Capitolo XLII: Piacere, Yoongi

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Marzo era quasi giunto al suo termine. Una lieve e piacevole pioggerella picchiettava sui vetri delle finestre creando un suono ovattato che risultava persino rilassante. I due innamorati stavano nella stanza del pianoforte, seduti sulla panca, lei tra le gambe di lui, la sua schiena contro il petto del maggiore che si alzava e abbassava lentamente al ritmo del suo respiro. Era la loro giornata tipo: pioggerella, due calde e morbide felpe, coccole e il suono del piano di Yoongi. Le pareti insonorizzate nascondevano le risate e le chiacchiere dei loro amici al piano di sotto che aspettavano che il pranzo fosse pronto.
<<Metti le mani sulle mie.>> mormorò Yoongi all' orecchio di Cho-Hee con il capo appoggiato sulla sua spalla. Cho-Hee fece come il suo ragazzo gli aveva detto e pose le sue piccole mani su quelle da pianista del menta. <<Cosa vuoi suonare?>> domandò poi carezzando i tasti bianchi e lucidi. Cho-Hee sorrise, non era difficile rispondere a quella domanda.

<<La tua canzone, per favore.>> sussurrò con le gote leggermente rosate. Yoongi sorrise, ogni volta che faceva quella domanda alla sua ragazza, quest'ultima rispondeva sempre allo stesso modo. A volte per divertirsi un po' cambiava qualche nota e Cho-Hee si infastidiva dicendogli che stava sbagliando di proposito e che la nota era diversa.

<<Va bene.>> rispose il ragazzo per poi cominciare, con le mani della minore sulle sue, a muovere elegantemente le dita sui tasti sfiorandoli appena e creando quella melodia soave che a Cho-Hee faceva venire la pelle d'oca. Quando ebbe terminato la corvina sorrise.

<<Credo che potrei ascoltarla per tutta la vita.>> mormorò rilassata ed adagiata sul petto del menta. Yoongi sentì il suo cuore sciogliersi e la circondò con le braccia mentre gli occhi di lei vagavano distrattamente fino a che non incontrarono uno spartito che Cho-Hee non aveva mai visto lì sul pianoforte. Allungò una mano prendendolo e rigirandoselo tra le dita.<<Questo cos'è? È nuovo?>> domandò curiosa. Non appena Yoongi vide cosa Cho-Hee teneva tra le mani si affrettò a prenderlo e ad accartocciarlo freneticamente. La corvina rimase interdetta mentre vedeva la poltiglia di carta essere lanciata dall'altro lato della stanza.

<<Niente... robaccia.>> disse Yoongi tornando a circondarla per poi stamparle un bacio sulla guancia per distrarla.

<<Se lo dici tu.>> fece spallucce Cho-Hee accoccolandosi nuovamente al suo ragazzo. Nonostante ciò rimaneva curiosa riguardo quello spartito, non era da Yoongi diventare nervoso per "niente", ma decise che avrebbe indagato in futuro, era troppo beata e rilassata per poter fare qualsiasi cosa. Mentre se ne stavano abbracciati in un pacifico silenzio, lei sul grembo di lui e lui con la testa sul collo di lei, qualcuno bussò timidamente alla porta. Yoongi alzò il capo sbuffando scocciato.

<<Avanti.>> disse annoiato. Cho-Hee ridacchiò, quel tono le ricordava lo Yoongi dei suoi primi giorni al Gumeong. La nuova testolina celeste di Taehyung fece capolino con un timido sorriso.

<<Scusate, Jin-hyung dice che è pronto in tavola.>> disse indicando dietro di sè con il pollice. Cho-Hee annuì sorridendo, Taehyung le faceva tenerezza con quel suo atteggiamento timido e buffo.

<<Scendiamo subito.>> rispose facendo per alzarsi. Poi Taehyung rivolse uno sguardo malizioso a Yoongi.

<<Lavati le mani hyung.>> scherzò ammiccando e facendo diventare rosse le punte delle orecchie della ragazza. Yoongi si alzò ringhiando facendo scappare a gambe levate il minore.

<<Sei una testa di cazzo.>> sibilò a voce alta. La corvina cercò di trattenere una risatina e gli colpì giocosamente il braccio.

<<Yah!>> esclamò in tono di rimprovero. Yoongi si chinò a guardarla inarcando un sopracciglio.

•First Love• M.YgWhere stories live. Discover now