Capitolo XXII: Baci rubati

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Cho-Hee's POV

Quando quella mattina ripresi coscienza dopo un sonno profondo, mi girai sull'altro fianco e aprì gli occhi, la prima cosa che vidi fu il viso addormentato di Min Yoongi. E il primo infarto della giornata era andato, in senso buono naturalmente. Avevo un suo braccio morbidamente allacciato alla mia vita e non avevo idea di come ci fosse finito lì. Scrutai il suo viso rilassato: i lividi erano meno arrossati rispetto alla sera prima e il labbro meno gonfio. Notai che le sue ciglia erano più lunghe di quanto immaginassi, folte e scure così da intensificare ancora di più il suo sguardo felino che ogni volta mi faceva sentire piccolissima al suo cospetto. Mi spostai sui suoi capelli corvini sparsi sul cuscino, lisci e lucidi e sempre spettinati, le orecchie piccole e bianche, la mascella definita e in fine le labbra, il mio punto debole dopo gli occhi. Piccole e piene, rosee e leggermente dischiuse rilasciavano piccoli sbuffi mentre il suo petto si alzava e abbassava regolarmente. Era ancora nudo. Al solo pensiero avvampai. Non osai abbassare lo sguardo, sia per l'imbarazzo, sia perché non sopportavo la vista di quei segni violacei. Ripensai alla sera precedente e un brivido mi fece tremare. Serrai gli occhi cercando di rimpiazzare le immagini brutte con quelle belle, ma la vista di Donghan sopra Yoongi continuava a prevalere purtroppo. Un altro brivido, come era accaduto nel sogno che avevo fatto qualche settimana prima. Smisi di tremare quando la presa di Yoongi sulla mia vita si intensificò e lui si mosse nel sonno avvicinando maggiormente i nostri corpi. Il suo calore mi rilassò e riaprì gli occhi tornando su di lui. Era davvero bellissimo con i fiochi raggi di sole che illuminavano la pelle della sua spalla e in parte il suo collo e il suo orecchio sinistro. Fissai insistentemente la sua bocca chiedendomi cosa sarebbe successo se gli avessi rubato un piccolo ed innocente bacio, giusto per riassaporare quelle labbra perfette. Lentamente e cercando di non svegliarlo sgusciai fuori dalla sua presa e sostenni il mio peso sull'avambraccio per poi piegarmi su di lui. Tenni lo sguardo fisso su di lui per captare qualsiasi possibile movimento, poi lentamente posai le mie labbra sulle sue regalandomi un assaggio delicato di "Yoongi" e menta. Avrei voluto baciarle per sempre, ma non potevo, era pur sempre ferito e poi non sapevo esattamente di che tipo fosse il nostro rapporto; si era evoluto così rapidamente e sorprendentemente che non sapevo bene come comportarmi. Era sicuramente giunto ad uno stadio più avanzato, quello della fiducia, la sera precedente quando finalmente si era aperto con me raccontandomi della sua infanzia traumatica e di cosa aveva dovuto sopportare per colpa di quel bastardo. Nonostante ciò, nonostante mi avesse rivelato chi era stato in passato, io non avevo minimamente cambiato idea su di lui. La sua presenza mi rassicurava e allo stesso tempo mi scatenava un tornato di farfalle allo stomaco, mi rendeva felice più di qualsiasi altra cosa e lo faceva davvero con piccoli gesti. Mi fidavo ciecamente e sapevo che lui si fidava di me.
Dopo essermi assicurata che stesse ancora dormendo uscì in punta di piedi dalla sua camera e mi diressi al bagno del piano di sotto per sciacquare la faccia, poi andai subito in cucina con l'intenzione di prepare a Yoongi qualcosa da mettere sotto i denti e che gli desse un po' di energia. Notai attraverso il vetro della finestra in cucina, che aveva cominciato a nevicare e per qualche minuto rimasi incantata a fissare la lenta ed elegante danza che quei fiocchi luminosi compivano prima di adagiarsi al suolo in morbidi mucchietti ghiacciati. Mi ridestai quando una testolina pelosa si fece spazio tra le mie caviglie e le leccò. Mi voltai incontrando gli occhietti furbi e allegri del cagnolino di Yoongi, così mi chinai sulle ginocchia per coccolarlo.
<<Holly!>> esclamai prendendolo tra le braccia. <<Mi sei mancato anche tu piccolino.>> dissi ricevendo numerose leccatine sulla guancia. Ridacchiai e lo rimisi giù tornando a concentrarmi sul mio obbiettivo: cibo. Riuscì a rimediare una confezione di cereali e del latte.
Questo frigorifero è praticamente vuoto! pensai scioccata frugando come una ladra all'interno dell'elettrodomestico. Eppure erano due ragazzi e si sa che generalmente i ragazzi mangiano tantissimo. Mentre ero piegata a controllare lo scarso contenuto del frigo una voce alle mie spalle mi fece sussultare.

•First Love• M.YgWhere stories live. Discover now