Capitolo XXXI: Ghiaccio

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Yoongi's POV

Jin e Namjoon ci avevano invitati a dormire a casa loro. Namjoon aveva detto che il motivo era che non lo facevamo da molto tempo, ma in fondo sapevo che lo avevano fatto perché avevano saputo da Hoseok quello che era successo con Cho-Hee, perciò il loro intento era quello di tirarmi su il morale.
Stavo fiaccamente seduto sul divano insieme a Jimin giocherellando con le frange di un cuscino osservando Jungkook e Taehyung cercare di insegnare ad Hoseok e Namjoon a giocare a Overwatch. Il mio intento era quello di dormire, ma non ci riuscì. Per tutta la serata avevo avuto un brutto presentimento, non sapevo esattamente come spiegarlo.
Jungkook fece partire il videogame e iniziò una partita con Hoseok che entrò subito nel panico non sapendo bene come giocare e cominciò ad emettere i suoi soliti versi striduli e i suoi effetti sonori. In altre circostanze avrei anche riso a quella scena, ma non riuscivo proprio ad essere allegro per tanti motivi.
Hoseok rinunciò a giocare quasi subito e Jungkook mise in pausa il gioco.

<<Non sono proprio capace, vuoi giocare tu hyung?>> mi domandò voltandosi verso di me. Feci segno di non con la testa. Tutti mi guardarono un po' preoccupati e in un certo senso la cosa mi fece sentire sia in colpa sia irritato, non sopportavo essere compatito, avrei preferito essere ignorato e basta.
Namjoon aprì la bocca per dire qualcosa, ma il mio cellulare squillò improvvisamente facendo sobbalzare Jimin al mio fianco. Lo afferrai dalla tasca e lessi il nome un paio di volte per rendermi conto di chi mi stesse chiamando. Agitato mi alzai di scatto allontanandomi in un'altra stanza e premetti alla svelta il tasto verde.
Mi si seccò la bocca, non sapevo bene cosa dire.

<<Cho-Hee?>> feci con la voce che mi tremava. Dati i recenti avvenimenti una sua telefonata non me la sarei mai aspettata, ma ciò che mi fece andare in tilt il cervello furono i singhiozzi che udì provenire da lei.

<<Yoongi.... scusa non sapevo chi chiamare.>> singhiozzò con voce tirata. Sentì un doloroso nodo allo stomaco nell'udire la sua voce disperata pronunciare il mio nome.

<<Cosa succede? Stai piangendo?>> domandai allarmato percependo che fosse successo qualcosa. Il non sapere cosa di preciso mi stava facendo letteralmente impazzire.

<<I-io... io non so dove sono... ho freddo e c'è buio... Yoongi aiutami ti-ti prego....>>

No POV

A quelle parole il ragazzo si pietrificò sul posto, la paura lo assalì e la sua mente cominciò ad immaginare tutti i possibili scenari negativi in cui la ragazza avrebbe potuto trovarsi. Dopodiché le sue gambe si mossero alla velocità della luce senza che lui se ne rendesse conto. Con ancora il cellulare all'orecchio, si precipitò fuori dalla stanza passando per il salotto dove i suoi amici si voltarono a guardarlo confusi e un po' preoccupati dalla sua espressione. Namjoon si avvicinò a lui inarcando un sopracciglio, ma Yoongi non vedeva più niente e nessuno, la sua mente era concentrata sulla ragazza che stava piangendo al telefono, che probabilmente si trovava in pericolo e che stava chiedendo il suo aiuto.

<<Arrivo okay? Tu stai calma e dimmi dove sei.>> le disse prendendo le chiavi della macchina di Hoseok e uscendo dall'abitazione correndo.
Cho-Hee intanto si guardò intorno con gli occhi sgranati e gonfi di lacrime.

<<Non lo so... è tutto buio, non c'è niente qui intorno.>> rispose stringendosi le ginocchia al petto in cerca di calore. Facevano -10 gradi e se Yoongi non fosse arrivato in tempo sarebbe morta assiderata nel giro di pochi minuti. Non sentiva più le mani ormai, nè le dita dei piedi e il suo fiato si condensava in piccole nuvole bianche.

<<Niente? Nemmeno una luce? Qualche casa? Un negozio?>> le domandò il menta sempre più confuso e allarmato mentre girava la chiave nel cruscotto e partiva ignorando qualsiasi limite di velocità e segnale stradale.
Cho-Hee cercò di calmarsi per aiutare Yoongi a trovarla, così provò ad individuare dei punti di riferimento da potergli indicare.

•First Love• M.YgDove le storie prendono vita. Scoprilo ora