Capitolo L: La cosa più preziosa che ho

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No POV

Min Yoongi sapeva bene cosa fosse la paura. Nella sua vita l'aveva provata poche volte, eppure con una tale intensità da averlo segnato. Mentre correva per i corridoi dell'ospedale seguito da Hoseok, gli sembrò di rivivere il giorno in cui era morta sua madre. Il solo ricordo gli provoco una dolorosa fitta al petto che quasi gli mozzò il respiro, già accorciato a causa della frenetica corsa. Non ragionava, non riusciva a mantenere il controllo sapendo che c'era la possibilità di perdere la persona che più amava al mondo. Non lo avrebbe sopportato, non avrebbe retto ad un'altra perdita, a tutto quel dolore. La sua vita non sarebbe stata più la stessa e forse non si sarebbe più potuta chiamare vita. Si aggrappò all'ultimo barlume di speranza che gli era rimasto e corse facendo saltare lo sguardo da un corridoio all'altro nella speranza di scorgere il viso di Mi Sun. Dopo qualche minuto finalmente Yoongi intravide la figura della sorella maggiore di Cho-Hee e le corse incontro con le mani che gli tremavano. <<Cosa è successo? Come sta?>> le domandò allarmato con il petto che si alzava ed abbassava freneticamente. Hoseok arrivò subito dopo di lui e si accostò alla parete piegandosi sulle ginocchia per riprendere fiato. Mi Sun aveva il viso corrucciato e preoccupato e teneva le braccia attorno al busto.

<<Eravamo per strada ed è svenuta all'improvviso.>> spiegò con voce tremante. <<Era pallida e scottava, ma ha insistito di star bene.>> concluse passandosi una mano sul viso. Forse se le avessi chiesto subito cosa avesse a quest'ora non sarebbe qui, pensò Mi Sun con un magone in gola. Yoongi chiuse gli occhi con espressione grave, anche lui come la maggiore delle Chung si sentiva in colpa, sentiva che non avrebbe dovuto lasciar correre come aveva fatto quella mattina.

<<Adesso dov'è?>> domandò sentendo il cuore battergli all'impazzata. Mi Sun si accostò stancamente contro il muro tirando su col naso.

<<La stanno visitando.>> rispose. Yoongi lasciò andare un pesante sospiro e fiaccamente si lasciò cadere su una sedia in plastica, in quel corridoio pallido e freddo, sterile, triste. Si prese la testa fra le mani con il petto che gli pesava come un macigno insopportabile. Hoseok, pur essendo preoccupato, si disse che non poteva farsi abbattere, ma doveva dare speranza e conforto al suo hyung che era quello che stava peggio di tutti. Si sedette dunque accanto al grigio circondandogli le spalle con un braccio.

<<Yoongi sta calmo, vedrai che andrà tutto bene.>> gli disse con voce calda e rassicurante.

<<Come faccio a stare calmo?>> fece il maggiore scuotendo la testa. <<Lo sapevo, me lo sentivo che c'era qualcosa che non andava, avrei dovuto dirle di stare a casa.>> ringhiò afferrandosi alcune ciocche e stringendole tra le dita con rabbia. Hoseok cominciava ad aver paura che il più grande potesse seriamente perdere il controllo ed avere un attacco di panico. Si inginocchiò dunque difronte al grigio mettendogli le mani sulle spalle.

<<Yoongi, respira.>> disse con tono fermo scuotendolo leggermente. Il maggiore sentì gli occhi pizzicargli e alzò il viso che fino a quel momento aveva tenuto basso. Hoseok rimase scioccato dall'espressione contrita e preoccupata di Yoongi, non lo aveva mai visto in quello stato, mai.

<<Non posso perderla Hoseok, non posso.>> pronunciò con voce spezzata. Ripensò al piccolo scatolino in velluto che teneva ancora in tasca e che racchiudeva i suoi progetti per il futuro. Si domandò se davvero la vita dovesse essere così crudele con lui, proprio ora che tutto nella sua mente si era fatto chiaro, adesso che aveva capito cosa voleva. Hoseok prese il suo viso tra le mani costringendolo a guardarlo.

<<Non la perderai!>> esclamò con fermezza. <<Yoongi ascolta, non sappiamo nulla al momento, non saltiamo subito a conclusioni affrettate. Vedrai che non è nulla di grave.>> aggiunse addolcendo un po' il suo tono di voce. Furono interrotti dalla voce di Mi Sun che li fece voltare entrambi di scatto.

•First Love• M.YgWhere stories live. Discover now