Capitolo XI: Un passo avanti e due indietro

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Tenevo il cellulare premuto all'orecchio grazie all'aiuto della spalla mentre lavavo i piatti della cena. Luna si strusciava tra le mie caviglie in cerca di coccole, ma in quel momento mi era un po' difficile. Quando dissi a mia mamma e a mia sorella del gatto ne furono contentissime, non vedevano l'ora di conoscere la piccola Luna. Da quando Yoongi me l'aveva portata aveva messo su peso fortunatamente, e l'avevo anche portata a fare tutti i vaccini necessari. Mia sorella era molto curiosa di sapere di più su Yoongi, gliene avevo già parlato qualche volta, sia a lei che a mamma, ma non mi piaceva dilungarmi per telefono. Volevo aspettare di essere a casa per parlargliene un po' meglio, magari sotto la nostra mega coperta pelosa con della cioccolata calda in mano, come quando vivevamo ancora insieme.

<<La mamma è lì con te?>> chiesi a mia sorella all'altro capo.

<<Sta guardando Hwarang con Suho, quei due sono peggio delle adolescenti!>> esclamò esasperata.

<<Vorrei essere lì a godermi la scena.>> ridacchiai immaginando l'adorabile quadretto. Mia mamma adorava Suho, letteralmente, era il suo complice e si alleavano spesso contro Sun Mi, soprattutto quando si trattava di scegliere kdrama da guardare.

<<Quando torni a casa? Ci manchi, e poi ci sono un sacco di cose di cui ti devo parlare!>> piagnucolò. Sorrisi intenerita, a volte sembrava lei la piccola di casa.

<<Ho da lavorare la vigilia, ma per Natale sarò a casa, promesso Unnie.>> le spiegai cercando di tirarle su il morale. Mi mancava casa, ma non potevo esimermi dallo svolgere il mio turno, così strinsi i denti. Fino a capodanno sarei comunque stata con loro.

<<Mh, va bene. Adesso vado, quei due hanno messo in pausa e mi stanno aspettando.>> rispose Mi Sun. Sentì in sottofondo le voci di quei due salutarmi a squarciagola. Sorrisi mentre mi asciugavo le mani.

<<Dai un bacio a tutti, e dì alla mamma di riguardarsi.>> feci a mia sorella per poi riattaccare. Mi preparai in fretta per il turno che sarebbe cominciato di lì a due ore: misi jeans e una felpa rossa, mi coprì per bene e, dopo qualche coccola a Luna, uscì pronta per un'altra serata lavorativa. Yoongi naturalmente era già arrivato anche se di lui non vi era traccia da nessuna parte. Appesi giacca e cappello all'attaccapanni afferrando e cominciando ad indossare grembiule e cappello con la visiera. Improvvisamente un respiro pesante dietro di me, a pochi centimetri dal mio orecchio mi fece sussultare ed emettere un gridolino.<<Oh... aish mi hai spaventata!>> esclamai ad uno Yoongi compiaciuto. Misi una mano sul cuore che martellava nel petto.

<<Come sei suscettibile.>> commentò segretamente divertito.

<<Non ti avevo sentito entrare.>> risposi secca.

<<Ehi ragazzi.>> ci salutò Youngbae facendo capolino dal corridoio. Gli sorrisi mentre Yoongi rimase immobile davanti a me. Notai solo in quel momento quanto fosse vicino.

<<Ciao Youngbae!>> lo salutai con la mano.

<<Cavolo che puntualità, è successo qualcosa?>> domandò Yoongi con poco velato sarcasmo. Youngbae parve infastidito, solitamente lo lasciava perdere, non ribatteva mai, ma stavolta lo fulminò.

<<Cavolo che acidità, a te non è successo proprio niente invece.>> rispose a tono. Avrei voluto ridere, la faccia di Yoongi fu impagabile. Se avessi avuto il cellulare a portata di mano sicuramente avrei scattato una fotografia.

<<Ehm... come è andata la settimana?>> chiesi nel tentativo di alleggerire la tensione e sviare l'argomento.

<<Tutto okay, la tua mano invece? Come va?>> fortunatamente Youngbae mi resse subito il gioco mentre naturalmente Yoongi rimase a fissarlo sperando probabilmente di riuscirlo ad incenerire sul posto.

•First Love• M.YgWhere stories live. Discover now