55

2.5K 66 9
                                    




Mia's point of view

«Cavolo, Lily credi che vada bene per una serata come questa?» piagnucolai, scostandomi da dinanzi allo specchio sul quale ci ero stata per ben mezz'ora.

«Mia, guardami! È favoloso, fidati di me ok?Ora lasciati finire l'acconciatura»

«Soltanto un'altra volta poi giuro che la smetto» misi giunte le mani e mi diressi ancora una volta dinanzi allo specchio dopo che la moglie di mio fratello alzò per l'ennesima volta esausta gli occhi al cielo.

Il vestito, interamente color oro, era lungo fino ai pieni composto da una gonna abbastanza ampia, leggermente plissettata, infine un corpetto rigido a forma di cuore. Quel colore si abbinava perfettamente ai capelli color rame, i sandali dal tacco dieci erano neri scoperti sul collo del piede e adornata da lacci e stringe intrecciati a tenere salda ma tomaia.

 Quel colore si abbinava perfettamente ai capelli color rame, i sandali dal tacco dieci erano neri scoperti sul collo del piede e adornata da lacci e stringe intrecciati a tenere salda ma tomaia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Tirai un lungo sospiro, mi girai su un fianco poi sull'altro e infine dissi fra me e me "puoi farcela" chiusi la porta alle mie spalle e mi diressi da Lil, ormai spazientita.

«Ora sta ferma qui!» rise leggermente, mentre mi sedetti sulla sedia della suo comò e prese fra le mani un pettine.

Dopo l'acconciatura passò al makeup, mi proibì di vedermi allo specchio prima del risultato. Dopo una spennellata qua e la, mi consegnò un paio di orecchini con alcuni pendenti luminosi sui toni del nero, li inserì ai lobi e in pre dal batticure le chiesi se potevo finalmente guardarmi, lei battendo le mani entusisata mi rispose di si. Non appena mi presentai dinanzi allo specchio, ne rimasi sbalordita: gli occhi erano contornati da una perfetta sfumatura e ombreggiautra nera anche leggermente dorata. Le labbra erano dipinte da una tita labbra color carne e del fard era steso perfettamnete sulle mie gote. I capelli erano sollevati in un morbido chiognon, con delle piccole ciocche lasciate ribelli ai lati delle orecchie. Mi osservai per bene, dopo qualche istante capii che in realtà quella ragazzina impulsiva e piena di amore era diventata una donna, quella coraggiosa donna che combatteva per le cose che amava, che piangeva e rideva, si arrabbiava e perdonava. Sorrisi, per poi abbracciare forte Lil.

«Ti voglio bene, e sono magnifica soltanto grazie a te» le sussurrai, quasi con le lacrime agli occhi.

«Tu sei magnifica dentro tesoro, ed ora va altrimenti farai tardi» mi strofinò le braccia con fare materno.

«Oh, ho dimenticato una cosa importantissima torno subito» misi la mano alla fronte.

Che sbadata

Lil mi guardò stranita, rientrai di fretta e furia in camera mia frugai un po' in giro poi finalmente trovai quella busticina bianca piegata sul comodino.

«Eccolo!» esclamai, soddisfatta lo inserì nella mia clutch e in pre dal panico con le farfalle che avevo nello stomaco, mi decisi a scendere la lunga rampa di scala per raggiungere il piano terra.

TWENTY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora