28 • dipende da te

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Vorrei disperatamente vomitare.

Penso a questo mentre, lentamente, riapro gli occhi, sentendo il mio morbido cuscino sotto la guancia. Tossisco, cercando di trattenere un conato, e deglutisco.

Probabilmente, ieri sera, io e Daniel dobbiamo aver esagerato, anche se non so in cosa, perché questo è uno dei risvegli peggiori della mia vita. Sbadiglio, annoiata, e poi sollevo lo sguardo, aspettandomi di trovare il volto del ragazzo davanti al mio viso.

Lui, però, non c'è.

Corrugo la fronte, riconoscendo, al posto delle solita tappezzeria, un muro formato da mattoncini bordeaux e un armadio a muro di ciliegio. Perché Daniel ha cambiato mobilio? Dov'è il solito azzurro?

Subito mi tiro a sedere, perplessa, non riconoscendo la stanza in cui mi trovo con nessuna di quelle dell'ala nord del castello di Sandhole. Sono stesa su un letto a baldacchino ed indosso ancora gli abiti di ieri sera, ma, invece che trovarmi fra le braccia di Daniel, riconosco, seduto su una poltroncina rossa, il volto sereno di Aaron.

Celeste Morte.

«Finalmente ti sei svegliata,» saluta il giovane, squadrandomi con i suoi occhi profondi. «Temevo che mia sorella avesse esagerato con il sonnifero.»

Sonnifero?

Improvvisamente, ricordo ogni cosa: il valletto che viene a bussare alla porta, Daniel che gli apre e cade a terra, poi Avalon che ordina il mio abbattimento. Era questo il suo piano, dunque: dividerci, ma perché farmi portare da Aaron invece che uccidermi?

«Dov'è Daniel?»

Aaron ridacchia, prendendo dal piccolo tavolino rotondo il calice di vino. «Ti risvegli davanti ad un potenziale criminale e la prima cosa a cui riesci a pensare è Daniel: questo deve essere amore.»

Stringo le braccia al petto, non perdendo mai d'occhio il ragazzo. Per lo meno, so che questa volta non ha tentato di avvelenarmi, dato che tutto ciò che vorrei fare è ucciderlo.

«Abbiamo scoperto che Avalon è la vostra spia, ora non potrete più farci nulla.»

«Ah no?» Domanda lui, sarcastico. «Perché, da come parli, sembra quasi che siate in vantaggio, mentre invece, guardando la realtà, tu sei chiusa nella mia camera degli ospiti e Daniel è disperso chissà dove.»

Disperso: lo ha detto davvero?

Mi libero dalle coperte e scendo dal letto, andando direttamente verso Aaron e posando le mie mani su ognuno dei braccioli della poltrona, circondandolo. Lui mi guarda e sorride, quasi compiaciuto da ciò che sta vedendo.

«Dov'è Daniel

«Sai che non ti ricordavo così bella, Margareth? L'Usignolo più interessante che abbia mai visto.»

Trattengo a stento una smorfia per il disgusto, e rubo dalle sue mani il bicchiere di vino, gettandolo contro il muro in un fruscio di vetri rotti. «Dimmi cosa avete fatto a Daniel!»

In pochi attimi, il mio mondo si sta ribaltando ancora: fino a ieri, ero finalmente fra le sue braccia, che ci baciavamo, ed ora mi ritrovo ad un passo da Aaron - il suo acerrimo nemico - che mi guarda come se fossi la sua bambola preferita e lui avesse voglia di giocare. Mi disgusta.

«Daniel è stato arrestato come traditore del suo clan e spedito in prigione. Se ti stai chiedendo se morirà, posso assicurarti che, finché sarai disposta a compiacermi, questo non accadrà.» Sorride, malizioso. «Direi che è il giusto prezzo dopo aver causato la morte di mio padre.»

Suo padre è morto? Non riesco a capire: pensavo che Daniel lo avesse liberato.

«Noto con piacere che tu non sapevi niente: quindi, il caro reggente è ancora capace di avere dei segreti.» Le sue mani stringono i miei polsi, mentre, con i pollici, mi accarezza la pelle, languido, risalendo lentamente la scalata. «Daniel ti ha detto che ha liberato mio padre, immagino: beh, è così, sfortuna che, invece che farlo riportare qui, sulle montagne, lo ha lasciato a terra, costringendolo ad una salita in solitudine. Il mio povero padre, dopo un anno di prigione, ovviamente non ce l'ha fatta, e l'abbiamo trovato il giorno dopo, per metà mangiato dalle iene.»

Scuoto il volto, confusa. No, Daniel non è in grado di compiere una tale cattiveria: non è da lui. Però, ripensandoci, inizio a pensare che non sia così: nonostante tutto, Daniel è un soldato, e di gente ne ha già uccisa.

In questo caso, io non riesco ad odiarlo, forse perché, proprio ora, in questo momento, farei esattamente lo stesso: ucciderei Aaron.

«Adoro il modo in cui mi guardi, Margareth,» sussurra, lentamente, mentre le sue mani sfiorano i miei fianchi. I suoi occhi, verdi come menta diluita, mi osservano come se, da un momento all'altro, si potesse sporgere verso di me e mordermi. La passione di una Serpe è macabra, persa nel suo lato animale, e Aaron, essendone il principe, non fa certo differenza. «Sin dal primo momento in cui ti ho vista, ho capito che tu eri diversa dalle altre. Tu sei come me, Margareth, una spina nel fianco in questa vita che non ci appartiene. Sei così bella che vorrei baciarti.»

Le dita di Aaron mi si conficcano nelle cosce, facendomi perdere l'equilibrio e portandomi a cadere a cavalcioni sulle sue gambe. Aaron mi tira i capelli, costringendomi così ad alzare il collo, e subito si sporge verso di me, sfiorando con le sue labbra la mia pelle diafana. Sento letteralmente il suo respiro nei capelli, e i suoi denti imprimersi nella mia pelle.

Mi rialzo, sconcertata, mettendo quanta più distanza fra me e lui, sinceramente sconvolta. Con una mano, mi sfioro il collo, rendendomi conto che sto perdendo sangue dal suo morso.

«Credo che ci divertiremo parecchio, io e te,» sibila, piacente, mentre si rimette in piedi e si sistema la giacca nera. «Perché, ricorda, se Daniel vivrà, sarà solo per merito mio.»

Mi spettina i capelli con una mano, ridacchiando, e poi si dirige verso la porta. «Cerca di dormire, zuccherino. Domani pranzerai con me.»

Angolo

Buongiorno!

Il capitolo è breve, lo so, ma mi farò perdonare :) Siamo così vicini alla fine e devo ancora sganciare qualche altra bomba distruggi cuori: quasi mi dispiace 😥

Comunque, sadismo a parte, ho scritto la nuova storia su Daniel 💕💕

Mi piacerebbe iniziare a pubblicarla domani, o preferite aspettare la fine di Nightingale? Fatemi sapere!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto :)

A presto,
Giulia

NIGHTINGALEWhere stories live. Discover now