Capitolo XXIV: Siamo amici?

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Quando varcai la soglia di casa mia e lo vidi lì fuori appoggiato alla sua auto il mio cuore fece un balzo e sorrisi come una stupida. Era ancora più bello del solito (l'ho già detto forse?): oltre alla felpa nera e ai jeans scuri, portava una bandana rossa sulla fronte su cui erano sparsi ciuffi leggermente mossi e corvini. Stava con le mani in tasca e mi squadrava con le sue iridi nere con uno smirk, sapeva di avermi sorpresa. Ero rimasta lì impalata come un'idiota, con la gabbia di Luna in una mano e la valigia nell'altra. Yoongi si avvicinò a me senza dire una parola, prendendo i miei bagagli.

<<Chiudi bene la porta piccoletta.>> disse per poi caricare tutto in macchina, allacciò persino la cintura dei sedili posteriori attorno alla portantina della mia gatta per evitare che cadesse durante il tragitto. A quanto pare mi avrebbe accompagnata lui alla stazione. Feci come mi aveva detto e, con mani tremanti, mi sfilai il cappuccio dei miei nuovi adorabili guanti, per poi girare più volte le chiavi nella toppa. Una volta sicura che la porta fosse chiusa bene, mi voltai trovando Yoongi appoggiato come prima all'auto. Andai lentamente verso di lui.

<<Non dovevi disturbarti a venire fin qui, avrei preso un taxi.>> dissi timidamente, ma sotto sotto ero al settimo cielo, quasi non ci credevo che fosse davvero lì.

<<Mh Mh.>> dissentì con voce roca che mi mandò a puttane il cervello. <<Non credo proprio.>>  aggiunse scuotendo la testa. Mi mordicchiai un labbro ammirando come sempre il suo viso e ringraziando il cielo di avermi mandato questa specie di angelo custode (o demone). Forse si accorse che lo stavo fissando perchè si mise a ridacchiare divertito. <<Sali, su.>> mi disse indicando con un cenno della testa il lato del passeggero. Mi sedetti dunque allacciando la cintura e godendomi il tragitto tra casa mia e la stazione. Guardare Yoongi guidare era rilassante, non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, volevo memorizzare ogni dettaglio e ogni movimento prima di partire. Anche se si trattava soltanto di una settimana circa, già sentivo la sua mancanza. <<Che c'è?>> chiese dopo un po'. Si è accorto che lo sto fissando...

<<Mi piace vederti guidare.>> ammisi rassegnata, tanto con lui era inutile mentire. Lo vidi sogghignare compiaciuto. <<Ti sta bene.>> aggiunsi poi sorridendo.

<<Cosa?>> domandò confuso. Ridacchiai per la sua espressione che esaltava la pienezza delle sue piccole labbra.

<<La bandana.>> risposi allungando una mano per scostargli i capelli dalla fronte mentre aspettavamo che il semaforo diventasse verde. Notai le sue gote colorarsi leggermente di rosa. Trattenni una risatina mordendomi il labbro. <<Min Yoongi che arrossisce? Devo assolutamente segnarlo sul calendario.>> feci prendendolo in giro. Yoongi sbuffò aggrottando le sopracciglia.

<<Non sono arrossito, scema.>> ribattè sbattendo nervosamente le palpebre. Ciò mi fece scoppiare a ridere definitivamente. A volte riuscivo anche io a prendermi gioco di lui, ma mai quanto lui si prendeva gioco di me, lo divertiva.

<<Certo, certo.>> lo liquidai agitando una mano come a dargliela vinta. Il cellulare vibrò nella mia tasca, lo estrassi e lessi il messaggio da parte di mai sorella: Non vediamo l'ora che tu sia qui! (Suho è già nel mondo dei sogni). La didascalia era accompagnata da una foto di Mi Sun e mia madre che sorridevano vicino al camino mentre Suho sonnecchiava a bocca aperta sul divano nello sfondo. Sorrisi divertita. Non vedevo l'ora di riabbracciarli tutti e tre. Una volta risposto a mia sorella, bloccai lo schermo del telefono.

<<Carina la tua immagine di blocco schermo.>> commentò Yoongi smirkando. Arrossì un po', si trattava di una delle tante foto che gli avevo scattato mentre dormiva, questa era una delle mie preferite perché scattata sul mio divano.

 Arrossì un po', si trattava di una delle tante foto che gli avevo scattato mentre dormiva, questa era una delle mie preferite perché scattata sul mio divano

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<<La guardo quando sono annoiata, per ridere un po'.>> lo stuzzicai facendo spallucce innocentemente. Yoongi schioccò la lingua.

<<Dovrei farti una foto mentre sei distratta, ti leghi i capelli allo specchio con quell' espressione ridicola o mangi roba prima dell'apertura.>> fece mentre parcheggiava. Ridacchiai al suo fare l'offeso.

<<Non oseresti mai.>> dissi slacciando la cintura.

<<Cosa ti rende così sicura?>> domandò una volta spenta la macchina. Roteai gli occhi e scesi andando per prendere la gabbietta di Luna dal sedile posteriore. In poche falcate mi raggiunse aiutandomi con i bagagli.

<<Io conosco Hoseok, potrei mostrargli la tua foto e lui la farebbe vedere agli altri, tu non potresti mostrare la mia a nessuno.>> risposi poi soddisfatta del mio malefico piano. Mentre parlavamo ci incamminammo verso il mio binario dove il treno si era fermato per la sosta.

<<Presentami i tuoi amici.>> disse Yoongi guardandomi negli occhi. Feci un sorriso amaro distogliendo lo sguardo e mordicchiandomi l'interno della guancia.

<<Beh io... non ne ho molti.>> dissi guardando la punta delle mie Vans.

<<Quanti?>> chiese Yoongi curioso. Sospirai.

<<Al momento non so, c'è Hoseok e...>> balbettai cominciando ad entrare le panico.

<<E...?>> mi esortò a continuare. Ci siamo.

<<Noi... noi siamo... ecco ci possiamo considerare amici?>>

NO POV

Finalmente Cho-Hee glielo aveva chiesto e adesso sentiva tutto il suo corpo andare a fuoco. Era il momento della verità? Perchè da un po' di tempo cominciava a chiedersi cosa ci fosse realmente tra loro e, a volte, aveva paura fosse soltanto niente di più che un flirt senza nulla di serio. Yoongi sembrò sorpreso a quella domanda e sbattè nervosamente le palpebre.

<<Cho...>> stava per rispondere ma il capotreno annunciò che il veicolo stava per partire e che i passeggeri erano pregati di salire a bordo. Cho-Hee si rassegnò, non avrebbe avuto le risposte che cercava, non in quel momento almeno. Prese i bagagli e alzò nuovamente lo sguardo color cioccolato in quello pece del ragazzo più alto.

<<D-devo andare...>> disse con timidezza, non sapeva come avrebbe dovuto salutarlo a questo punto. Sentiva di aver fatto una scemenza a fare quella domanda proprio in quel momento. Yoongi si sentiva colto alla sprovvista, ma dentro di sè sapeva qual era la risposta, solo che aveva troppa paura per pronunciarla in quel momento. Tuttavia questo non gli impedì di prendere il viso di lei e fare scontrare le loro labbra. Cho-Hee sussultò sorpresa, poi si abbandonò al ritmo lento e dolce dei suoi baci, maledicendosi per avere le mani piene e non poterlo toccare. Quando si separarono, entrambi avevano il fiato corto.

<<Noi due non siamo amici Cho-Hee.>> sussurrò sulle sue labbra. Il cuore della minore batteva all'impazzata. <<Adesso vai.>> le disse lui indicandole con il capo il suo vagone. Cho-Hee annuì e salì sul treno con le gambe che le tremavano mentre il sapore di Yoongi era ancora sulle sue labbra e le sue parole nel suo cuore. Si voltò a guardarlo constatando quanto fosse bello alla luce della luna.

<<P-posso telefonarti qualche volta?>> chiese timidamente. Yoongi, con le mani in tasca, fece un piccolo sorriso.

<<Si.>> rispose. Cho-Hee raggiunse il suo sedile e si affacciò al finestrino trovando la figura del ragazzo dai capelli neri ancora lì in piedi. La guardò allontanarsi sempre di più sentendo già la mancanza del suo sorriso luminoso, dei suoi occhioni curiosi e del suo profumo di vaniglia. Non vedo l'ora che torni piccoletta...

•First Love• M.YgDove le storie prendono vita. Scoprilo ora