15. Lui ti piace, vero?

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JIMIN

Fu nel momento in cui sentii il rumore della porta alle mie spalle e percepii, dopo un millesimo di secondo, le labbra di Jungkook già sulle mie che mi irrigidii all'improvviso, non avendo ancora metabolizzato cosa stesse succedendo.

"Non sai da quante ore aspetto di fare questo" mi sussurrò Jungkook nell'orecchio, prendendo a mordermi il lobo e, poi, passando a darmi baci praticamente infuocati lungo tutto il collo.

Iniziò a sbottonarmi la leggera camicia bianca che portavo sempre continuando a baciarmi, prendendo, poi, un lembo della mia pelle a livello della clavicola tra i denti e tirandola con forza.
Io, dal canto mio, ero talmente perso nel suo tocco e nella sensazione di puro piacere che provavo al solo sentire le sue labbra sul mio corpo che a malapena mi accorsi del fatto che Jungkook avesse già iniziato anche a slacciarmi i pantaloni con foga.

"Kook, fermo. Tra poco dobbiamo scendere per pranzo" gli dissi con voce molto poco controllata, spingendolo sul petto in modo da scostarlo da sopra il mio corpo.
"E tu vuoi sul serio che io scenda a pranzo eccitato davanti ad i tuoi genitori?" fu la sua risposta, pronunciata in tono secco e scettico, dopo la quale indicò con un dito l'erezione piuttosto visibile sotto i suoi pantaloni.

Mi morsi il labbro inferiore per qualche secondo, cercando di decidere cosa fare...
Ma, ammettiamolo tra di noi, chi gli avrebbe mai detto di no?

"Quanto tempo abbiamo?" gli domandai solamente, ottenendo come reazione da parte sua solo un sorrisetto ed il fatto che mi dicesse che, in teoria, la campanella che indicava di scendere per il pranzo sarebbe suonata quarantacinque minuti dopo.
"Direi che quarantacinque minuti è un sacco di tempo..." mormorai in finto tono casto, incrociando, poi, il suo sguardo e prendendolo automaticamente per la nuca per far scontrare nuovamente le nostre labbra.

Jungkook riprese immediatamente da dove si era fermato nel momento in cui l'avevo bloccato, facendomi scendere i bermuda, rimasti sbottonati, sui fianchi insieme ai boxer e, poi, prendendo la mia erezione in una mano, muovendocela sopra con forza.

La cosa ironica era che io, nonostante quel gesto, avessi ancora la camicia, benchè sbottonata addosso, mentre lui fosse ancora completamente vestito, ma dettagli...

Iniziai ad ansimare dal piacere, chiudendo gli occhi e mordendomi il labbro inferiore, cercando, però, allo stesso tempo di non fare troppo rumore.
Insomma: al piano di sotto c'erano pur sempre i miei genitori che parlavano tra di loro, no?

Jungkook tolse la presa sul mio membro poco prima che io raggiunsi l'orgasmo, facendo uscire automaticamente un mugolio di disapprovazione dalla mia bocca.
Lui assunse solamente un'espressione soddisfatta, avvicinandosi, poi, con il volto al mio interno coscia, dove iniziò a lasciare dei leggeri baci che partirono dal ginocchio ed arrivarono fino all'inguine.

Io, capendo immediatamente cosa volesse fare, gli presi il mento con una mano e gli dissi: "Okay che abbiamo tempo, ma non così tanto. Datti una mossa".
"Bene, allora" mi rispose lui in tono secco, sollevandosi dal mio corpo e togliendosi maglietta, pantaloni e boxer con estrema calma, assicurandosi che il mio guardo fosse posato su di lui e sul suo corpo.

"Ti incanti ogni volta" mi riprese dopo qualche secondo, passando l'indice sulle mie labbra.
"E vuoi anche rimproverarmi per questo?" mormorai con aria quasi sperduta, non riuscendo a smettere di fissare la linea dei suoi addominali e...beh, quello che si trovava un po' più in basso.

"Ora basta, però" aggiunse qualche istante più tardi, rimettendomi disteso con una spinta sul petto, allargandomi le gambe e facendo entrare due dita nella mia apertura, iniziandole a sforbiciare leggermente.

•Who do you love? {Jikook}•Where stories live. Discover now