· Postfazione, ringraziamenti e quel che resta ·

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Dieci anni pieni.

È questo il tempo che mi hanno rubato Nives e i vari personaggi che popolano Hydrus. Non che li abbia trascorsi tutti a scrivere solo e soltanto questo, per carità, o in generale anche solo a scrivere – durante il periodo del liceo era già tanto se leggevo –, però è adesso, a dicembre 2022, che arrivo a metterci un punto definitivo. Perché è anche bene riconoscere quando è arrivato il momento di salutarsi, no?

Chi mi segue ormai da più tempo dovrebbe aver capito una cosa di me: che le mie storie finiscono come devono finire

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Chi mi segue ormai da più tempo dovrebbe aver capito una cosa di me: che le mie storie finiscono come devono finire. Un tempo, durante prima e terribile stesura, per un attimo ero addirittura arrivata a immaginare una conclusione in cui Nives e Taron avrebbero vinto contro Everett, ma mi sono resa conto subito dopo che non sarebbe stato giusto, che loro non potevano farcela, da cui la mia scelta di far morire il protagonista maschile – idea che non è mai vacillata nel corso degli anni successivi, povero lui. E poi, diciamocelo, ho sempre tifato più per Everett e per Cain.

Anche durante quest'ultima stesura – la quarta / quinta, a un certo punto diventa difficile tenere il conto – ero sicura che il la linea del traguardo sarebbe stato sempre lì. Non poteva essere diverso. Certo, sono cambiate alcune cose nel mentre, ma sono più che altro dettagli che grandi modifiche strutturali a una trama che va ancora nella stessa direzione: lo scontro tra grandi ideali utopici e poco realistici con la dura legge del più forte. Che non si può dire che abbia perso.

Fa un certo effetto essere qui di nuovo, comunque

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Fa un certo effetto essere qui di nuovo, comunque. Hydrus è il primo approccio a un ""romanzo"" in cui mi sia mai lanciata, e ogni stesura mi ha insegnato qualcosa che spero di aver riversato nei miei altri lavori.

Quando mi sono approcciata a Wattpad non ero particolarmente sicura che sarei riuscita a finirla a causa della mia incapacità di bilanciare la vita (e le grane) di tutti i giorni con la scrittura, così come temevo di ritrovarmi ancora una volta senza idee e voglia di continuare. Invece ho imparato, e le 490 cartelle della precedente versione sono una bella testimonianza di tenacia e sudore.

Le 559 di questa rappresentano il mio imparare a dare uniformità, a non cadere nei cliché, a togliere ripetizioni di parole e concetti, a non perdere secondari in giro per la trama... ad approcciare una riscrittura che è stata tale fin dall'inizio e che mi ha fatta imprecare tra i denti più e più volte contro le mie manie di perfezionismo.

Che poi questa storia non è perfetta, tutt'altro, però penso di essere arrivata a un punto in cui anche il mio desiderio di dare il meglio non abbia più niente da ridire.

A questo punto, rimane solo da rispondere all'annosa domanda che (immagino) alcuni tra i lettori arrivati fin qua si saranno posti:

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A questo punto, rimane solo da rispondere all'annosa domanda che (immagino) alcuni tra i lettori arrivati fin qua si saranno posti:

E ora che hai finito? Ci sarà qualcos'altro legato a Hydrus?

Non ho mai pensato di scrivere un seguito, nonostante il finale sia abbastanza aperto come struttura, mentre l'idea di un prequel con protagonista Everett e i dragonieri mi ha più volte solleticato la testa – e infatti da qualche parte nel computer esiste un orrendo prologo che ho scritto anni fa. Tuttavia, non so se andrò mai ad affrontare questo progetto o meno per il semplice fatto che adesso sono interessata ad altro.

Oltre a tutte le storie più normali e semplici che riempiono il mio profilo, a cui si aggiunge un approccio strampalato – e da me molto amato – alla fantascienza, ho avuto modo di lavorare offline a un altro fantasy in una maniera un po' diversa dal solito; invece, i progetti che mi tentano di più al momento cadono (ancora) nella fantascienza e nella narrativa generale. Sarà anche che sono lontana da casa e ho bisogno di scrivere qualcosa che mi ricordi cosa ho lasciato in Italia.

Se davvero siete curiosi di leggere altro legato a Hydrus, quindi, il mio consiglio rimane quello di dare una possibilità alle storie brevi contenute in Storie da Hydrus – che, tra l'altro, potrebbero guadagnare un paio di aggiornamenti nei prossimi mesi, visto che sto lavorando su qualche one-shot come esercizio.

Se davvero siete curiosi di leggere altro legato a Hydrus, quindi, il mio consiglio rimane quello di dare una possibilità alle storie brevi contenute in Storie da Hydrus – che, tra l'altro, potrebbero guadagnare un paio di aggiornamenti nei prossi...

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Diciamo che, arrivata a questo punto, devo fermarmi un attimo per fare un ultimo e doveroso ringraziamento a voi lettori. Silenti o chiacchieroni, appena arrivati o qui da anni, siete stati un appoggio per me fondamentale e io vi ringrazio. Difficilmente le storie esistono senza qualcuno che le legge, e voi siete stati preziosi.

Grazie, di cuore.

Rebecca

HydrusWhere stories live. Discover now