28. Mi sembra assurdo

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JIMIN

"No! Tae ti sei fatto uccidere!" urlai con frustrazione, alzando gli occhi al cielo quando davanti al nostro schermo del computer apparve la scritta: "Game Over".
"Quindi dobbiamo iniziare di nuovo da capo?" domandò Yoongi in tono seccato, ottenendo come reazione una pacca sul braccio da Hobi accanto a lui.

Probabilmente in questo momento vi starete chiedendo cosa stesse succedendo. Quindi, ecco, in poche parole Jungkook ed io avevamo deciso di coinvolgere i suoi amici ed i miei (comprendendo anche il coinquilino di Tae con il suo ragazzo e l'altro suo amico) in questa specie di videogioco di ruolo sul computer.

Eravamo tutti divisi in coppie, utilizzando un portatile per giocare e l'altro per connetterci in videochiamata su Skype, in modo da commentare in diretta, potendoci vedere, tutto quello che succedeva nel gioco.
E...per la prima volta in tutta la vita, mi sentivo rilassato e tranquillo in compagnia di qualcuno che non fosse solo Giulia, Tae o Kook.

Essere un tipo solitario, o, in alternativa, odiare tutti i miei compagni di classe, è sempre stata una mia prerogativa. Quasi come se riuscissi ad essere solo così.
Quel pomeriggio, invece, le cose erano cambiate. E sono anche, inoltre, riuscito a divertirmi moltissimo. Nonostante fosse Jungkook, ovviamente, quello che muoveva i personaggi nel gioco. Io stavo solamente lì a guardarlo.

"No, basta per favore. Sono distrutto" commentò Nam con ironia, facendo finta di svenire sulla sedia ed ottenendo come reazione, da parte di Mingyu, un finto tentativo di rianimazione.
"Bene, allora smettiamo" affermò Jungkook in un tono in mezzo tra il divertito ed il categorico, non riuscendo a trattenere la piccola risata che gli stava spuntando sulle labbra.

"Ci risentiamo settimana prossima alla stessa ora, giusto?" chiese improvvisamente Jin, aprendo bocca per la prima volta da quando la videochiamata era iniziata.

Ma, effettivamente, si vedeva che era un po' imbarazzato all'idea di conoscere me, Kook, Nam e Mingyu. Soprattutto me.
Ed il perchè l'avrei scoperto solo qualche mese più tardi...

"Ah, quindi la facciamo diventare una cosa settimanale?" gli chiese Tae al suo fianco con aria divertita, rivolgendogli un'occhiata molto ambigua.
"Per me si può fare" esclamò Hobi all'istante, alzando entrambi i pollici all'insù e facendo un sorrisetto alla telecamera del computer.
"Hobi, se urli ancora un po' ti sento fino a casa di Jin" gli rispose Tae con tono un po' seccato, lasciando aprire le sue labbra, però, in un leggero sorriso.

"Stiamo andando fuori argomento qui! Comunque sì, prossima settimana stessa ora" disse Jungkook concludendo la conversazione, salutando tutti quanti con un leggero cenno della mano, al quale partecipai anche io, e, poi, uscendo dalla chiamata.

Dopo aver spento il computer, Jungkook ed io rimanemmo solamente a guardarci in silenzio per qualche minuto, io giocando con qualche ciocca dei suoi capelli e lui passando le sue mani lungo tutta la parte superiore del mio corpo. Non con malizia, però, a differenza di quello che possiate pensare.

"Oggi...è stato bello" mormorai dopo un po', girandomi in modo da ritrovarmelo di fronte e facendo un sorriso sincero davanti al suo sguardo concentrato su di me e sulle mie parole.
"In che senso?" mi domandò in tono confuso, aggrottando leggermente le sopracciglia.
"Giocare così, conoscendoci ufficialmente per la prima volta tutti quanti, è stato diverso dalla solita routine. Mi è piaciuto" gli spiegai con leggerezza, alzando le spalle.
"Effettivamente hai ragione. Anche io mi sono divertito" mi rispose nel mio stesso tono, prendendomi praticamente di peso e girandomi, in modo che potessi poggiare la testa e le spalle sul suo addome.

"Quindi...che ne pensi di Nam e Mingyu?" mi chiese dopo qualche secondo di silenzio, prendendomi le mani tra le sue in modo che smettessi di giocare con i capelli che mi erano finiti davanti agli occhi.
"Sono molto simpatici e divertenti. Poi, si vede che sono molto amici anche tra di loro" gli risposi con sincerità, iniziando, allora, a giocare con le sue mani invece che con i miei capelli.
"Bene".

"E tu di Tae?" domandai a mia volta, mordendomi il labbro inferiore nell'attesa di una risposta.
Insomma, era molto importante, per me, che Jungkook e Tae si piacessero a vicenda...

"Non cambio opinione rispetto a quella che mi ero già fatto di lui. Si vede che siete molto legati e che questa lontananza, comunque, non ha minato il vostro rapporto.
Lui ti ha capito, ascoltato e consigliato prima che arrivassi io nella tua vita...e per questo lo ringrazierò mentalmente a lungo" mi disse con calma e tranquillità, facendomi spuntare un sorriso rassicurante sul viso.

"Comunque anche Hobi, Yoongi e Jin sono simpatici" aggiunsi per mandare avanti la conversazione, intrecciando le dita delle nostre mani e rimanendo lì semplicemente a guardarle.
"Hobi è pazzo".
"In senso positivo, però".
"Certo. Non so quanto positivo sia per Yoongi, visto che se lo ritrova spiaccicato addosso e che cerca di spogliarlo ogni due secondi, ma...certo" constatò Jungkook con aria divertita, stringendomi, poi, tra le braccia nel tentativo di fermare le nostre rispettive risate.

"Comunque secondo me c'è del tenero tra Jin e Tae" azzardò non appena ci rimettemmo nella posizione precedente, avvicinando il suo viso al mio collo e deponendoci sopra dei piccoli e leggeri baci.
"Tu dici?" gli domandai subito con interesse, avendo pensato esattamente la stessa cosa qualche minuto prima.
"Sì. Si sono rivolti parecchi sguardi ambigui prima".

"E tra Nam e Mingyu, invece?" gli chiesi dopo un po', volendo considerare l'argomento "Taejin" concluso visto che ne volevo parlare prima con Tae.
"Assolutamente no, sono entrambi etero" mi rispose Jungkook in tono estremamente ironico, riuscendo a trattenere una delle sue risate divertite fino alla fine delle sue parole, ma, poi, fallendo miseramente. "Oh, colpa mia" gli risposi non riuscendo a scoppiare anche io in una piccola risata sguaiata, contagiato, chiaramente, dalla sua.

"Mi sembra assurdo" gli dissi in tono molto più serio non appena riuscimmo a ricomporci, almeno un minimo, entrambi.
"Di che stai parlando?" mi domandò lui, in tono estremamente confuso.
"Di questo. Della conversazione normale che stiamo facendo".
"Credo di non riuscire a capire".

"Come posso spiegartelo? Mi fa...strano, quasi, il fatto che stiamo vivendo queste giornate come se nulla fosse e come se potessero essere la nostra normalità per sempre quando, invece, sappiamo entrambi che tra meno di un mese tutto questo finirà" mormorai con un filo di amarezza e di preoccupazione, alzandomi spontaneamente dal suo petto e girandomi in modo da poterlo guardare in faccia.
"Perchè dici questo?" mi chiese con le sopracciglia aggrottate, cercando in qualsiasi modo possibile un contatto fisco con me.
"Perchè abiteremo piuttosto lontani" gli spiegai con tono ovvio, alzando leggermente le spalle.

"E quindi? Le relazioni a distanza possono funzionare benissimo" contestò Jungkook scuotendo la testa, quasi che non capisse il motivo del mio nervosismo e delle mie paranoie.
"E tu accetteresti di vivere una relazione del genere per me?" gli domandai a cuore aperto, attendendo, poi, con trepidazione la risposta a quella domanda.
"Jimin, è il minimo che posso fare per te. Non ti lascio scappare così facilmente" mi disse con lo stesso tono ovvio che avevo usato anche io poco prima, facendomi aprire le labbra in un sorriso sincero e sentire una sensazione di calore propagarsi dallo stomaco fino al petto.

E, dopo quelle parole, cosa potevo fare se non prenderlo per la nuca per far unire le nostre labbra con una dolcezza che, in realtà, non avevamo mai sperimentato?

SPAZIO AUTRICE:

Sono comparsa qui sotto solo per informarvi del fatto che domenica ho un corso fino alle 11.15, quindi pubblicherò un'ora dopo il solito.
Per il resto, spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi auguro una buona giornata✌🏻❤️.

•Who do you love? {Jikook}•Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin