeiros fosse un essere umano tanto quanto lui, e il suo aspetto pareva una conferma a simili supposizioni, ma le allusioni dei due cirment l'avevano portato a pensare che, forse, si era sempre sbagliato.

"Ma come potrebbe essere altro?" pensò, osservandolo mentre era seduto davanti a lui. Teneva i gomiti piantati sulla scrivania in noce e il bel viso sostenuto dai palmi delle mani, mostrandosi in una posizione che aveva ben poco di signorile, mentre gli occhi eterocromi scrutavano il gruppo al suo cospetto con malcelato interesse.

"Parlatemi degli importanti sviluppi" disse con un sospiro, tornando ad appoggiarsi sullo schienale, mentre la mano destra accarezzava il mento rasato alla perfezione. "Cosa sta accadendo sul continente?"

Ryr, insieme al fratello alle spalle di Taron e Mistiss, che invece occupavano due sedie posizionate dal lato opposto del tavolo rispetto al sovrano, cominciò a raccontare dell'improvvisa e quanto mai interessante caduta di Myrer, soffermandosi sulle informazioni raccolte nei villaggi visitati durante il viaggio attraverso la pianura di Feluss. Correvano voci sul ritorno dei dragonieri e sul fatto che Everett sarebbe sceso ancora una volta in guerra per concludere ciò a cui aveva dato inizio.

Cain interruppe l'altro con un semplice gesto della mano, alzando anche un sopracciglio. "Non vedo come questo possa essermi utile."

"Credo, mio sovrano, che il giovane Enkel potrà illuminarvi meglio di me" replicò Ryr, chinando il capo. "I motivi che hanno spinto il tiranno a un simile gesto sono quantomai... interessanti."

L'uomo si girò verso Taron, l'espressione incuriosita, e gli fece cenno di parlare.

"Temo che con la mia successiva affermazione potrei risultare esagerato ai vostri occhi, forse addirittura arrogante, ma la caduta di Myrer è iniziata a causa mia" disse il giovane, deglutendo. Riuscì a fatica a sostenere lo sguardo del sovrano, il cui occhio azzurro lo scrutava attento, facendolo rabbrividire. "O almeno, sarebbe meglio dire a causa di una mia azione... Credo siate a conoscenza della visita condotta da Everett alle Cinque Città, lo scorso inverno."

Il sovrano annuì con un lieve cenno del capo, tenendo gli occhi fissi su di lui come un predatore davanti alla prossima vittima. Taron trasse un respiro profondo e lanciò una rapida occhiata a Mistiss, che invece lo incoraggiò a proseguire con un piccolo sorriso.

"Ho fatto fuggire un'orfana" concluse.

Cain alzò solo un sopracciglio, all'apparenza per nulla impressionato da una simile affermazione. "Per quale motivo dovrebbe interessarmi?"

HydrusTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang