Speciale: #GetwellsoonYoongi

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Le sette del mattino. Balzai in piedi pronta a cominciare un'altra giornata piena di cose da fare. Scostai delicatamente il braccio di Yoongi dalla mia vita per non svegliarlo. Non aveva sentito la sveglia... ma chi prendiamo in giro? Yoongi seppur dormiglione aveva il sonno leggero, quindi probabilmente la stava soltanto ignorando. Decisi di concedergli altri cinque minuti dato che sapevo bene quanto odiasse svegliarsi presto, e mi diressi in bagno per fare una doccia veloce e prepararmi per andare a lavoro. Quando tornai in camera mi aspettavo di trovare il letto vuoto dato che solitamente Yoongi non riusciva a stare per più di cinque minuti a letto senza di me (ovviamente non lo avrebbe mai ammesso), tuttavia con mia grande sorpresa lo trovai ancora lì raggomitolato tra le coperte. Feci un sorriso intenerito, era così adorabile che svegliarlo mi sembrava un sacrilegio, ma anche lui aveva delle cose da fare prima del lavoro. <<Sveglia dormiglione.>> dissi mentre prendevo i vestiti dall'armadio. Silenzio. Roteai gli occhi con un piccolo sorriso divertito, Yoongi sapeva essere proprio un pigrone quando ci si metteva. <<Yoongi?>> lo chiamai mentre indossavo una felpa grigia e dei leggins neri. Mi avvicinai al suo lato del letto sbirciando da sopra la sua spalla per poter vedere il suo viso emergere dalle coperte. <<Non posso credere che tu stia ancora dormendo, ieri siamo crollati alle nove di sera.>>  dissi aggrottando le sopracciglia scioccata. Era caduto in letargo per caso? A quelle parole lo vidi muoversi e girarsi verso di me, con gli occhi ancora chiusi.

<<Mmmhhh Cho...>> mormorò nel sonno. Mi sciolsi all'istante e mi sedetti sul bordo del letto osservando il suo viso con aria adorante. Le ciglia scure gettavano ombre sugli zigomi, i capelli color della neve sparsi sul cuscino e sulla fronte, le labbra piccole e piene schiuse e il piccolo naso dalla forma delicata.

<<Ehi, pigrone.>> sussurrai notando che aveva le guance leggermente arrossate. I suoi occhi felini e scuri si aprirono lentamente catturando i miei facendomi sentire piccola. Allungai una mano per carezzare il suo viso, ma non appena lo feci sgranai gli occhi. <<Yoongi ma... tu scotti!>> esclamai preoccupata. Le sue labbra si piegarono in un ghigno mentre una delle sue mani si posava sulla mia coscia.

<<Anche tu piccola.>> disse con voce roca. Ignorai il suo commento scuotendo la testa.

<<Yoongi hai la febbre alta.>> asserì scuotendo la testa. Mi prese la mano che stava sulla sua guancia per poi lasciarvi sopra un bacio delicato.

<<Sto bene, ho solo bisogno di dormire.>> disse sistemandosi meglio sul cuscino. <<Va pure a lavoro.>>

<<Non se ne parla nemmeno, resto qui a prendermi cura di te.>> feci categorica, non lo avrei mai lasciato a casa da solo con la febbre così alta, il lavoro poteva attendere per un giorno.

<<Cocciuta.>> ridacchiò Yoongi. Gli feci una linguaccia per poi lasciargli un bacio sulla fronte bollente. Telefonai velocemente al signor Song per avvertirlo che quel giorno sarei rimasta a casa poichè Yoongi era ammalato. Il signor Song era sempre comprensivo e disponibile, perciò non ebbe alcun problema a portare avanti il negozio da solo per un giorno. Tornata in camera da letto mi sedetti nuovamente sul bordo del materasso, vicino a Yoongi che sembrava avere delle difficoltà a causa di qualche colpo di tosse.

<<Yoongi... riesci a metterti seduto? Così posso sistemarti il cuscino.>> gli domandai piano passando le dita tra i suoi capelli morbidi. Si mise lentamente a sedere con un grugnito e gli sistemai il cuscino dietro la schiena in modo tale che potesse stare comodo. Yoongi lasciò andare il capo contro la testiera del letto giocherellando con le mie dita in modo carino. Cominciavo a sospettare che fosse la febbre a renderlo così tenero.

<<Voglio il mio preferito.>> mormorò guardandomi con gli occhi lucidi a causa della febbre. Ridacchiai e andai a recuperare dal divano il cuscino massaggiante che gli avevo regalato per Natale. Sospettavo che amasse quel cuscino più di me, lo aveva sempre al collo quando riposava sul divano e non permetteva a nessuno di toccarlo, nemmeno ad Hoseok che era il suo migliore amico. Tornai in camera e il suo sguardo si illuminò come quello di un bambino con il suo giocattolo preferito. Glielo sistemai attorno al collo e lui sospirò sorridendomi lievemente.

•First Love• M.YgWhere stories live. Discover now