Capitolo XII: Raggio di sole

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Camminava svogliatamente per le strade con le mani dentro le tasche del giubbotto in cerca di un po' di calore. Il fatto era che Cho-Hee non aveva mai sopportato i guanti, nemmeno da bambina, cosa che faceva disperare sue madre perchè puntualmente si beccava qualche malanno. Dicembre era arrivato in tutta la sua prepotenza, le strade erano decorate da candidi mucchietti di neve pallida, il cielo aveva assunto quel colore plumbeo che faceva presagire nevicate per il resto della giornata. A Cho-Hee era sempre piaciuto il Natale, con i suoi profumi, la sua atmosfera di tepore familiare, gioia, spensieratezza e le luci, tutte quelle piccole scintille dorate che illuminavano la città rendendo l'atmosfera a dir poco magica. La ragazza avrebbe fatto di tutto pur di non andare a lavoro quella sera, avrebbe voluto soffermarsi a guardare le vetrine dei negozi addobbate, sedersi al tavolo di qualche piccola caffetteria a sorseggiare cioccolata calda, sfogliare le pagine di un libro sulla morbida poltrona di pelle che stava vicino al divano di casa sua, magari con Luna sulle ginocchia a farle le fusa. Alla ragazza lavorare e darsi da fare non era mai dispiaciuto, specialmente se pensava a che scopo faceva tutto quello, ma quella sera proprio non le andava di vedere quegli occhi felini e scuri, di sentire la sua voce profonda e roca. Riusciva sempre a deluderla in qualche modo, e a Cho-Hee dispiaceva non solo perchè ormai credeva che avessero oltrepassato quella fase del loro strano rapporto, ma perchè in cuor suo si sentiva ferita. Yoongi era l'unica persona con cui avesse legato veramente da quando si era trasferita, l'unica che anche se poco, si era in qualche modo preso cura di lei, l'unica con cui avesse fatto veramente amicizia. Ma allora, se si trattava solo di semplice amicizia, perchè Cho-Hee continuava a sentire quel piccolo fastidioso spillo trafiggerle il cuore al pensiero del suo comportamento deplorevole nei suoi confronti? Perchè era talmente tanto l'amaro in bocca da non averle permesso di chiudere occhio tutta la notte?

Non fece in tempo a darsi risposte che senza accorgersene era già giunta a destinazione. Mise una mano sulla maniglia e, dopo un pesante sospiro, entrò all'interno del caldo locale. Notò con la coda dell'occhio Yoongi già al bancone alzare subito la testa per incrociare il suo sguardo, sguardo che lei non gli rivolse minimamente. Si avviò a passo svelto a posare le sue cose sperando che non la seguisse. E il ragazzo non lo fece, non perchè non volesse, ma perchè non aveva il coraggio di guardarla in faccia dopo essersi comportato da bambino di cinque anni. Eppure tra i due, era lui che ne aveva di più, ma si comportava dimostrando il contrario, questo lui lo sapeva. Questa volta non sarebbe bastato scusarsi o regalarle un gatto. Si chiese se forse non sarebbe stato meglio lasciar perdere e basta.

La vide spuntare dopo qualche minuto con i lunghi capelli corvini legati in una coda di cavallo, senza il solito berretto e con il grembiule stretto in vita. La ragazza si mise subito a lavoro perchè era convinta che prima avrebbe cominciato, prima avrebbe finito e sarebbe potuta tornare nella sua confortevole casetta. Tra i due la tensione poteva tagliarsi con il coltello, nessuno parlava e nessuno aveva intenzione di farlo. Cho-Hee desiderò ci fosse Youngbae a tenerle compagnia, ma aveva mandato un messaggio dicendo di avere avuto un contrattempo e che sarebbe venuto all'ora dell'apertura. A Cho-Hee dunque non rimase che lucidare i bicchieri cercando di ignorare le continue occhiate fugaci che Yoongi le riservava di tanto in tanto.

Mentre era intenta a svolgere le sue solite mansioni, la porta si aprì facendola sussultare e rivelando un ragazzo dai capelli di un arancione acceso. Rivolse subito un sorriso luminoso alla ragazza e quest'ultima non potè non notare che avesse la forma di un cuore. Non seppe come spiegarlo, ma quel sorriso la mise di buon umore spingendola a sorridere a sua volta. Aveva gli zigomi alti e paffuti e sembrava più alto rispetto a Yoongi.

<<Ciao, posso avere un bicchiere d'acqua?>> chiese avvicinandosi e parlando con tono allegro. Il suo volto continuò ad ospitare quel grandissimo sorriso, sembrava che un raggio di sole avesse squarciato quel cielo plumbeo e scuro della sera, entrando nel locale e inondandolo di luce.

•First Love• M.YgWhere stories live. Discover now